Franz Kafka, uno degli scrittori più importanti della letteratura mondiale, la alienazione di fondo dei suoi scritti, l’inquietudine del vivere, l’imbarazzo e la paura del sottile velo che separa il reale dall’incubo che trapela dalle sue opere immortali. Peter Kuper, ironico e pungente, ma al contempo riflessivo e intenso, collaboratore del Time e del Washington Post, autore di Spia contro spia su Mad, de Il sistema e L’occhio che osserva, per dirne alcuni.
Due autori divisi dai secoli, ma uniti dal racconto, dalla narrazione, dalla volontà di comunicare e comunicarsi. In questo libro Kuper illustra piccole schegge di brani del grande autore di Praga, accompagnando i versi inquietanti e privi di speranza di questi ai suoi disegni densi di nero, deformi e deformanti, coperti di segni che sembrano richiamare antiche pitture tribali. Il suo tratto si adatta con stupefacente naturalezza all’operato di Kafka, sottolineando il profondo disagio dell’animo umano, l’estraneità del mondo rispetto alla persona, le fobie del quotidiano; in poche pagine ogni fumetto/racconto illustrato porta con sé una leggera sensazione di vertigine, come esser sospesi su un baratro, o persi in un labirinto, come topi, alla fine del quale ci attende la trappola finale…
“Non hai che da cambiare direzione”,
disse il gatto,
e lo mangio’.
Abbiamo parlato di:
Lascia stare! e altri racconti brevi
Peter Kuper
Hazard Edizioni, 2003
76 pagine, brossurato, bianco e nero – 10,00€