Sospesa tra la Trieste di oggi e il ricordo di una dolorosa Barcellona, la storia di Cleo inizia con toni medi, tra la depressione del padre e una madre che è fuggita lasciandoli soli e costringendoli a scappare dalla Spagna e dai fantasmi di una vita sfaldata.
Ma Cleo non è una ragazza come tante e sotto la sciarpa che le cinge il collo anche d’estate si nasconde una seconda bocca, come una porta aperta nei suoi pensieri più intimi e spontanei, anche violenti. L’incontro con Andrea sembra l’inizio di una storia d’amore, ma oltre alle gelosie ci sono gli strani sogni di lui, che paiono portarlo lontano e nascondono un male oscuro che li dividerà.
Un racconto amaro, senza lieto fine, che presenta elementi di interessante originalità, coraggiosi e degni di nota. Non sempre la narrazione è all’altezza, anche sacrificata dalla lunghezza esigua della storia, che da un lato aiuta a sottolineare il rapido percorso del rapporto tra Cleo e Andrea, ma dall’altro porta a sequenze non sempre efficaci, soprattutto quando realtà e sogno sembrano confondersi.
I disegni di Ruggeri si fanno apprezzare per la linea spessa, netta, per i colori in tonalità di marrone e rosato, per un certo fascino nei personaggi, pur evidenziando uno stile in maturazione, ancora rigido nelle pose e nei movimenti, da sgrassare con l’esperienza. Forse questo Cleo non è un fumetto completamente riuscito, ma nonostante ciò sembra un passo tra i primi nei percorsi artistici degli autori che evidenzia buone prospettive, idee e personalità.
Abbiamo parlato di:
Cleo
Valentino Sergi, Mirka Ruggeri
Voilier Edizioni, 2010
80 pagine, brossurato, colori – 10,90€
ISBN: 978-88-904815-0-5