Eroe a metà completa la presentazione di Odessa avviata nel primo numero e fa emergere potenzialità e difetti di questa nuova serie, rivelando alcuni retroscena sulle origini dei personaggi e sugli avvenimenti che hanno portato al fantomatico “Giorno della fusione”, da cui tutto ha avuto origine. Il racconto si muove tra passato e presente, seguendo parallelamente il flusso dei ricordi e la risoluzione di due brevi indagini. Davide Rigamonti ha modo di approfondire l’anima conflittuale e ambivalente del protagonista, Yakiv Yurakin: i dissidi interiori che lo dilaniano si rivelano interessanti e si prestano a ulteriori sviluppi.
Va annotato come la narrazione presenti un approccio tendenzialmente didascalico, teso a raccontare verbalmente gli elementi della trama, affidandosi poco alle immagini (nei passaggi in cui invece si esula da tale impostazione e si opta per delle scene mute, la storia raggiunge efficaci livelli di pathos).
L’esordio bonelliano di Simone Ragazzoni, autore sia dei disegni che dei colori, è convincente per la buona resa delle affascinanti ambientazioni che caratterizzano la serie e anche per il discreto dinamismo nelle scene d’azione.
Nel definire con maggiore dettaglio gli elementi che caratterizzeranno la serie, Rigamonti e Ragazzoni proseguono dunque l’opera di costruzione di un contesto narrativo promettente, ricco di spunti e di sfumature, con l’intrigante inserimento di elementi realistici e drammatici su uno sfondo sostanzialmente fantascientifico.
Abbiamo parlato di:
Odessa #2 – Eroe a metà
Davide Rigamonti, Simone Ragazzoni, Mariano Di Biase (copertina)
Sergio Bonelli Editore, giugno 2019
96 pagine, brossurato, colore – 5,90 €