Pensate ad un ragazzo, tale Stan Sakai, nato a Kioto, vissuto alle Hawai, trasferitosi a Los Angeles a 24 anni. Immaginate che ami scrivere e disegnare fumetti. Come coniugherebbe la storia del giappone con i paperi di papà Disney?
Usagi Yojimbo è una delle possibilità.
Usagi Yojimbo narra la storia di un ronin, samurai senza più padrone che si muove nel Giappone feudale del 17 secolo. Un solo particolare la rende diversa da altre storie simili: il protagonista è un coniglio, un animale antropomorfo come Paperino o Topolino, e tutti i personaggi hanno fattezze animali. Non siamo però di fronte ad un fumetto per ragazzi o a un fumetto umoristico e nemmeno ad una di quelle spesso ridicole mescolanze di comics americani e manga giapponesi.
Perché ciò che contraddistigue Usagi Yojimbo da tanti altri fumetti di samurai non sono tanto i protagonisti animali. In realtà lo contraddistingue la bellezza delle storie, la fluidità del racconto, la poesia dell’atmosfera e la funzionalità del disegno, tutto inserito in una fedeltà storica che si concede poche ma meravigliose licenze.
Il viaggio solitario di Usagi Yojimbo, un uomo con il suo onore ed il suo dolore, costellato di avventure, storie, drammi e momenti più leggeri, sono una di quelle cose che vale la pena di leggere. L’autore ha vinto anche il premio più ambito nell’ambito fumettistico americano, l’Eisner Award.
Del proprio fumetto Sakai dice:
“Volevo fare un fumetto con personaggi umani ispirato a Miyamoto Musashi, un samurai vissuto nel Giappone feudale. Tuttavia, un giorno stavo disegnando nel mio “sketch book” ed ho disegnato un coniglio con le orecchie tirate all’insù come i capelli di un samurai (chonmage) e quel disegno mi è piaciuto molto. Quindi ho deciso di cambiare l’umano Musashi nel coniglio Usagi. In giapponese Usagi vuol dire coniglio”.
Nato nel 1984 in quel mercato fumettistico indipendente che viveva in America il suo apice, Usagi Yojimbo ha saputo ritagliarsi il suo posto diventando una tra le più longeve collane nate allora, approdando infine alle sicure rive della Dark Horse.
C’é bisogno di certi fumetti.