Le bizzarre avventure di Jojo di Hiroiko Araki è la serie manga più longeva mai pubblicata in Italia. Comincia la sua corsa nel 1993 (1987 in Giappone) sulla testata Action della Star Comics, continuando tutt’ora, e narra la saga della famiglia Joestar attraverso varie generazioni in lotta contro il malvagio Dio Brando e la sua stirpe (si comincia nel 1888 e si arriva fino ai giorni nostri e ben oltre, come vedremo, dove con tempo e spazio che assumono concetti relativi).
Le prime due stagioni narrano la lotta dei Joestar, maestri delle Onde Concentriche (tecnica che attraverso il respiro sprigiona una forza “solare” dal corpo), contro la Maschera di Pietra, antichissimo amuleto capace di tramutare gli uomini in vampiri (sorte che tocca anche il loro nemico Dio Brando), mentre dalla terza serie in poi la geniale intuizione di Araki denominata STAND domina il campo di battaglia e porta la narrazione verso svolte e bizzarrie totalmente impreviste.
Ne Le bizzarre avventure di Jojo l’energia psichica e spirituale emessa dagli esseri viventi viene chiamata STAND. In questa storia, l’energia spirituale viene rappresentata visivamente apparendo alle spalle dell’essere umano o dell’animale che la genera come se fosse un essere reale. Se lo stand prende a pugni qualcosa, la distrugge. Questa energia può anche albergare in armi come spade o pistole (…) o all’interno di strumenti o utensili della vita di tutti i giorni come bambole, o lucchetti o lettere dell’alfabeto (…). Il potere che permette di generare e vedere questi stand con la mente è conferito ai cosiddetti “portatori di stand”. Uno stand si muove solo secondo la volontà del suo portatore di stand; può attaccare solo con attacchi stand; se lo stand viene ferito anche il portatore subisce una ferita nella medesima parte del corpo; se lo stand viene distrutto anche il portatore muore; la potenza dell’energia di uno stand è inversamente proporzionale alla sua distanza dal portatore (quanto minore è la distanza tra il portatore e lo stand più quest’ultimo è forte, preciso, veloce, tuttavia se la distanza aumenta, forza velocità e precisione diminuiscono di conseguenza); lo stand è ereditario anche se le sue caratteristiche mutano; ogni stand è un potere esclusivo di un certo soggetto; a seconda del portatore lo stand può anche evolversi e diventare più potente. In seguito all’evoluzione o a coincidenze, la saggezza degli antichi scoprì e mise a punto vari strumenti per far sì che il potere stand si manifestasse (la Maschera di Pietra, l’Arco e la Freccia, il Palmo della Mano del Demonio). Parliamo infine delle Onde Concentriche delle prime due serie (Phantom Blood, Battle Tendency) e delle Sfere di Ferro della settima (Steel Ball Run): possono essere considerate, senza timore di smentita, tecniche sviluppate per avvicinarsi a questo potere chiamato stand.
Hiroiko Araki
Per questo Essential 11 dedicato a Jojo abbiamo cercato gli undici stand più legati ai concetti di tempo e gravità che tanto cari sembrano essere al geniale mangaka. La nostra ricerca si muove fra la prima e la settima serie, essendo l’ottava (Jojolion) ancora in corso di pubblicazione.
1 – Star Platinum
Stand di Jotaro Kujo, il Jojo protagonista della terza serie (Stardust Crusaders), è il prototipo stand perfetto. Ispirato alla carta della Stella, la numero XVII dei Tarocchi, è super veloce, super preciso e fortissimo (Action #17). È l’ago della bilancia su cui vengono misurati e costruiti tutti gli altri poteri stand. Una sorta di stampino genetico. È l’arma dell’eroe per eccellenza e ogni volta che con i suoi “Hora! Hora! Hora!” spacca la faccia a qualcuno, il testosterone del lettore aumenta con la massa muscolare dello stand. Graficamente è ancora debitore dello stile Testuo Hara ma nei molti anni in cui appare in seguito ne Le bizzarre avventure di Jojo (lo ritroviamo anche nella quarta e nella sesta serie) la sua fisionomia muta notevolmente grazie all’evoluzione dello stile di Araki. In seguito allo scontro con Dio Star Platinum acquisisce la capacità di fermare il tempo, divenendo Star Platinum – The World (probabilmente, visto che Dio ha innestato la sua testa sul corpo di Jonathan Joestar, trisnonno di Jotaro, è proprio il sangue dei Joestar a premettere questo tipo di potere).
2 – The World
Il Mondo è la carta XXI dei Tarocchi, l’ultima del mazzo degli Arcani Maggiori e idealmente l’arrivo di un cammino, la conclusione di un viaggio. Tutta la terza serie de Le bizzarre avventure di Jojo è infatti una lunga odissea irta di pericoli per arrivare proprio a The World e al suo portatore, Dio Brando, cattivo supremo di tutta l’epopea arakiana. Dio è un vampiro e anche l’uomo con il potere stand più temibile (fino a questo punto). Come scoprono infatti Jotaro, Joseph Joestar e i loro compagni di viaggio, The World è in grado di fermare il tempo (Action #38-41) per un periodo che va tra i 5 e i 9 secondi. In questo tempo “congelato” Dio Brando può muoversi a suo piacere e agire sulla realtà, mentre chiunque altro sia nel raggio d’azione del suo stand è immobile e non può accorgersi di nulla. Con questo potere supremo Araki comincia il suo viaggio all’interno delle leggi del tempo e della coscienza nella sua opera. Sarà la sua ossessione, nel corso degli anni, estremizzare sempre più questi concetti e dotare i guerrieri stand di poteri sempre più inconcepibili o per meglio dire, bizzarri.
3 – Echoes
Lo stand di Koichi Hirose, ragazzino coprotagonista della quarta serie (Diamond is unbrekable), è il primo esempio di “evoluzione degli stand” (concetto che viene ampiamente usato da qui in avanti) e allo stesso tempo è anche un gioco metafumettistico molto raffinato. Nel corso della quarta serie di Jojo veniamo infatti a conoscenza dell’Arco e la Freccia, manufatti antichissimi che hanno il potere di conferire uno stand a chi viene trafitto dalla loro punta di pietra e sopravvive. Questo accade proprio a Koichi che diventa il portatore di Echoes (Action #45), essere volante dalle fattezze ibride fra un mammifero e un insetto. In questa sua prima incarnazione il potere di Echoes riguarda i suoni o, per meglio dire, le onomatopee. Questo stand può infatti prendere “fisicamente” in mano qualsiasi suono dell’ambiente in cui si trova (dai rumori artificiali fino alle esclamazioni e alle parole) e stamparlo letteralmente addosso alle persone costringendole ad ascoltare il suono prescelto fino allo sfinimento (o alla pazzia). Come abbiamo detto però Echoes è uno stand “in evoluzione” e così poco tempo dopo si manifesta Echoes Act 2 (Action #47). La forma esterna cambia leggermente ma soprattutto cambia il potere: ora i suoni catturati dallo stand e lanciati contro eventuali nemici possono assumere le caratteristiche fisiche di ciò che li ha prodotti. Un fischio di vento stampato su qualcuno lo farà volare via, il rumore del fuoco farà bruciare e via dicendo. Il confine fra fisica e metafisica si assottiglia sempre di più. Per il “genio manga” Hiroiko Araki, la realtà si piega e si disegna esattamente come un fumetto. La terza evoluzione, “Echoes Act 3” (Action #57) assume forma umana ed è in grado di far diventare pesante qualsiasi cosa sia nel suo raggio d’azione. Ovvero aumenta la forza di gravità, altro argomento molto caro ad Araki, come vedremo.
4 – Heaven’s Door
Il metafumettistico raggiunge il suo apice in Jojo con il personaggio di Rohan Kishibe, fumettista molto famoso (controfigura di Araki stesso), il cui stand gli permette di aprire le persone come un vero e proprio libro e leggerne la vita e le vicissitudini ma e soprattutto di modificarle. Rohan Kishibe può infatti scrivere ordini nel “libro” della persona, cancellare ricordi e crearne di nuovi. Basta che la vittima veda un suo disegno (o che lui tracci una figura nell’aria, di solito il volto del suo fumetto, Pink Dark Boy) e il potere stand si attiva. Una volta successo questo non c’è modo di sottrarsi all’attacco di Rohan. Inizialmente “cattivo”, Kishibe diventa poi uno dei personaggi principali e più interessanti della quarta serie, guadagnando anche una lunga serie di episodi spin-off in solitaria. Eccezionale il primo incontro fra lui e Koichi Hirose (Action #50-51) dove il maestro spiega il suo metodo di ricerca per creare grandi manga (basato sull’osservazione ossessiva della realtà e sull’esperienza di essa in ogni forma), che probabilmente è l’estremizzazione del metodo dello stesso Araki.
5 – Killer Queen
Il villain della quarta serie è il maniaco assassino Yoshikage Kira, portatore di Killer Queen e della sua evoluzione, Another One Bites The Dust. Kira è ossessionato dalla riservatezza ma allo stesso tempo non può fare a meno di uccidere giovani donne e conservarne le mani per sfogare le sue manie. Il potere stand che la Freccia gli ha donato è quindi un’amplificazione del suo desiderio. Killer Queen (Action #54) è infatti in grado di fare esplodere le sue vittime senza che ne rimanga nessuna traccia. Sul polso destro di questo stand c’è un’ulteriore arma chiamata Sheer Heart Attack (Action #56), che potremmo considerare una vera e propria appendice-stand: si tratta di una bomba a orologeria con le fattezze di un piccolo carrarmato che una volta fiutato l’odore delle vittima la insegue senza sosta fino a farla esplodere. Quando Kira viene scoperto da Jojo (Josuke Higashikata in questa serie), si cambia i connotati e suo padre (un fantasma che vive in una fotografia dove può imprigionare i suoi nemici, quindi lui stesso uno stand chiamato Atom Heart Father) lo trafigge una seconda volta con la Freccia. Araki ci svela così che gli stand che vengono colpiti una seconda volta dall’amuleto possono trasformarsi, evolvere profondamente e manifestare nuovi e più complessi poteri. Killer Queen sviluppa così Another One Bites The Dust (Action #67), bomba dormiente applicabile sugli esseri umani. Another One è un vero e proprio meccanismo di sicurezza. Una volta innescato addosso a qualcuno, chiunque gli rivolga domande su Kira viene travolto da un’esplosione morendo e l’ignaro portatore viene rimandato indietro nel tempo, rivivendo la stessa giornata finché nessuno indagherà più su Kira. Ecco dunque il nuovo passo nel controllo del tempo intrapreso da Araki. Another One Bites The Dust riavvolge il tempo e cancella gli avvenimenti scomodi per il suo portatore.
6 – King Crimsom
La quinta serie di Jojo (Vento Aureo) è ambientata in Italia ed ha come protagonista Giorno Giovanna, aspirante boss mafioso dai saldi principi morali e dalla volontà ferrea e figlio di Dio Brando. Il suo intento è quello di entrare nell’organizzazione criminale Passione per stravolgerne le regole e portare in essa la luce della verità. In questa serie Araki comincia ad introdurre il concetto di “destino” come motore del mondo e dell’esistenza e tratta i suoi personaggi come “schiavi sopiti” costretti a seguirne le leggi. La battaglia di Giorno e i suoi compagni contro Diavolo (il boss dell’organizzazione) è una grande metafora della lotta dell’uomo per il libero arbitrio contro l’ineluttabilità del destino. Infatti lo stand di Diavolo, King Crimson (Action #83), ha un potere praticamente imbattibile: è in grado di vedere nell’immediato futuro e di cancellarne alcune parti così da “accorciare” il tempo, annullando azioni e eventi a suo favore. La realtà arakiana è un misto di leggi della fisica e filosofia orientale, destino e volontà di potenza: quattro “forze” che mischiate con sapienza e creatività tessono il mondo bizzarro e inquietante dell’autore.
7 – Requiem
Anche in questa quinta serie alcuni stand vengono trafitti dalla Freccia e il potere che ne scaturisce viene chiamato Requiem e ha capacità di controllo sulle menti. Il primo stand che subisce l’evoluzione appartiene a un personaggio del passato creduto morto e il suo potere è quasi un concetto metafisico. Questo Requiem infatti quando passa vicino agli esseri e li tocca con la sua ombra, li fa addormentare e fa sì che le loro anime si scambino di corpo con chi gli sta a fianco (Action #91-93). Il suo potere deriva dall’ombra proiettata dalle menti delle anime vittime del suo attacco. Ogni mente viene considerata come una luce che proietta sé nel mondo e dove questa luce non arriva, Requiem agisce. L’ombra stessa dello stand Requiem non è controllata dalla luce del sole ma si muove in base a chi lo guarda. A seconda della direzione cardinale in cui si trova la vittima del suo attacco, è differente il punto in cui cade l’ombra di Requiem.
8 – Gold Experience
Lo stand di Giorno Giovanna (“Giogio” di questa quinta serie) è in grado di trasformare gli oggetti in esseri viventi e il contrario (Action #70) ma una volta trafitto dalla Freccia ecco che evolve in Gold Experience Requiem, uno stand cosciente in grado di far ritornare nella realtà il tempo cancellato dal King Crimson di Diavolo. Esattamente come i poteri di Dio Brando e Jotaro Kujo nella terza serie, anche quelli di questi due antagonisti sembrano collegati. Gold E Requiem è uno stando indipendente dal suo portatore e che agisce anche all’oscuro della sua volontà cosciente. Una volta colpito Diavolo col suo potere, non solo riporta nel mondo tutto il tempo e le azioni che il boss aveva cancellato, ma lo costringe anche a rivivere in eterno e in mille modi diversi la sua morte violenta. Una pesante sentenza del destino inflitta al malvivente dal senso di giustizia spietata che Giorno ha certamente ereditato dal sangue di Dio.
9 – Rolling Stones
Questo stand è la sorpresa finale della quinta serie oltre che la mossa forse più azzardata e bizzarra di Araki. Appartenente a uno scultore di nome Scolippi (Action #94), ha la forma di un enorme sasso rotondo e ogni volta che si modella con le fattezze di un essere umano, questi sarà destinato a morire entro breve tempo. Anche questo stand ha una volontà che non risponde a quella del suo portatore, infatti è guidato unicamente dalla forza del fato. Rolling Stones è lo stand del “destino”.
10 – White Snake/C-Moon/Made In Heaven
L’epopea degli stand che controllano e giocano col tempo giunge al suo apice nella sesta serie di Jojo (Stone Ocean) la cui protagonista è una ragazza, Jolyne Kujo, figlia di Jotaro. Lo stand in questione anche questa volta appartiene a un cattivo, Padre Pucci, cappellano della prigione dove Jolyne viene ingiustamente rinchiusa e adepto di gioventù di Dio Brando. Il suo stand, White Snake (Action #98), colpendo gli avversari può trasformare in dischi la loro anima e il loro potere stand e così rubarli e usufruirne. L’ambizione di Padre Pucci, sviluppata negli anni al seguito di Dio, è quella di avere un potere in grado di creare il mondo perfetto che Brando chiamava il “Tempo del Paradiso”. All’epoca l’influente vampiro gli fece dono di un suo osso, dicendogli che tramite quello avrebbe potuto entrare in possesso di questo potere. Dopo una serie di disavventure l’osso di Dio dà vita a un bambino verde che si mangia il White Snake di Pucci facendolo evolvere in C-Moon, stand potentissimo in grado di rivoltare la forza di gravità terrestre avendo come punto fermo il corpo del suo portatore. Comincia così una battaglia disperata fra Jolyne, Jotaro e Padre Pucci che sta pian piano rivoltando l’intero mondo. Quando il suo stand, grazie agli influssi della luna nuova evolve in Made In Heaven, Padre Pucci innesca finalmente il “Tempo del Paradiso” e fa accelerare l’intero tempo della vita sulla terra, fino al punto estremo in cui l’accelerazione temporale raggiunge il suo apice e fa il giro di tutto l’universo facendolo ricominciare in un nuovo mondo.
La fisica ha dimostrato che fra gravità e tempo esiste un rapporto particolare. Per esempio se la gravità aumenta, lo scorrere del tempo muta. Non siamo in grado di conoscere i dettagli di un tale principio ma pare che il potere di Made In Heaven utilizzi la forza di gravità della Terra, della Luna e dell’intero universo per accelerare gradualmente lo scorrere del tempo.
Hiroiko Araki
11 – D4C
Nel nuovo mondo “resettato” dal potere di Made In Heaven, Le bizzarre avventure di Jojo ricominciano dal 1890 con la settima serie (Steel Ball Run), nello stesso periodo temporale della prima. Qui, in una folle gara a cavallo che attraversa l’America da costa a costa alla ricerca delle varie parti di una sacra reliquia, ritroviamo molti nomi che conosciamo bene, accostati però a facce nuove e nuovi poteri. Johnny Joestar (esattamente come il Jonathan della prima serie) è il protagonista e il suo compagno di viaggio si chiama J.Lo Zeppeli, proprio come il maestro delle Onde Concentriche di Phantom Blood. Ai poteri stand si aggiunge qui il concetto della “rotazione aurea” che sfrutta le misure della sezione aurea per imprimere alle Sfere di Ferro del titolo un moto rotatorio potenzialmente infinito. Anche qui Araki si inoltra nelle leggi della fisica e della sua creatività per spingere il potere stand del cattivo (il presidente degli Stati Uniti, Funny Valentine) verso limiti impensabili. D4C (Action #195), questo il nome del suo stand, ha il potere di andare e venire dalle altre dimensioni come la nostra utilizzando come varco gli incastri fra gli oggetti. Quando ad esempio viene ferito, può fuggire in un’altra dimensione e scambiare la sua essenza con un suo sé sano e può anche portare le controparti dei suoi nemici nella sua dimensione per farli incontrare con i loro doppi e così ucciderli. Quando il presidente Valentine entra in possesso di tutte le parti della reliquia, il suo stand evolve in D4C Love Train (Action #207) dandogli la possibilità di deviare qualsiasi negatività diretta a lui verso le altre dimensioni e quindi di attirare a sé solo circostanze “benefiche” (ogni colpo a lui diretto lo attraversa lasciandolo illeso e farà succedere una disgrazia in qualche altra parte dei mondi).
A parte il D4C, in natura esiste un solo altro elemento in grado di attraversare le dimensioni e si tratta della forza chiamata gravità. Senza di essa, detta anche “forza trascinante”, nel momento in cui il presidente tentasse di attraversare una dimensione, il collegamento tra la sua forma umana e lo spirito non riuscirebbe a resistere e il suo corpo esploderebbe, sparpagliandosi in varie dimensioni. In altre parole quando il presidente Valentine e il D4C si spostano da una dimensione all’altra, la forza invisibile della gravità migra insieme a loro e quindi va anch’essa tenuta in considerazione. Per esempio in questo mondo esiste un potere tale da battere il D4C che si trova in un’altra dimensione ed è proprio la forza di gravità. Se fosse possibile generarla a piacimento facendola scontrare con il D4C, si potrebbe sicuramente penetrare qualunque dimensione e produrre un fenomeno mai visto prima.
Hiroiko Araki
In queste ultime righe Araki si sta riferendo al fenomeno della rotazione aurea infinita che Johnny Joestar e J.Lo Zeppeli stanno per scoprire nei loro stand. Ancora una volta fisica e metafisica si fondono fra le pagine di Jojo, certamente una delle opere più innovative e fertili del panorama fumettistico.
Alberto
18 Dicembre 2021 a 17:34
The world come stand ha il potere di assorbire temporaneamente gli stand della famiglia Jostar, infatti nei primi numeri Dio usa anche Hermit Purple. Usa poi, probabilmente, il potere di Jotato prima che quest’ultimo si renda conto di averlo. Lo Star Platinum non ferma il tempo ma si muove così veloce per un periodo massimo di 5 secondi che il mondo esterno sembra fermarsi.