In più di una occasione ho sottolineato come la Germania, a confronto con altri paesi, non solo come Francia, Italia, ma anche Inghilterra, Scandinavia e Spagna, non abbia una forte tradizione fumettistica. Parlando con alcuni addetti ai lavori locali, è emerso che l’unica vera produzione autoctona con una storia alle spalle è quella delle vignette umoristiche, che ha trovato grandi interpreti in Brösel (Werner), Uli Stein (Lappan), Ralf Köning e Flix, seguita dal comic magazine di avventura della DDR (Mosaik di Hannes Hagen) o quello di ispirazione Disneyana (Fix und Faxi di Jürgen Kieser, ancora contaminato con i libri di illustrazione per bambini, o Fix und Foxi di Rolf Kauka). Di questi parleremo più avanti nel corso dei prossimi mesi, con un focus su Mosaik e Hannes Hagen.
Tutti gli altri generi narrativi non hanno mai eletto il fumetto come sbocco artistico o commerciale di massa. La fantascienza, ad esempio, ha trovato un filone fortunato con romanzi di appendice e poi tascabili: un esempio su tutti è la longeva serie di Perry Rhodan (della sua recente trasposizione a fumetti parleremo più avanti). Il fumetto di fantascienza invece non è mai decollato, venendo spesso sopravanzato da produzione estera, soprattutto francese, statunitense e giapponese.
Proprio queste opere, però, stanno influenzando la scena artistica locale ed “educando” i gusti del pubblico: molti artisti stanno iniziando a creare opere di fantascienza “autoctone” e alcune case editrici, come Splitter Verlag e cross cult, cominciano a puntare su questi autori. Ancora più interessante è il fatto che questi autori siano donne, e che mostrino l’ambizione di indicare una nuova via che potrebbe infondere una linfa creativa mai vista, portando alla realizzazione di fumetti tedeschi che abbraccino più generi narrativi. In questa puntata parleremo di due fumetti molto interessanti: Grün di Frauke Berger (Splitter Verlag) e Message di Cristin Wendt e Ronja Büscher (cross-cult).
Grün di Frauke Berger
Frauke Berger, classe 1991, laureata in Graphic Design all’accademia di Munster, dopo essersi messa in mostra con lavori online disponibili su www.kigeki.de, pubblica tra il 2018 e il 2019 Grün, fumetto in due volumi cartonati alla francese prodotti da Splitter Verlag, casa editrice specializzata in opere horror e sci-fi importate dal mercato francese e statunitense.
In questa opera prima, l’autrice ci porta su un mondo alieno sull’orlo della crisi energetica e climatica, attanagliato da un morbo di origine vegetale (grün, ovvero verde) le cui origini affondano nella storia stessa del pianeta. In questa terra inospitale, la vita della nomade Lis viene cambiata dall’incontro con un ibrido vegetale, l’adolescente Lun. Insieme, partiranno per un viaggio non solo alla ricerca di una soluzione contro il morbo, ma anche una ricerca di sé stesse e della propria storia.
Fin dall’inizio, il fumetto di Frauke Berger si presenta come una quest, un racconto di avventura classico che è anche romanzo di formazione e di scoperta. A questo, l’autrice aggiunge un sottotesto ecologista che non diventa mai prevaricante, ma conferisce un livello di lettura ulteriore alla storia. Basandosi su uno schema ben funzionate e tradizionale a cui non vengono aggiunte grandi innovazioni di contenuto o di struttura, l’autrice può focalizzarsi sulla narrazione, riuscendo a creare un racconto coinvolgente, che riserva alcune piccole sorprese e che procede con un ritmo sicuro e ben costruito.
Berger concede il giusto spazio sia all’azione che alla caratterizzazione dei personaggi: pur non emergendo come figure memorabili, ognuno di loro viene reso riconoscibile sia nelle interazioni con gli altri personaggi che nella propria natura, sia caratteriale che estetica.
La vera marcia in più del fumetto sta nella capacità dell’autrice di creare un mondo ricco e pulsante di vita. Nelle 120 pagine totali della storia, si passa da lagune oscure a deserti torridi, da sotterranei lussureggianti a foreste di rocce levigate, ognuno popolato da razza aliene diverse, come umani o umanoidi dalla testa di uccello, anfibi mostruosi e ibridi vegetali. Frauke Berger propone, sia nella composizione della tavola che nel tratto, una intrigante sintesi tra fumetto di fantascienza francese e manga di ambientazione fantastica: gli spazi immensi e ricchi di spiritualità dei fumetti di Moebius e il rigore dei corpi di Enki Bilal si incontrano con le forme liquide e dinamiche di Hayao Miyazaki.
Nonostante queste chiare ispirazioni, in particolare quella lampante del maestro francese, lo stile della giovane artista non appare mai derivativo, ma ben definito e sicuro sia da un punto di narrativo che tecnico, salvo piccole sbavature nella definizione di alcuni dettagli espressivi dei personaggi. Il grande formato del fumetto permette a Berger di concentrarsi sugli sfondi e sui dettagli dei vestiti e delle tecnologie, arricchiti da una tavolozza di colori che definisce in maniera chiara e univoca i cambio di ambientazione e di registro narrativo.
Message di Cristin Wendt e Ronja Büscher
Ispirazione ai manga e alla fantascienza francese si ritrovano anche nel debutto di Cristin Wendt, in arte Art Smoker Toy (www.facebook.com/ArtSmokerToy), appassionata di design, tecnologia e fantascienza, che insieme alla scrittrice Ronja Büscher, da poco laureata in Economia, media digitali e stampa, realizza il primo volume di Message, storia sci-fi dalle venature horror.
Anche in questo caso, la tematica del fumetto non è delle più innovative: un mondo post apocalittico in cui una tecnologia pensata per salvare gli esseri umani li ha condannati alla schiavitù e alla guerra. La resistenza è riuscita a debellare grossa parte del virus Kiem, ma non a sconfiggerlo completamente. Contro questa minaccia combatte il ranger Avarus Saizev, spinto dalla volontà di salvare il fratello Victor, dato per disperso dopo un attacco improvviso del virus. Il primo volume della storia è necessariamente introduttivo, con la presentazione dei personaggi e del mondo in cui si muovono.
Le autrici bilanciano abbastanza bene azione e introspezione, sebbene i flashback di approfondimento dei personaggi risultino in alcuni passaggi un po’ didascalici e la minaccia del virus tecnologico non sia sempre trasmessa come incombente e terrificante. Il ritmo e la regia delle scene di combattimento sono invece molto più convincenti: tavole spezzate o espanse a due pagine intere, prospettive che cambiano rapidamente, linee cinetiche e corpi in disequilibrio esaltano il movimento del protagonista, creando momenti spettacolari che culminano con un climax interessante e che crea aspettative per il proseguimento della storia.
Nonostante le tematiche e il formato siano tipici della BD francese, la narrativa e il tratto sono fortemente influenzati dal fumetto nipponico: la linea sottile e pulita di Cristin Wendt definisce personaggi delicati, eleganti e leggeri, a metà tra shojo e shonen, e dà vita tecnologie ricche di dettagli. I colori sono leggeri e brillanti, squarciati dal rosso cupo del sangue e dal nero delle macchine, creando atmosfere che ricordano l’universo creato da LRNZ in Golem. Purtroppo il disegno di Wendt non sempre riesce a trovare una voce personale, creando a volte un senso di già visto. Inoltre, l’uso massiccio di effetti digitali, se da una parte crea momenti di grande impatto (le prime pagine del fumetto sono coinvolgenti ed estremamente cinematografiche), dall’altra risulta in alcuni passaggi troppo freddo e artificioso.
Una nuova strada per il fumetto tedesco?
Nonostante le forti influenze del fumetto francese e orientale, con alcune scelte stillistiche abbastanza derivative, Grün e Message sono fumetti di avventura e d’azione capaci di divertire e coinvolgere, che dimostrano una competenza narrativa di buon livello e un potenziale di crescita da tenere d’occhio. Soprattutto, sono opere che confermano il fermento del fumetto tedesco contemporaneo, soprattutto quello di giovani fumettiste donne con idee e mezzi tecnici per realizzarle.
E forse queste forze nuove rappresentano una promessa su cui le case editrici dovrebbero scommettere di più, per aprire una nuova strada al fumetto in Germania, che offra alternative alla sovrabbondanza di opere biografiche e autobiografiche, degli adattamenti letterari e del fumetto umoristico, e che abbracci appieno la forza prorompente del medium fumetto.
Abbiamo parlato di:
Grün vol. 1
Frauke Berger
Splitter Verlag, 2018
56 pagine, cartonato, a colori – 15,80 €
ISBN: 9783962190316
Grün vol. 2
Frauke Berger
Splitter Verlag, 2019
68 pagine, cartonato, a colori – 15,80 €
ISBN: 9783962190323
Message vol.1
Cristin Wendt, Ronja Büscher
cross cult, 2019
80 pagine, cartonato, a colori – 20,00 €
ISBN: 9783959817103
Message vol.2
Cristin Wendt, Ronja Büscher
cross cult, 2019
80 pagine, cartonato, a colori – 20,00 €
ISBN: 9783959817103