Dopo Demon Days (qui potete leggere la recensione), torna l’autrice Peach Momoko con la sua personale reinterpretazione di leggende e i miti del giappone in chiave Marvel. Proposta anche in edizione di lusso nella collana Marvel Artist Edition, la nuova miniserie Demon Wars esce nel formato compatto delle Marvel Manga Edition di Panini Comics, che si avvicinano al formato tipico del fumetto giapponese.
La storia prosegue gli eventi narrati nel racconto precedente, mantenendone la protagonista. Ora che ha scoperto di essere figlia di un Oni e di possedere alcune capacità sovrannaturali, Mariko si ritrova coinvolta in una guerra tra yokai all’interno della dimensione parallela alla realtà in cui questi vivono. Sono due fazioni principali a scontrarsi tra loro, una guidata da un samurai dall’armatura rosso e oro, l’altra da un guerriero dalla maschera blu e un possente scudo.
Facile e immediato riconoscere lo spunto con cui Momoko costruisce questa nuova miniserie: parliamo ovviamente della Civil War di Mark Millar e Steve McNiven (ma con qualche prestito che arriva anche da Vendicatori Divisi di Brian Michael Bendis). Come nella miniserie precedente, i riferimenti al mondo Marvel sono però un pretesto: la narrazione e la trama raccolgono qualche spunto, ma non si tratta di una vera riproposizione o reinterpretazione di quelle storie, quanto piuttosto di un racconto con protagonisti yokai e miti giapponesi scelti e trasformati per avere dei tratti in comune con gli eroi Marvel, con un’accezione molto ampia. Alcuni ad esempio hanno caratteristiche che ne reinterpretano i caratteri originali in chiave nipponica – come il ronin che evoca Capitan America o lo Tsuchigumo, lo yokai ragno che prende il ruolo di Spider-Man – altri ne evocano semplicemente alcune caratteristiche peculiari o estetiche – come “Ciclope”, che in realtà è un piccolo yokai che porta un enorme occhio sulla testa: se fatto piangere l’occhio spara un raggio lacrima distruttivo.
Il risultato è una storia originale, distante dai canoni supereroistici e più orientata al sapore mitologico in chiave orientale. Il gioco dei riferimenti e delle connessioni diventa così quasi una collezione di divertenti “easter eggs” da riconoscere, non tutti immediati come ci si potrebbe aspettare. In questo senso, chi fosse a caccia di un’avventura supereroistica riletta in chiave nipponica potrebbe trovarsi spiazzato o persino deluso, mentre il volume potrebbe rivelarsi una chicca per gli appassionati di miti e leggende, per i quali l’autrice aggiunge a corredo del volume una piccola enciclopedia illustrata che approfondisce le creature utilizzate nella sua storia.
I disegni e gli acquerelli delicati di Momoko sono sicuramente uno dei maggiori punti di forza dell’opera, con un’estetica eterea che esplicita nel suo sapore e nelle sue atmosfere proprio questa sua identità fiabesca, oltre all’origine geografica. Le tavole di poche e grandi vignette (con un montaggio dinamico e variabile, molto vicino ai canoni del manga) permette a questo formato di non sacrificare eccessivamente i disegni dell’autrice: il vero peccato sono però le variant cover di autori ospiti (nomi come Alexx Maleev, Terry Dodson o l’italiano Matteo Scalera), presentate tutte in appendice al volume nel formato ridottissimo di quattro per pagina che le rende, se non proprio intelligibili, di fatto scarsamente apprezzabili.
Abbiamo parlato di:
Demon Wars
Peach Momoko
Traduzione Fabio Gamberini
Panini Comics 2024
144 pagine, cartonato, colore – 12,00 €
ISBN: 9788828756460