Federico Fred Dalla Rosa, padovano, è una persona estremamente piacevole e positiva che sa distinguersi in ogni attività intrapresa sia che si tratti di psicologia (la sua professione principale), che di cabaret o televisione. Vero “animale da palcoscenico”, comunicatore nato, dalla simpatia spontanea e intelligente, Fred conosce alla perfezione l’arte dell’intrattenimento. Ma Fred è anche un vignettista, e questo spiega la sua presenza in un sito dedicato al fumetto.
Federico, come e quando sei diventato lettore di fumetti? Quali preferivi?
Sin da piccolo leggevo fumetti. Quegli albi ahimè scomparsi con personaggi come Cucciolo e Beppe, Nonna Abelarda, Trottolino, Tiramolla e Braccio di Ferro (non quello di Segar ma quello italianissimo di Dossi e Sangalli). Che leggerei anche adesso se qualcuno li rieditasse.
Che cosa leggi attualmente?
Adoro il fumetto umoristico, soprattutto le strip americane e il fumetto per ragazzi francese (Asterix, Lucky Luke, Spirou). In questo momento sto leggendo un libro in lingua originale della serie Crock degli statunitensi Rechin e Wilder. Purtroppo il fumetto umoristico in Italia è scomparso, tranne Topolino che di umoristico ha solo i disegni.
So che sei un saccheggiatore di librerie…
Ormai sempre più librerie on line, le uniche dove posso trovare quello che mi piace.
Quando hai iniziato a disegnare?
Da ragazzino nei diari scolastici dei miei compagni di classe. Il mio vecchio amico Carlo Gazzola di Este li conserva ancora, dicendo che aumenteranno di valore quando passerò a miglior vita.
Federico, la tua attività principale è però quella dello psicologo…
Esatto: psicologo del lavoro. Sono un formatore e tengo corsi di formazione nell’ambito della comunicazione.
Scommetto che essere uno psicologo ti aiuta molto nella tua seconda (o terza) attività di vignettista-fumettista.
E’ vero il contrario: essere un umorista mi aiuta nelle docenze. Il principale nemico della formazione è la noia e quindi cerco sempre di rendere divertenti le mie lezioni.
Sei anche cabarettista e nel triveneto sei un volto noto anche in TV per essere stato per anni uno degli autori del Bepi e Maria Show…
Sì è dal lontano 1999 che porto in scena, con i miei colleghi Davide Boato e Davide Stefanato, spettacoli di cabaret in dialetto veneto. Per tanti anni abbiamo fatto trasmissioni comiche nelle tv locali, ora cerchiamo di realizzare qualche sketch sulle piattaforme social ma in tv era tutto più divertente.
Il Bepi e Maria Show continua anche oggi come spettacolo teatrale…
Ogni anno un nuovo spettacolo. Quello di quest’anno si intitola: “Cossa zeo sto zerveo?” (“che cos’è questo cervello?”), un viaggio nella mente di noi veneti. A proposito di psicologi!
Tu ami molto il contatto con le persone e infatti ti esibisci spesso in particolari eventi chiamati Cartoon Show…
Diciamo che mi piace molto far divertire le persone sia che si tratti di vignette che di cabaret. E ogni tanto metto insieme le due cose realizzando uno spettacolo fatto proprio con le vignette. Negli anni ne ho fatti molti, specialmente alle convention.
Per diversi anni a Cortina D’Ampezzo hai partecipato a vari dibattiti che coinvolgevano i vip durante i quali tu eseguivi delle vignette…
E’ lì che ho imparato a intrattenere il pubblico con le vignette realizzate a margine di incontri e dibattiti culturali. Durante l’estate a Cortina il giornalista Enrico Cisnetto organizzava questa manifestazione con due/tre dibattiti al giorno, con ospiti del mondo dello spettacolo, della politica, della cultura e, a margine di ognuno di questi incontri, esibivo le mie vignette inventate sul tema trattato. Facevo una decina di vignette a incontro per quaranta giorni, quindi circa 1.000 vignette a edizione. E di queste 1.000 due o tre erano anche divertenti.
Queste vignette sono state raccolte in una pubblicazione?
Sì in un paio di pubblicazioni.
Possiamo dire che la tua carriera ha avuto una svolta a Cortina D’Ampezzo nell’estate del 2005? Cosa è successo in quella occasione?
Frequentatore assiduo della manifestazione era Bruno Vespa, il celebre conduttore di Porta a Porta su Rai 1. Apprezzava le mie vignette e non credeva che io le inventassi e disegnassi al momento. Quindi una volta, durante un dibattito a cui partecipava, si alzò dalla sedia e, di fronte al pubblico sbalordito, venne da me a frugare fra i fogli per scoprire se salivo sul palco con le vignette già pronte. Per anni mi promise di portarmi in trasmissione e poi, un bel giorno, lo fece. Così per molto tempo sono stato anche il vignettista di Porta a Porta. Ma la vignetta dal vivo funziona meglio sul palcoscenico piuttosto che in televisione.
Hai partecipato anche a delle dirette?
Ricordo la diretta per l’elezione del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La diretta finì alle 3 del mattino, in studio eravamo rimasti praticamente solo io e Vespa. Quelle trasmissioni furono faticose ma una bellissima esperienza.
Come disegnatore hai lavorato per 10 anni come vignettista per il Gazzettino…
Ho iniziato che ero ancora minorenne, al Gazzettino di Treviso. Poi con l’Università sono passato alla redazione di Padova. Per un vignettista lavorare per un quotidiano è il massimo della soddisfazione ma ormai ci sono pochi quotidiani e troppi vignettisti gratis sul web. Tranne che per i vignettisti storici, un quotidiano non penserebbe mai di ingaggiare un vignettista al giorno d’oggi.
Le vignette politiche le inventavi tu o ti venivano suggerite?
Ho sempre fatto poca satira politica, più satira di costume: la battuta dura di più. Nessuno mi ha mai suggerito le battute per le vignette, tranne quelle brutte. Chi fa satira in Italia se non è schierato politicamente non viene neanche preso in considerazione. Io ho avuto qualche simpatia per un paio di partiti quando ero un ragazzo, poi ho smesso. Se sei uno psicologo sai cosa succede nella testa dei politici e di chi vota, quindi ti astieni.
L’incontro con Marco Mari editore di Festina Lente… come l’hai conosciuto?
A Milano tramite un amico comune, il vignettista Marco Fusi. Marco Mari cercava una serie di strip umoristiche sulla scuola, io ne avevo una dal titolo “Un pollo in classe” e gli sono piaciute.
Di cosa si tratta?
Appunto una collezione di strisce umoristiche con protagonisti studenti e professori. Uno degli studenti ha sempre con sé una gallina e da questo è nato il titolo.
Il libro era già pronto o lo hai realizzato appositamente?
Metà erano strisce già pronte, metà realizzate ad hoc.
La prefazione è di Bruno Vespa!
Bruno è un grande! Mi ha fatto un bel regalo anche se dopo mi sono accorto che non c’entrava molto la sua prefazione con le strip sulla scuola.
Il secondo libro che hai pubblicato con Festina è “L’invasione degli Ultrapulcini”…
Incredibile ma vero: l’editore mi ha concesso una seconda pubblicazione.
Come è nata l’idea di questo libro?
Volevo utilizzare gli stessi personaggi del primo per costruire un racconto umoristico per ragazzi, alternando testi e vignette. Una versione italiana del “Diario di una schiappa” o di “Capitan Mutanda”. Marco Mari, anche se non vuole che si sappia, praticamente ha creato questo libro insieme a me.
Che tipo di accoglienza ha avuto e come organizzi le presentazioni?
Le recensioni sono state molto positive e anche le vendite non sono male. Ha il limite che è venduto solo negli store on line e quindi per promuoverlo organizzo presentazioni che però non sono le classiche presentazioni di libri ma veri e propri show. Se oggi non promuovi il tuo libro in continuazione dopo un po’ scompare.
Tu scrivi anche sceneggiature per disegnatori umoristici…
Collaboro con due talenti come il padovano Valentino Villanova e il salernitano Agostino Longo.
Da chi sono state pubblicate queste strisce?
In questo momento la striscia “The Jerry Jolly Show” disegnata da Agostino è pubblicata dalla rivista per ragazzi “Mondoerre”. Mentre con Valentino stiamo curando la collection delle storie di “Alex Dream” realizzate per una Banca di credito cooperativo del territorio.
Cosa stai facendo adesso?
In questo preciso momento sto rispondendo alle domande di un grande fumettista come Luca Pozza. E prossimamente collaborerò sempre con Valentino Villanova, che sta organizzando una manifestazione dedicata al fumetto e che si svolgerà a giugno a Piombino Dese (Padova).
Intervista condotta via mail ad aprile 2019,