Essential 11: undici fumetti di Richard Corben

Essential 11: undici fumetti di Richard Corben

In occasione degli 80anni di Richard Corben, Mario Atzori ci propone la sua lista degli 11 fumetti più rappresentativi di un autore dallo stile inconfondibile.

L’Essential 11 di questo mese è dedicato a un fumettista fra i più influenti della sua generazione, dotato di uno stile inconfondibile e ovunque apprezzato: Richard Corben, che nasce esattamente il 1 ottobre del 1940 ad Andersos nel Missouri, 80 anni fa. 
Mario Atzori, disegnatore in forza alla Sergio Bonelli Editore fin dal 1995, dove ha lavorato su Legs Weaver e su Nathan Never, è un grande conoscitore dell’opera di questo straordinario autore. Di seguito, la lista degli 11 fumetti che Atzori ha deciso di segnalare tra la vastissima produzione lungo la sua prolifica carriera.

Nota introduttiva

Richard Corben non è solo un grande disegnatore e narratore, ma nella sua lunga carriera, per merito suo e degli sceneggiatori con cui si è trovato a lavorare, è un autore che è riuscito a produrre tanti ottimi fumetti, dove testo e disegno si accompagnano perfettamente. Ci tengo a sottolineare questo punto perché non è poi cosi comune, nella storia del fumetto, che grandi disegnatori siano riusciti a produrre grandi storie a fumetti, soprattutto tante grandi storie a fumetti. Per questo motivo selezionare undici tra le sue migliori produzioni, è stato particolarmente difficile, vedendomi costretto ad omettere tanti suoi ottimi fumetti. Un’altra particolarità di questo artista è stata, nel tempo, la sua versatilità, non tanto nei generi (Corben ha passato quasi tutta la sua carriera muovendosi tra Horror, Sci.fi e Fantasy), quanto nell’adattarsi ai continui cambiamenti del mercato, trovando, grazie alla sua arte sperimentale ma allo tesso tempo classica, il modo di esprimersi sempre, o quasi, al meglio.

La sua carriera è una lunga cavalcata attraverso le mode e i continui mutamenti del mercato editoriale. Dopo aver esordito creando storie animate, inizia giovanissimo a lavorare nel mondo del fumetto, sulle fanzine underground della fine degli anni ’60, per passare dopo pochi anni alle riviste antologiche horror della Warren (Creepy, Eerie e Vampirella), dove matura il suo stile più spettacolare per cui verrà accolto da tutte le principali riviste d’autore d’Europa, a partire da Metal Hurlant. Quando questo tipo di pubblicazioni inizia la sua parabola discente, chiudendo le sue testate una dopo l’altra, Corben trova il modo di lavorare su un mercato che sino a quel momento aveva snobbato, quello dei super-eroi, personaggi in realtà piuttosto lontani dal tono adulto delle sue storie; ma i tempi sono cambiati, i super-eroi sono diventati più adulti e lui è capace di sfoderare uno stile classico con cui raccontare al meglio le storie di scrittori dai toni cupi come Brian Azzarello. Tra una collaborazione e l’altra Corben trova il tempo di illustrare molti classici della letteratura fantastica spaziando da R.E.Howard a W.H. Hodgson, da Harlan Ellison a Poe e Lovecraft. Potrebbe bastare per poter dire di aver usato il proprio talento al meglio, ma arriva Mike Mignola e gli propone di disegnare Hellboy, che è perfetto per il suo stile, e sono ancora tante belle storie che vincono premi e soprattutto riconquistano ancora una nuova generazione. Anche sorvolando sulle centinaia di copertine per libri e dischi non si può negare che sia stato un ottimo percorso artistico senza farsi mai fermare né dal mercato, né dall’età visto che oggi, 1 Ottobre 2020, Richard Corben compie ottant’anni.

1 – 1970 Attento al mondo reale, Howie!

Testo e disegno Richard Corben

Siamo nel futuro, non una distopia, un bel futuro, ma anche qui le persone sognano una vacanza immersi nella natura. I nostri due protagonisti arrivano su un isola deserta, fanno l’amore, dormono in spiaggia ed è tutto così bello che decidono di smettere di prendere le pillole che nel loro mondo non bisogna mai smettere di prendere ad orari regolari. Finisce il sogno e inizia l’incubo. Come Pinocchio si risveglia mutato dalla sua giornata nel paese dei balocchi, così Howie, il protagonista, si risveglia in un mare di detriti dove anche il suo corpo è corroso e così quello della sua compagna che implora per avere il suo aiuto ma la tragedia è ineluttabile. La modernità ci ha ormai definitivamente separato dalla natura e l’idea di ritrovare l’innocenza perduta durante un week-end è solo un illusione come lo sono i corpi e l’ambiente dei nostri protagonisti. Corben scrive e disegna questo piccolo apologo drammatico di solo otto pagine a vent’anni.

Abbiamo parlato di:
Collana nera #11
Sudori freddi
Edizioni Nuova frontiera

2 –1971 Cidopey

Testo e disegno Richard Corben

Cid e Opey sono due creaturine aliene e sensuali che passano il tempo nel loro paradiso terrestre a bagnarsi e fare l’amore ma la loro curiosità li spinge ad uscire dal loro mondo, per vedere su una grande pianura il corpo di due giganti distesi e dormienti, anche loro alieni. Come in ogni paradiso terrestre c’è anche un serpente, o qualcosa di simile, che i due sconfiggono ma non c’è un lieto fine. I due giganti sono una coppia di tossicodipendenti in overdose, arrivano i soccorsi per aiutarli ma è troppo tardi per la femmina e i giganti, inconsapevoli delle vite minuscole ai loro piedi, schiacciano inavvertitamente la minuscola Opey, lasciando sconsolato il povero Cid. Non è un grandissimo intreccio ma sono solo otto pagine che contengono tutto un mondo e che raccontano perfettamente anche un’epoca. Due coppie cercano, in modi diversi, un loro spazio di felicità ed entrambi vengono schiacciati dalla realtà. La tragedia della vita, a prescindere dalle proporzioni è uguale per tutti.

Abbiamo parlato di:
Collana Umanoidi #9
Notti bianche
Edizioni Nuova frontiera

3– 1972 – Illusione

Testo Jan Strnad disegno Richard Corben

Ancora illusioni come in Attento al mondo reale, Howie! ma in questo caso non innocenti. Un uomo, Friz, sulla sua astronave si aggira solitario nello spazio e si gingilla con donne illusorie create dal suo computer, il suo potere è quello di creare allucinazioni con le quali mette le sue vittime una contro l’altra. Così succede anche questa volta ma c’è una sopravvissuta nella astronave che ha preso di mira, una bellissima ragazza in carne e ossa che potrebbe essere la sua felicità e la sua compagna. Ma come i sogni spariscono all’alba, i suoi nuovi nemici hanno uno scudo anti allucinazioni e, anche se verranno comunque sconfitti, per un attimo le illusioni crollano e la ragazza vede anche Friz per quello che è veramente, lasciando l’uomo ancora solo nello spazio in compagnia del suo computer. Questo racconto di 16 pagine, se ben sceneggiato, potrebbe riempire un film di due ore.

Abbiamo parlato di:
Eureka #6
1976, Editoriale Corno

4 – 1973 Den

Testo e disegno Richard Corben

E siamo a Den, il personaggio di Corben più famoso. Den è una storia fantasy, per quanto sui generis, composta man mano che l’autore ne realizzava le potenzialità, quindi non proverò a riassumerne la trama perché non ne renderei appieno il senso. Forse non è una grande storia in assoluto che sarebbe buona anche se disegnata da qualcun altro, ma lo è sicuramente perché disegnata da Corben. Cosa contiene ? Culturisti superdotati che nel deserto difendono principesse maggiorate nude dagli attacchi di uomini lucertola, mostri lovecraftiani, uomini formica, pterodattili, cieli psichedelici che sembrano gli effetti di luce e colore usati nei primi concerti dei Pink Floyd, sadismo, tragedie e sesso e ancora creature di ogni genere e tutta un epoca di fumetti grotteschi, fantasy e psichedelici racchiusi un solo racconto. Descritto così potrebbe sembrare un fumetto tremendamente kitsch e forse lo è ma in un modo talmente potente e irrefrenabile davanti al quale non si può che rimanere ammirati.

Abbiamo parlato di:
Den
1979, Milano libri edizioni

5 – 1976 Profondo

Testo Bruce Jones disegno Richard Corben

Torniamo ad un racconto da otto pagine, questa volta su testi di Bruce Jones, personalmente il mio preferito tra gli scrittori che hanno collaborato con Corben. Jones, che oltre ad essere uno scrittore è anche un disegnatore, ha spesso posato anche come modello per i fumetti di Corben, come nel caso del protagonista di questa storia. Veniamo alla trama sin troppo scarna: un uomo e una donna rimangono alla deriva e aspettano i soccorsi mentre il sole, i gabbiani e gli squali li uccidono pian piano. Perché l’ho scelta allora tra le sue migliori? Perché è scritta così bene da renderla un gioiello. Tutta l’angoscia che Poe mette nel suo Storia di Arthur Gordon Pym in sole otto pagine che ti danno il senso del lento passare del tempo, nel vortice di sempre nuovi orrori.

Abbiamo parlato di:
Collana Umanoidi #9
Notti bianche Edizioni
Nuova frontiera

6 – 1976 Bloodstar

Testo Robert E. Howard. Adapt.: Richard Corben & John Jakes disegno Richard Corben

Il volume inizia con una bellissima prima parte che racconta di un cataclisma cosmico che coinvolge la terra a causa di un nuovo sole che entra in collisione con il nostro, causando disastri immani sul nostro pianeta. La vera e propria storia di questo libro inizia con il vecchio Grom che in punto di morte racconta al giovane Bloodstar figlio, la storia dei suoi genitori. L’arrivo nella valle, l’amore di suo padre per la giovane Helva promessa sposa al capo tribu Locnar, la sfida a Locnar che perderà un occhio nel combattimento, l’esilio della coppia di innamorati sino alla tragedia e alla grande prova finale dove l’eroe dovrà sfidare una creatura gigantesca guidata dall’ormai impazzito Locnar, sono tutti elementi dal sapore shakespeariano che Corben rende bene nelle sue tavole, con la grandeur necessaria al tono epico del racconto. Allo stesso tempo, pur non risparmiandosi nelle tavole spettacolari e negli effetti di luce, si trattiene degli eccessi di altri suoi fumetti per rendere al meglio lo spirito di questa storia.

image014Abbiamo parlato di:
Bloodstar
Milano libri edizioni

7 – 1978 Mille e una notte

Testo Jan Strnad Disegni Richard Corben

La trama è quella tradizionale delle mille e una notte: un sultano deluso dalle donne che lo hanno tradito, fa uccidere ogni sua sposa, dopo la prima notte finché la furba Sherazade inizia un racconto lunghissimo che le salvi la vita. La sorella di Sherazade vuole scappare dal suo sposo, il fratello del sultano, ma per trattenerla Sherazade le racconta la storia di Simbad che per noia intraprese l’ottavo suo viaggio perdendo la moglie e tutto ciò che aveva di più caro. Come in Bloodstar anche in questo volume abbiamo un Corben trattenuto negli eccessi di sesso e violenza del suo primo periodo, anche perché la trama ha già tutti gli elementi adatti per spingere al massimo il suo talento grafico in tavole spettacolari di giganteschi geni blu, isole galleggianti ed eserciti di zombie. Il risultato è un incrocio tra un classico Disney, giusto un filo più sessualizzato e Gli Argonauti, il film mitologico del 1963 impreziosito dalle creature di Ray Harryhausen.

Abbiamo parlato di:
Collana Umanoidi #2
Le mille e una notte
Edizioni Nuova frontiera

8 – 1986 Salto nel tempo

Testo Bruce Jones disegno Richard Corben

Mentre una donna militare sta preparando insieme ad un scienziato un esperimento di viaggio nel tempo, un poliziotto e la sua fidanzata finiscono coinvolti in una rapina commessa da una coppia di balordi. Il rapinatore scappa con la fidanzata del poliziotto e il poliziotto li segue portandosi appresso la ragazza del rapinatore. A causa di una manovra imprudente le due macchine precipitano nel laboratorio dove sta per compiersi l’esperimento proiettando i quattro nell’era dei dinosauri. Questo racconto ha molte attinenze con la “Trilogia del tempo” scritta e disegnata dagli stessi autori qualche anno prima con successo. In questo caso la narrazione è anche migliore grazie ai bei personaggi ben caratterizzati, e ad un finale all’altezza. Corben calca meno la mano sulle sue tipiche bellezze femminili ma con i dinosauri e la loro ferocia non si risparmia.

Abbiamo parlato di:
L’Eternauta n. 65/71

9 – 2000 Hellblazer

Testo Brian Azzarello disegno Richard Corben

La storia è semplice: John Constantine entra in carcere e lentamente insinua la sua luciferina follia in tutte le bande e sottobande che compongono la varia umanità dell’istituto, fino a portarlo al collasso. Corben senza aerografo, belle donne e dinosauri riesce comunque ad essere spettacolare e lo spettacolo è nelle mille caratterizzazioni di tutte le bande che popolano il carcere, l’una contro l’altra: gli italiani, i musulmani, i nazisti, le gang di colore, ogni faccia diversa dall’altra, ogni espressione azzeccata, dalla prostituta che si esibisce annoiata nei parlatori, all’ultimo dei secondini, ognuno recita la sua parte perfettamente.

Abbiamo parlato di:
Vertigo presenta #1/5
2001, Magic press

10 – 2008 Hellboy – L’uomo deforme e altre storie

Testo Mike Mignola disegno Richard Corben

Hellboy si trova sui monti Appalachi per aiutare una coppia la cui figlia è stata colpita dal maleficio di una strega del paese e giace a terra svenuta. Insieme a lui c’è un uomo, anch’egli un po’ esorcista che è tornato in paese dopo molti anni di girovagare. Si recano dalla strega che ha lanciato il malocchio, una vecchia amica dell’uomo che inizia a ricordare chi sono le vere incarnazioni del demonio in quei luoghi: una ragazza a cavallo e un uomo deforme. L’uomo scoprirà che il cavallo è in realtà suo padre scomparso e insieme a Hellboy dovrà combattere le streghe delle miniere, prima di sconfiggere “l’uomo deforme”. Bella storia ispirata ai racconti di Manly Wade Wellmann senza esserne un vero adattamento che dà a Corben la possibilità non solo di disegnare il suo ottimo Helllboy ma soprattutto di sfoggiare la sua abilità nel definire uno scenario di alberi marci e chiese diroccate.

Abbiamo parlato di:
Hellboy L’uomo deforme e altre storie
Magic press

11 – 2015 Rat god

Testo e disegno Richard Corben

Un uomo alla ricerca della donna amata, scomparsa, finisce in un paese remoto dove si praticano strani riti notturni dedicati a misteriose divinità. La storia ha evidentemente richiami lovecraftiani e lo stesso protagonista potrebbe ricordarcelo ma Rat god non è solo questo, si tratta invece di quello che si potrebbe definire un romanzo di formazione, dai toni anti razzisti. Clark Elwod il protagonista di questa storia, che inizialmente ci viene presentato come un razzista, ingessato da una morale simil vittoriana, durante la storia supererà tutti i suoi pregiudizi pur di ritrovare la donna amata e la pace in una strana famiglia poligama e multietnica. A settantacinque anni Corben non solo disegna sempre efficacemente ma ha ancora idee di sceneggiatura moderne, all’altezza del suo passato, senza piegarsi alla retorica del politicamente corretto ma lasciando che la sua morale traspaia dal comportamento dei suoi protagonisti.

Abbiamo parlato di:
Rat god
RW Edizioni

Anteprima di “Rat God” il nuovo fumetto di Richard Corben

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *