AAVV
Panini Comics, giu. 2007 – 80 pagg. col. spill. – 3,00euro
Certo, si capisce, da un mega-evento come Civil War non si potevano tener fuori gli X-Men. Ma se per lo meno Wolverine, nel mensile a lui dedicato, ha saputo ritagliarsi un ben preciso ruolo, nella miniserie Civil War: X-Men, di David Hine, Yanick Paquette e Aaron Lopresti i personaggi paiono proprio infilati a forza nel crossover. Il gruppo storico (Ciclope, Uomo Ghiaccio, Bestia, Angelo) si trovano a inseguire i 198 mutanti fuggiti dal campo di contenimento attorno allo Xavier Istitute (protagonisti di un’altra scipita miniserie), inseguiti dalle nuove Sentinelle (molto anime-style) e dal governo degli Stati Uniti dalla cui parte si è schierato Alfiere. Ma alla fine che sia inserito in Civil War o meno conta molto poco e, soprattutto, la storia non offre nessuno spunto interessante, né di riflessione né di puro divertimento, se si escludono alcune indovinate inquadrature di Paquette. Nel resto dell’albo continuano gli “Uncanny X-Men” di Ed Brubaker, Clayton Henry e Billy Tan. Lo scrittore che tanto bene sta facendo su Capitan America e su Devil non sembra trovarsi a suo agio con il supereroismo più spinto, e la storia scorre senza mai entusiasmare troppo. (Ettore Gabrielli)

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