Quantum Age: il futuro del Black Hammer-verso

Quantum Age: il futuro del Black Hammer-verso

Bao Publishing porta in Italia un altro tassello dello stupefacente universo supereroistico creato da Jeff Lemire con “Black Hammer”. Stavolta l’azione si sposta oltre un secolo nel futuro, in un chiaro omaggio dell’autore canadese alla Legione dei Supereroi DC Comics.

Cento anni nel futuro da adesso, c’era una squadra di eroi coraggiosi e audaci, una legione di supereroi, che portavano avanti una importante eredità. Ma quel supergruppo non esiste più, la Quantum League è sparita, proprio come gli eroi del 21° secolo da cui avevano ricevuto il testimone del coraggio e dell’altruismo.
Sono passati venticinque anni da quella sparizione, dalla Quantum Age, l’era quantistica: di questo racconta il più recente tassello del Black Hammer-verso pubblicato in Italia da Bao Publishing.

Jeff Lemire sin dall’inizio ha avuto come obiettivo quello di espandere l’universo di Black Hammer, di dar vita a un affresco supereroistico imponente e variegato. Quantum Age non solo presenta la prossima età supereroica pensata dall’autore ma fa anche il punto sull’intera macronarrazione messa in campo finora, riflettendo su di essa e rinnovando ancora una volta molte delle convenzioni sui supereroi, per esplorarle da nuove prospettive.

In molte delle analisi dedicate a questo progetto lemiriano è stato affermato come quello di Black Hammer sia assolutamente un mondo derivativo, un omaggio del Lemire appassionato di comics supereroici. Questo volume è ancora più esplicito in tal senso, essendo completamente basato su una precisa sezione della mitologia DC Comics.
Lemire non ha nessun problema a far sapere al lettore quanto grande sia la sua passione per l’universo DC e anzi coglie l’opportunità per mescolare e trasformare in modi divertenti elementi archetipici di personaggi noti, creando legami e connessioni come solo un esperto conoscitore della materia può fare. Siamo davanti a un gioco esplicito le cui tessere sono le storie supereroiche pubblicate dalla casa editrice di Burbank, e che consente di presentare le figure degli eroi sotto in una prospettiva particolare, rispettandone tuttavia le origini e le ispirazioni.

La Quantum League, come detto all’inizio, opera cento anni dopo gli eroi di Black Hammer, in un’epoca di pace, prosperità e speranza per l’intera galassia: il supergruppo è lo specchio del suo tempo, accogliendo la multirazzialità e lottando per la pacifica convivenza tra specie aliene. Fino a quando un terribile incidente cambia le cose. Venticinque anni più tardi la Lega è morta, come molti dei suoi membri, e un governo fascista guida la Terra, con a capo un presidente crudele che ha come obiettivo lo sterminio di tutte le razze aliene. La storie segue le vicende di Hammer Lass, discendente di Black Hammer, e Barbaliteen, marziano cresciuto nel mito di Barbalien, impegnati con altri eroi superstiti a far rinascere la Quantum League e a far cadere la dittatura terrestre.

L’ispirazione di Lemire è qui chiaramente la Legione dei Supereroi, il supergruppo del futuro DC che, ispirandosi alle gesta di Superman e degli eroi del XX secolo, nei decenni ha avuto moltissime incarnazioni, l’ultima delle quali, a opera di Brian Michael Bendis, ha fatto il suo esordio nel settembre 2019.
La Quantum League non è altro, ovviamente, che un pastiche della Legione: Archive è l’analogo (e, perché no, anche l’archetipo in qualche modo) di Brainiac 5, come Furnace Lad altri non è che Sunboy, giusto per fare due esempi.

Lemire trasforma il sogno utopico-fantascientifico raccontato nelle storie della Legione, lo contorce e lo fa diventare un incubo distopico di bigottismo e intolleranza, ribaltando completamente il codice di inclusività, accettazione, tolleranza e diversità del gruppo DC. Lavorando su elementi tipici della propria narrazione – quali i legami, l’amicizia e la famiglia – l’autore canadese crea  un omaggio a personaggi da lui amati, rendendoli più realistici degli originali, comunque mantenendo la caratteristica fondante di ciascuno di essi. Lemire applica quindi il trattamento già utilizzato nelle storie di Black Hammer per derivare, da personaggi fertili di spunti, nuovi eroi ricchi, sfaccettati e resi unici dalla profondità della loro caratterizzazione.
Va da sé che un lettore non all’asciutto delle storie della Legione apprezzi a un livello più alto il lavoro messo in campo da Lemire, cogliendone subito legami, citazioni e omaggi.

Nel Black Hammer-verso arriva per la prima volta il disegnatore Wilfredo Torres cui spetta il compito di dare forma grafica alla visione di Lemire sul futuro del suo mondo. Torres fa un lavoro eccellente, coadiuvato da Dave Stewart che con i suoi colori sta fissando il tono e l’aspetto generale di questo universo serie dopo serie, realizzando con le sue scelte cromatiche una sorta di colla e tessuto connettivo che unisce tutto.
Lo stile pulito di Torres, che sfrutta al massimo la semplicità di forme e segni ed è efficace grazie alla capacità di mescolare immagini fantascientifiche, sequenze crude e violente e passaggi dialogati basati esclusivamente sulle espressioni dei personaggi. Il suo storytelling è classico, essenziale ma anche capace di costruzioni più ardite delle tavole che non perdono mai in leggibilità.
Colpisce la capacità di Torres di inventare ambienti, abiti e personaggi. È evidente che il disegnatore si è divertito nel progettare e mettere su carta non solo un intero mondo, ma una vera legione di supereroi, un’armata che magari compare soltanto in una vignetta ma non per questo è meno studiata o progettata.

Unica vera criticità della miniserie è la sua conclusione, o meglio, la mancanza di una fine. Lemire mette in campo la sua visione del domani, ma qui si ferma. Chiaramente, nella testa dell’autore c’è l’intenzione di tornare a raccontare il futuro del mondo di Black Hammer e, quindi, è quasi certo che questa storia non resterà isolata.
A parte questo leggero punto debole, The Quantum Age si presta anche a una lettura politica, questa forse non intenzionale, con la riflessione su un presidente tiranno e su come le migliori intenzioni possano trasformarsi in tragedie e gli ideali in ossessioni paranoiche.

La miniserie espande il potenziale e l’impatto dell’intero universo di Black Hammer, portando avanti quel particolare approccio alla narrazione supereroica che ha reso così popolare il progetto di Lemire.
È evidente che una completa fruizione della storia non può prescindere dalla lettura della serie principale, di cui The Quantum Age racchiude alcune rivelazioni importanti. Lemire parla del futuro ma al contempo continua a costruire e a inserire sorprendenti tasselli narrativi nel passato, facendo assomigliare sempre di più il Black Hammer-verso a un unico, grande e coeso racconto supereroico.

Abbiamo parlato di:
Quantum Age
Jeff Lemire, Wilfredo Torres, Dave Stewart
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing, 2019
128 pagine, cartonato, a colori – 19,00 €
ISBN: 9788832732030

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