Mask’d – The Divine Children: un’avventura italiana tra Occidente e Oriente

Mask’d – The Divine Children: un’avventura italiana tra Occidente e Oriente

Il trio Manni, Monteleone, Catalani ci lancia in una storia fantastica, piena di azione, divinità, poteri magici e amicizia.

Nell’antichità, gli Dei usavano delle maschere per comunicare con gli uomini. Queste racchiudevano parte del loro potere divino.
Quando la violenza degli uomini divenne insostenibile, gli Dei decisero di confinarsi in un’altra dimensione: dopo la loro partenza, le maschere rimasero sulla Terra.”

Copertina Mask'dEdizioni Star Comics è una delle case editrici italiane di fumetto più importanti nel panorama delle pubblicazioni seriali giapponesi – basti solo dire che è quella che ha portato in Italia opere note ormai in tutto il mondo come Dragonball e One Piece. Ma l’importazione dall’estero, orientale ma anche statunitense, non è il solo focus della casa editrice di Bosco. Infatti, non mancano nel suo vasto catalogo pubblicazioni made in Italy, di cui una delle più recenti è Mask’d – The Divine Children, uscito a settembre 2020.

Si tratta di un fumetto scritto dalla coppia Fiore Manni (al suo debutto in ambito fumettistico, ma con all’attivo due romanzi per Rizzoli: Jack Bennet e la chiave di tutte le cose e Jack Bennet e il viaggiatore dai mille volti) e Michele Monteleone (che invece ha già scritto per Star Comics Nick Banana) e disegnato da Ilaria Catalani (che ha lavorato per la serie Zannablù, per Bao Publishing e per BOOM! Studios).

Il protagonista è Tian Chen, un ragazzino cinese che di giorno va a scuola e di notte lavora nel negozio di famiglia. Fare il cassiere non è il sogno della sua vita ma non ha nemmeno particolari ambizioni, solo poter uscire e fare amicizie come tutti i suoi coetanei. A dare una scossa più movimentata di quanto Tian si aspettasse alla sua vita è la lotta tra due strani tipi mascherati proprio dentro il negozio. Durante lo scontro, Tian recupera una maschera che gli si incolla sul volto e da quel momento non lo abbandona più. Dopo quella notte pazzesca, il mondo ristretto e noioso di Tian si ribalta completamente: fa la conoscenza di Nikolaj Volkov, un giovane dall’aria sempre allegra e pieno di vita, e Melody Mann, sua amica/nemica di infanzia dal carattere deciso e pronta a tutto, e scopre che dietro alla sua maschera si nasconde un mondo più vasto e sorprendente, fatto di magia, divinità e complotti invisibili.

Racchiuso all’interno di un’ottima edizione cartonata, accattivante e dai suggestivi colori pastello, Mask’d – The Divine Children è un fumetto sì italiano, ma che guarda in due direzioni lontane e vicine allo stesso tempo: i comics statunitensi da un lato e i manga giapponesi dall’altro.

Il setting ricorda molto le grandi metropoli dei fumetti statunitensi, con tanto di folla multietnica che le abitano, così come tutti gli elementi architettonici che lo contraddistinguono, che vengono da diverse parti e culture del mondo. Un’ambientazione, quindi, familiare a molte persone e che cerca di rendersi il più universale possibile.

MaskdLa storia si sviluppa come i più noti film sulle origini dei supereroi, in cui il protagonista, un giovane apparentemente normale e nella media, scopre di essere destinato a un grande potere e a salvare il mondo da una terribile minaccia. Assieme a lui si affiancano due alleati, più preparati e consapevoli, che lo preparano e lo addestrano affinché riesca a tirare fuori il suo potenziale. Una struttura narrativa ben nota al grande pubblico, per cui la lettura scorre senza problemi e seguire tutti gli eventi risulta veloce e intuitivo; tuttavia, alcuni passaggi – come la sezione dell’allenamento o lo stesso finale – vengono risolti in modo un po’ sbrigativo, quando magari sarebbe stato meglio dare il giusto tempo per un’evoluzione più naturale e graduale della trama e dei personaggi. A tal proposito, è interessante notare che gli stessi Manni e Monteleone, in un’intervista con gli editor durante gli Star Days – le due giornate di incontri online organizzate da Star Comics il 26 e 27 settembre –, hanno parlato della difficoltà di rientrare con la storia nelle (relativamente) poche pagine imposte dalla casa editrice, il che potrebbe spiegare la rapida risoluzione in certi snodi narrativi.

Il Giappone invece si vede nei comportamenti e caratteri dei personaggi, soprattutto i protagonisti. Tian è un ragazzo timido, impacciato, a volte irascibile ma in fondo buono, come molti protagonisti degli shonen giapponesi; Nikolaj è alla moda, affabile, col sorriso stampato sulla faccia e molto sensibile, una figura il cui carattere fa spesso da contraltare a quello dei protagonisti più contenuti dei manga; Melody è sfrontata, tosta, decisa ma comunque premurosa e sempre disposta ad aiutare quando c’è bisogno, insomma la ragazza scontrosa ma dal cuore d’oro presente in molta produzione nipponica. Per non parlare di certe espressioni esagerate e movimenti corporei a volte enfatizzati all’eccesso che non possono non far pensare al modo di esprimere le emozioni tipico dei manga.

La caratterizzazione dei personaggi risulta immediata fin da subito attraverso poche parole o gesti e si riesce subito a inquadrarli in un determinato tipo, riconoscibilissimo poiché visto in tanti altri media. Un lavoro sui personaggi, quindi, che da un lato permette loro di entrare facilmente in relazione con chi legge grazie a elementi e dettagli noti a un pubblico avvezzo a certe figure, ma che dall’altro rischia spesso di far risaltare più le similitudini con figure già viste piuttosto che una loro costruzione più originale e complessa.

Anche nella regia delle vignette e dell’azione si nota questo continuo prendere come riferimento le più acclamate produzioni estere. Ogni inquadratura è all’interno di vignette dai contorni netti, precisi, all’interno di una struttura solida ma mai ripetitiva tipica dei comics, facile da seguire in ogni suo punto, anche quando l’azione prende il sopravvento. La gabbia non è comunque opprimente, infatti capita spesso che certe figure si staglino oltre i limiti delle vignette nei momenti più concitati o significativi, come avviene nelle serie giapponesi.

MaskdIn merito alla parte più prettamente artistica, lo stile di Catalani, rispetto a opere precedenti caratterizzate da una linea chiara e pulita come Hadez, in Mask’d risulta invece molto più graffiante, sfumato, improntato a esaltare il dinamismo e ad adattarsi a seconda della scena. Se nei momenti d’azione e di combattimento tendono a privilegiare composizioni e inquadrature da comics statunitense, con disegni veloci ed essenziali, nelle scene più rilassate e divertenti il tratto si semplifica ancora di più per restituire corporature ed espressioni tipiche dei gag manga.

Insomma, Mask’d risulta una fusione di produzioni fumettistiche e culture molto connotate tra loro, considerando anche i numerosi riferimenti e citazioni alla cultura pop occidentale e orientale. Tuttavia, l’opera è ricollegabile anche a tutto un filone tipicamente italiano, caratterizzato sì da un’attenzione particolare per le produzioni straniere, ma comunque in grado di mantenere una specificità tutta sua. Se si pensa alla serialità italiana tra anni ‘90 e inizio 2000, con opere come PK, W.I.T.C.H. o Monster Allergy, non è poi così difficile rivedere qualcosa del genere anche in Mask’d, non solo per quanto riguarda la trama generale, i protagonisti e il modo di condurre la narrazione, ma anche nello stile di disegno e nell’uso del colore, che alterna tonalità calde per le scene con gli eroi e colori più cupi quando entrano in gioco i cattivi.

Mask’d – The Divine Children è una lettura non di certo innovativa sul piano del contenuto e della trama, già rivisti in tante altre opere dello stesso filone, ma questo non impedisce di essere una lettura godibile, divertente ed emozionante, adatta a un pubblico variegato, soprattutto giovane. Un eventuale seguito potrebbe maggiormente sfruttare le basi della lore di Mask’d – per ora solo accennate – per ampliare e approfondire meglio il mondo delle Maschere delle Divinità.

Abbiamo parlato di:
Mask’d – The Divine Children
Michele Monteleone, Fiore Manni, Ilaria Catalani
Edizioni Star Comics, 2020
144 pagine, cartonato, colori – 14,00 €
ISBN: 9788822619990

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