From Big Bang To Eternity: Tuono Pettinato incontra Francesco Guarnaccia

From Big Bang To Eternity: Tuono Pettinato incontra Francesco Guarnaccia

Interessante dibattito improntato sulle analogie tematiche e stilistiche tra i due autori che hanno presentato “OraMai” e “From here to eternity”.
Gli autori e i loro avatar
Tuono Pettinato e Francesco Guarnaccia con la proiezione dei loro “avatar” fumettistici realizzati da Guarnaccia durante l’incontro.

L’incontro tra Tuono Pettinato e Francesco Guarnaccia non poteva che avvenire a Pisa, città da cui entrambi provengono. E l’appartenenza territoriale non è l’unico punto in comune emerso tra i due fumettisti, che domenica 16 novembre hanno presentato le loro ultime opere, rispettivamente OraMai e From here to eternity. Il Caffè Cinema Lanteri ha ospitato il dibattito, moderato da Guido Siliotto (giornalista de Il Tirreno) e abbinato all’inaugurazione della mostra delle tavole originali delle due opere (con l’aggiunta di alcune tavole tratte da Nevermind di Tuono Pettinato, edito da Rizzoli/Lizard).

OraMai nasce dalla visita che Tuono Pettinato ed altri autori di fumetti hanno fatto al CERN di Ginevra nel luglio scorso e rientra nel progetto Comics & Science. La genesi di Comics & Science viene narrata durante l’incontro da Andrea Plazzi che, oltre ad essere una figura importante nel panorama fumettistico italiano, ha lavorato in passato per alcuni anni come matematico applicato nell’industria. L’idea di fondo di Plazzi, in accordo con Roberto Natalini (direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del CNR di Roma), era quella di sfruttare il fumetto come veicolo di divulgazione scientifica per ragazzi. L’idea è nata pensando a tutti quegli appassionati di fumetto che si ritrovano annualmente a Lucca a cavallo tra ottobre e novembre e lo scorso anno ne fu proposto un primo esempio, con un albetto realizzato da Leo Ortolani.
OraMaiLo spunto per la realizzazione di OraMai era: “se prendiamo un autore di fumetti, genericamente appassionato di scienza, e gli facciamo fare un viaggio al CERN, cosa vien fuori?”. Ciò che Tuono Pettinato ha prodotto nelle sue ventiquattro tavole non è però la pedissequa spiegazione a fumetti degli esperimenti che si svolgono al CERN, piuttosto un viaggio costellato da riflessioni sul concetto del tempo, tra fisica, filosofia, psicologia e tagliente ironia, pieno di riferimenti a teorie realmente esistenti. Il viaggio al CERN è servito da “catalizzatore” per questa storia che l’autore aveva già parzialmente in mente (“il prossimo passo potrebbe essere spedire dei fumettisti su una cometa”, ironizza Tuono Pettinato). Non si tratta della prima volta che l’autore pisano si occupa di rappresentare a fumetti teorie di scienziati: nel 2009 aveva infatti realizzato GALILEO! Un viaggio impossibile (Felici Editore), mentre nel 2012 Enigma – La strana vita di Alan Turing (su testi di Francesca Riccioni, Rizzoli/Lizard). Tra una battuta semiseria e l’altra (“Ho scoperto che in fisica il tempo non esiste. E invece alle poste sì!”), Tuono Pettinato afferma poi che tante idee di provenienza scientifica possono risultare realmente interessanti anche a chi generalmente non mastica tali nozioni. La vera sfida, secondo l’autore, è quella di legare concetti pertinenti alla scienza con qualcosa che rientri nell’esperienza comune: è il caso dell’efficacissima “Teoria del tempo a fisarmonica” elaborata in OraMai. Secondo tale teoria, il tempo dipende dall’ansia che ci viene impressa per fare una determinata cosa: da “pigro” e “lavativo” qual si autodefinisce, Tuono Pettinato ben sa che, finché non si avvicina la scadenza per consegnare un lavoro, il tempo sembra lungo e dilatato, tranne poi subire improvvise contrazioni nel momento in cui tale scadenza è irrimediabilmente dietro l’angolo. Un ciclo infinito di dilatazioni e contrazioni: come una fisarmonica, appunto.
La voglia di disquisire intorno al tempo non manca nemmeno a Francesco Guarnaccia e viene citata già nel titolo del suo From here to eternity (fumetto pubblicato online e ora autoprodotto in volume sotto l’egida del collettivo Mammaiuto). Il tempo infatti riveste un ruolo decisamente non marginale nella narrazione delle gesta della band dei Punk Arré e ciò permette di sottolineare una delle due importanti analogie tematiche che intercorrono tra i due autori (l’altra è, inevitabilmente, la musica).

From Here to EternityGuarnaccia in From here to eternity narra di Emilio Fugazi, arzillo ottantenne che diventa il frontman di un gruppo punk (per il resto formato da tre ventenni). L’autore, con una buona dose di ironia, cerco di dimostrare che l’ottantenne e i ventenni in realtà sono molto simili: si vestono male, guidano in modo spericolato, prendono pasticche a caso, compiono atti contro il sistema. Quindi in questo caso, il tempo è quello dell’esistenza: l’inizio e la fine messi a confronto. Il paradosso messo in atto da Guarnaccia gli permette di sottolineare come il signor Emilio gli anni del punk li abbia vissuti realmente, ma di tale movimento ne sappia molto meno dei ventenni che non erano ancora nati. Ovviamente, trovandosi alla fine del suo percorso esistenziale, Emilio ha una prospettiva diversa e il suo obiettivo è quello di cercare di aggiustare tutte le cose prima della fine. L’autore afferma di essere in fondo contento di aver saputo che qualcuno si sia commosso durante la lettura di questo fumetto sicuramente tutt’altro che borioso e statico.
Passando alla musica, impossibile non citare la recente Nevermind di Tuono Pettinato, opera biografica su Kurt Cobain. Tuono Pettinato anche in altre occasioni non aveva perso occasione per dichiarare il suo amore per la musica, che spesso rappresenta per lui una sorta di piattaforma iniziale da cui partire per realizzare un fumetto.

Tavola di Guarnaccia in mostra
Tavola di Guarnaccia in mostra

Guarnaccia, dal canto suo, ha dovuto ammettere che durante la realizzazione di From here to eternity non riusciva ad ascoltare musica punk (nonostante, appunto, il fumetto fosse incentrato su tale genere musicale). Un doveroso cenno va fatto ad alcune delle tante citazioni contenute nel suo fumetto, a partire dal cognome dell’anziano, Fugazi, ispirato alla band post-hardcore di Washington. Ovviamente anche i nomi degli altri componenti dei Punk Arrè sono lampanti citazioni: Joey da Joey Ramone e Cid da Sid Vicious. Un’ulteriore inside joke è il nome degli Stinki di Santos, gruppo al quale i protagonisti si offrono di aprire i concerti e per i quali l’autore ha preso spunto da un gruppo citato in una sola vignetta del Ranxerox di Tanino Liberatore. Inoltre l’autore ha fatto cenno alla prossima serie che sta progettando per Mammaiuto e che tratterà della vita universitaria: anche qui la musica sarà molto importante, ma stavolta il genere scelto sarà la musica disco (Guarnaccia ironizza sul fatto che finalmente potrà ascoltare musica punk mentre disegna).
Del resto, il parlare del giovani e il cercare di rappresentare le pulsioni dell’adolescenza è un altro di quei temi cardine che accomunano Tuono Pettinato e Guarnaccia (dall’infanzia difficile e poi l’adolescenza di Kurt Cobain in Nevermind alle vicissitudini punk dei giovani musicisti in From here to eternity).
Nevermind Oltre alla musica come tema, c’è poi la rappresentazione della musica. Tuono Pettinato elogia la bravura del suo collega nel saper esprimere la cinetica della musica, il suo dinamismo come un film d’azione. Inoltre, parallelamente, entrambi gli autori si sono detti entusiasti per aver partecipato di recente al progetto This is not a love song, ovvero la realizzazione di audiocassette di carta contenenti ognuna una canzone d’amore illustrata da un artista diverso: “Drain You” dei Nirvana per Tuono Pettinato (che ha utilizzato le stesse scelte cromatiche utilizzate per Nevermind) e “Digital Love” dei Daft Punk per Guarnaccia.
Una breve parentesi viene aperta sul metodo di lavoro e sulla costruzione delle tavole. Tuono Pettinato spiega di lavorare solitamente per schemi, partendo sempre dal visualizzare indicativamente gli avvenimenti da narrare pagina per pagina. Sulla metodica di disegno, invece, Guarnaccia racconta di disegnare e inchiostrare a mano, per poi scannerizzare le tavole, dividere le chine dal bianco e colorare il tutto con la tavoletta grafica.
Fatalmente, i punti in comune tra i due autori non si limitano ai temi ma sono visibili anche nel modo di fare fumetto. Li accomuna l’approccio poco serioso, l’ironia (Tuono Pettinato afferma di voler sempre “trovare il modo di intrufolare l’ironia anche in temi drammatici, magari con disegni carini e teneri”) e la provenienza da esperienze di gruppi fumettistici. Se Tuono Pettinato ammette di aver imparato a superare alcuni errori tecnici grazie ai suoi SuperAmici, Guarnaccia rivela che “non fai veramente qualcosa finché non sei in gruppo”: avere una serie di persone con cui confrontarsi (come gli altri membri del collettivo Mammaiuto, la sua “famiglia dei fumetti”), alleggerisce dalla solitudine del lavoro appartato nel proprio studio, arricchisce per il dialogo e permette una maggiore serenità.
La conclusione dell’incontro è proiettata verso il futuro. Oltre ai progetti personali (la nuova storia di Guarnaccia cui abbiamo già accennato e un progetto incentrato sui partigiani di Tuono Pettinato), gli autori annunciano di essere entrambi al lavoro su un fumetto che sarà edito da Rizzoli/Lizard, scritto da Tuono Pettinato e disegnato da Francesco Guarnaccia. Sarà una “storia di finzione, con l’Apocalisse nel mezzo… e poi la vita di paese”. Un progetto, anch’esso pieno di contaminazioni musicali, su cui gli autori non si sono voluti sbottonare troppo ma che dovrebbe essere pronto per l’edizione del prossimo anno di Lucca Comics and Games. Insomma, il loro connubio non si ferma certo a quest’incontro ed è possibile visualizzarlo materialmente dando uno sguardo al disegno che gli autori hanno realizzato a quattro mani nel corso della discussione.

Disegno realizzato durante l'incontro

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