Ray Fisher su The Flash: mio ruolo ridotto a un cameo

Ray Fisher su The Flash: mio ruolo ridotto a un cameo

L'attore offre la sua versione dei fatti dietro la sua estromissione dalla pellicola con Ezra Miller.

In una lunga intervista/reportage di The Hollywood Reporter con Ray Fisher, dedicata in gran parte alla lunga querelle degli ultimi mesi riguardante il film Justice League e i presunti comportamenti del regista Joss Whedon nei suoi confronti, l’attore ha inoltre parlato brevemente di The Flash, dove avrebbe dovuto riprendere il ruolo di Cyborg.

Nell’articolo, Fisher racconta di avere ricevuto una telefonata nel giugno 2020 da parte del regista Andy Muschietti per prendere parte alla pellicola (conversazione da lui giudicata inizialmente positiva), ma che ha poi avuto un intoppo quando la Warner avrebbe ridotto la parte dell’attore a un semplice cameo di due settimane, offrendo solo una frazione di ciò che avrebbe dovuto ricevere in un primo momento come compenso.

L’attore ha aggiunto di essersi sentito sconvolto quando ha visto le notizie di stampa secondo cui chiedeva alla major di raddoppiare la sua paga, cosa che poi ha portato alla fine del rapporto dopo che Fisher aveva dichiarato di non volere essere coinvolto in progetti che vedevano la partecipazione di Walter Hamada, dirigente dello studios.

Non credo che alcune di queste persone siano adatte a posizioni di leadership – ha detto Fisher, aggiungendo di non volere che qualcuno sia licenziato – non voglio che siano scomunicati da Hollywood, ma non credo che dovrebbero occuparsi di assumere o licenziare altre persone.

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