Leone: il suono dei ricordi

Leone: il suono dei ricordi

Carmine Di Giandomenico e Francesco Colafella raccontano l’emozionante vita di Leone: tra musica e memoria, tra la campagna abruzzese e la nascente metropoli di New York.

“Tratto da una storia vera”

Illustrazione di Giuseppe Camuncoli

Questo è l’incipit di Leone – Appunti di una vita di Carmine di Giandomenico e Francesco Colafella, fumetto curato da ManFont e pubblicato da Shockdom. Ed è anche l’incipit di dozzine (centinaia?) di film, romanzi, fumetti e altre storie che il variegato mondo dell’intrattenimento propone: tra le biografie più fedeli e le ricostruzioni più fantasiose si colloca tutta una serie di sfumature di diverse storie, vere o verosimili, che affondano le proprie radici nella cronaca.

Le cosiddette storie vere hanno sempre una capacità di afferrare il lettore che manca alle storie immaginarie: non che ci sia una differente dignità tra le due tipologie, ma la “realtà dichiarata” delle prime ha il potere di prevenire qualunque tipo di incredulità – azzerando la necessità della famosa suspension of disbelief – e riuscendo così a trascinare emotivamente il lettore all’interno del racconto.
La storia attinge a piene mani dalla vita del nonno di Francesco Colafella: un abruzzese di quelli coriacei che va a cercare fortuna in America all’inizio del XX secolo e che ha la sventura di conoscere entrambi i conflitti mondiali in prima persona.

Mettere in scena la Memoria

A differenza della stragrande maggioranza delle “storie vere” di cui sopra, Di Giandomenico e Colafella scelgono un percorso narrativo diverso: i due autori non raccontano la vita di Leone ma ne mettono in scena il ricordo. La struttura dunque non è lineare o cronologica, e nemmeno procede per flashback organizzati, ma si dipana davanti a noi in maniera volutamente disorganizzata, esattamente come quando ci si abbandona alla propria memoria e i ricordi si accavallano l’uno con l’altro.
Una sorta di flusso di coscienza disegnato in cui i due artisti alternano i propri stili – alle volte su tavole diverse e altre sulla stessa tavola dividendosi le vignette – evocando mondi e tempi diversi in ogni scena. Il tratto pulito di Di Giandomenico si contrappone all’espressività dello stile più pittorico di Colafella, in un’alternanza di drammaticità ed emotività foriera di un ritmo che cerca di riprodurre su carta un crescendo musicale.

Una musica silenziosa

Ed è proprio la musica a determinare la cifra stilistica della messa in scena e a funzionare come collante narrativo: i due disegnatori abruzzesi affrontano la sfida di rappresentare il suono in un medium muto realizzando una composizione che parte dall’assenza di suono per poi costruire un brano musicale che arriva al suo crescendo massimo nelle pagine finali.
In maniera del tutto inaspettata il fumetto inizia nello spazio, oltre l’atmosfera terrestre in cui, nel silenzio più assoluto sperimentato dall’orecchio umano, galleggia Yuri Gagarin, il celebre cosmonauta russo. Questo silenzio, che è quello delle tavole a fumetti, viene trasformato in suono dalle pennellate di Francesco Colafella.

Da questa tavola in poi in poi il racconto procede con ritmo compassato fino al primo momento cardine della storia, dove Leone – talentuoso trombettista autodidatta – partecipa a un concorso musicale. È qui che Carmine Di Giandomenico si trasforma nel batterista che, come si dice in gergo, “stacca il quattro”: ci dà il tempo di quello che stiamo per leggere. La rappresentazione plastica del ritmo, un metronomo fatto di vignette che dà il via al flusso di ricordi di cui sopra.

Girando questa pagina si assiste al brano musicale vero e proprio, in un’alternanza di cadenze, vibrati, pause che crescono di intensità e frequenza.
Le scelte stilistiche dei due artisti scandiscono la narrazione: Di Giandomenico usa il colore come guida tra i vari tempi raccontati, il seppia – che è il colore della memoria – per raccontare l’adolescenza di Leone e i colori più vivaci per i ricordi più recenti; le pennellate oscure di Colafella caratterizzano i momenti più intensi come l’arrivo negli States e la vita in trincea durante la Grande Guerra. Gli stili dei due autori si alternano e si intrecciano durante l’esecuzione del brano per poi esplodere in un finale fatto di doppie splash pages, l’ultimo acuto prima di tornare al silenzio e alla quiete della carta stampata.

Pur presentandosi come una lettura scorrevole e sostanzialmente rapida, la struttura del racconto mette il lettore nella scomoda posizione di dover riempire gli spazi bianchi, di unire i puntini. La non-linearità della trama rende difficile la decodifica degli avvenimenti e, soprattutto nella parte finale ricca di ellissi, viene chiesto al lettore un notevole sforzo interpretativo. C’è bisogno di una partecipazione attiva di chi legge per ricostruire tutti i passaggi della vita di Leone partendo da questo magma di ricordi che si accavallano uno sopra l’altro. Questo è probabilmente il punto di forza e la maggior criticità del volume: è indirizzato a quella fascia di lettori che non si limita alla fruizione passiva di una storia, ma che è in grado di sovrapporre contenuti ed emozioni proprie alla stessa.

Illustrazione di Emiliano Mammucari

Il volume è arricchito da una jam session di illustrazioni realizzate da autori del calibro di: Nicola Mari, Luca Casalanguida, Paolo Villanelli, Sara Pichelli, Elena Casagrande, Emiliano Mammucari, Antonio Palma, Valerio Schiti, David Messina, Stefano Landini, Davide Gianfelice, Gigi Cavenago e Giuseppe Camuncoli. Una vera e propria colonna sonora – ogni disegno è ispirato a un noto brano jazz – che fa da introduzione al volume.
La copertina “regular” è di un altro abruzzese DOC, Tanino Liberatore, mentre le variant cover portano la firma di Valerio Schiti e Giuseppe Camuncoli.

Interessante anche notare come la promozione dell’opera abbia cercato dei metodi e dei canali alternativi a quelli canonici, come la collaborazione con la band blues “Dago” e con la partecipazione alla 76^ Mostra del Cinema di Venezia, durante la quale i due autori sono intervenuti alla conferenza “Festival, cineturismo e Film Commission: come creare opportunità per il territorio”.
Ci sono anche quattro spin-off animati che integrano la storia del volume visibili QUI
“Leone – appunti di una vita” uscirà in anteprima durante il Lucca Comics & Games 2019 e sarà disponibile sugli scaffali di tutte le librerie la settimana successiva.

Abbiamo parlato di:
Leone – appunti di una vita
Carmine Di Giandomenico e Francesco Colafella
Shockdom, novembre 2019
160 pag, brossurato, colori – 25.00 €
ISBN: 8899587752

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