Il “Premio Letterario L’Avvelenata” è un concorso letterario nazionale che mira a valorizzare la cultura attraverso l’arte e la scrittura, fondato al fine di premiare e promuovere le migliori opere presentate. Il bando ha lo scopo di creare momenti di confronto e di approfondimento su temi sociali e culturali, nonché di intrecciare nuove reti di connessioni editoriali e artistiche sul territorio.
Questo Premio è dedicato alle parole, alle immagini e ai sentimenti di creative e creativi di ogni età, al fine di condividere emozioni e dialogare attraverso la sensibilità artistica e intellettuale di ciascuno.
Il concorso ha il Patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma e di WikiPoesia; creato in collaborazione con Tlon, Scuola Romana dei Fumetti, Bomarscé, Crocevia, Lo Spazio Bianco, Pessime Idee, Salmace, RISME, Penelope Story Lab, Il Menu della Poesia, Spoken Poetry Slam, L’indi, Poetesse: Donne da Ricordare, Radio Zainet, Cusano Media Group e AĒ Autori. I presidenti di Giuria sono stati: Daniele Mencarelli – vincitore Premio Strega Giovani 2020, Alessandra Carati – finalista Premio Strega 2022 e Paolo Zardi – candidato Premio Strega 2015, 2021 e 2024.
L’Avvelenata opera in campo teatrale, cinematografico e letterario. Si occupa della produzione e dell’organizzazione di eventi culturali e di prodotti artistici, mescolando le passioni e le competenze acquisite nei vari ambiti in cui spazia. Li trovate sia sui social che alla mail, con il loro nome completo Teatro L’Avvelenata!
instagram.com/teatrolavvelenata – facebook.com/teatrolavvelenata – teatrolavvelenata@outlook.it
Secondo classificato per la categoria Fumetto Edito e Inedito, nonché Menzione Speciale Giovane, è stato Andrea Simonelli in arte Jack Pedalino con Farsi elegante. Presentiamo un’intervista all’autore e la sua opera.
Intervista a Jack Pedalino
Benvenuto su Lo Spazio Bianco. Parlaci brevemente di te per iniziare!
Grazie, sono contento di essere qui, cosa posso dirvi? Sono cresciuto nella provincia romana e qui ho cominciato a disegnare, finché con la fine del liceo e l’inizio degli studi in Accademia di Belle Arti ho cominciato a fare del disegno la mia vita. Anche se iscritto a pittura la mia passione principale rimane il fumetto e tramite questo cerco di esprimere me stesso, ciò non significa però che mi limiti ai fumetti, infatti essendo molto curioso e appassionato di molte cose mi interesso anche a progetti videoludici e di animazione.
Cosa (o chi) ti ha avvicinato al fumetto da lettore?
Al fumetto come lettore mi ci sono avvicinato grazie a mio fratello, che ha sempre avuto una grande influenza su di me, ma la svolta c’è stata grazie ai videogiochi di Naruto che, nel momento della loro uscita in Italia, presentavano al giocatore archi narrativi non ancora affrontati dall’anime. Quindi, per poter rimanere al passo, mi sono avvicinato al manga dell’omonima serie e da lì in poi non ho più smesso di leggere fumetti.
Cosa ti ha spinto a metterti in gioco come autore invece?
In quanto autore invece è stato un cartone a spingermi a cimentarmi in questa carriera, ossia Adventure Time, che mi rapì completamente e mi portò a voler realizzare un mio Adventure Time, inizialmente infatti volevo fare l’animatore e non il fumettista.
Che origine ha il tuo nome d’arte?
Il nome d’arte è stato coniato da un amico molto stretto di mio fratello e si può dire sia una costola di un suo soprannome, di fatti nasce come soprannome e soltanto con il tempo, dopo essermi reso conto di quanto rimanesse impresso nella mente delle persone, ho deciso di renderlo nome d’arte. Ma le origini vere e proprie non le dirò, almeno non in questa sede.
Come nasce “Farsi elegante”? Qual è la caratteristica, il tema a cui tieni di più di questo fumetto?
“Farsi elegante” nasce come molti dei miei progetti dal titolo e in questo caso da un gioco di parole: una sera, mentre facevo un audio alla mia ex ebbi l’illuminazione, le raccontavo che “mi stavo facendo elegante” per una cena, allora da lì il processo è andato avanti automaticamente.
Quanto è stimolante ricevere un premio per una propria opera, che cosa hai pensato quando hai saputo di essere arrivato nei primi tre?
È stato sicuramente molto stimolante ricevere questo premio, poiché mi sono trovato per la prima volta a essere giudicato e apprezzato da persone del settore e che nel settore ci vivono oramai da anni. Quindi è stata sicuramente una spinta per poter continuare questa strada, anche se difficilmente avrei mollato.
Hai partecipato ad altri concorsi? Sono state occasioni formative o hai avuto anche brutte esperienze?
Sì, ho partecipato ad altri concorsi e indipendentemente da come vadano (e spesso vanno male) io credo siano sempre estremamente formativi, innanzitutto perché ti mettono nella condizione di lavorare con un obbiettivo, situazione non dissimile da quella che si prova a lavorare per un terzo, che sia un committente o un editore, ma soprattutto ti portano a lavorare e a produrre progetti che magari hanno il potenziale per essere ampliati e proposti anche in altri contesti.
Quali sono i tuoi propositi per il futuro?
Attualmente ho concluso il lavoro su un progetto a cui tengo molto e sto cercando degli editori per la pubblicazione, nel frattempo continuo a lavorare al videogioco che stiamo producendo insieme ad un piccolo gruppo di ragazzi di Roma e dintorni, poi per i prossimi anni tornerò a studiare mentre porterò avanti la scrittura di alcune storie. Per ora mi sto per prendere un anno di pausa dall’ambiente accademico per ricerca artistica su un nuovo libro.
Jack Pedalino è presente su Instagram all’indirizzo: www.instagram.com/jack_pedalino/
Intervista rilasciata via mail a settembre 2024.