Alessia e Veronica, Ale e Cucca. Due amiche alle prese con il passaggio d’età, sempre più precoce, dalla fanciullezza all’adolescenza, tra voglia di crescere, paura di cambiare, timidezza e sfrontatezza: le amicizie con cui condividere sogni e dubbi, i primi amori “da grandi”, la moda, il mondo che sta cambiando a mille all’ora attorno a loro.
Personaggi nati anni fa, tra le pagine dei quaderni cartacei prima e tra quelle virtuali di Facebook dopo, fino alla pubblicazione da parte di Mangasenpai. Personaggi nati dalle esperienze dirette di Elisabetta Cifone, 22 anni e una giovinezza che si avverte subito nella capacità di far parlare, recitare, agire i personaggi in maniera convincente e viva. Non ci sono gli artifici con cui un autore più maturo avrebbe cercato di riprodurre un linguaggio, un atteggiamento ormai troppo distante negli anni.
Questo è un fumetto con protagonisti ragazze e ragazzi che si rivolge a ragazze e ragazzi, senza filtri o finzioni, non per mirare a un target ma perché è così che queste storie chiedono di essere scritte. Una sincerità che trapela e che aggiunge una marcia in più al fumetto.
Perché se queste stesse caratteristiche possono costituire un piccolo ostacolo per chi ha superato da un pezzo l’età di riferimento, se manie, mode, retroterra culturale e sociale possono essere diversi, sentimenti e amicizia sono temi universali comprensibili da chiunque.
E’ evidente l’influenza shojo nella costruzione della tavola e nell’uso degli elementi grafici tipici, come la presenza degli occhioni grandi ed espressivi dei personaggi. Cifone non si limita a scimmiottare gli elementi base e a volte anche stereotipati dei manga per ragazze, ma rielabora questi codici inserendovi il suo stile personale.
Nonostante la giovane età e un processo di crescita artistica ancora in divenire, stupisce la maturità che l’autrice dimostra nella rielaborazione degli esempi dei mangaka di riferimento e la buona coscienza dei propri punti di forza e dei propri limiti.
I personaggi sono disegnati con una mano già piuttosto sicura dei propri mezzi, nonostante qualche legnosità di troppo. Uno stile curioso e peculiare, a metà tra realistico e cartoon, con figure quasi bambolesche e sproporzionate, che può respingere al primo impatto ma che si rivela adatto a evidenziare gli umori e i pensieri dei personaggi.
Ancora maggiore è la distanza dalle ispirazioni giapponesi da un punto di vista narrativo, soprattutto perché i protagonisti non sono riproposizioni di personaggi “fintamente manga” calati nella realtà italiana, ma sono veracemente romani nei modi di fare, nei riferimenti culturali, nel modo di porsi. E questo influisce anche sul ritmo e l’atmosfera del racconto.
Elisabetta Cifone dà vita a un fumetto veloce e brioso, che riesce a mantenere coerente le rappresentazioni dei personaggi e la gestione degli spazi e delle scene, equilibrando testo – parole, pensieri, pose a favore di fanservice, momenti comici in stile deformed e pause di riflessione.
Un fumetto che non sfigurerebbe in edicola, al fianco di riviste dedicate alla prima adolescenza, e che probabilmente meglio di un Cioè qualsiasi riuscirebbe a parlare ai lettori in maniera pulita, scevra da marketing, mode imposte dagli adulti, finto entusiasmo simil-giovanilistico.
Un’autrice giovanissima da tenere d’occhio e che rappresenta la nuova generazione di autori che sta nascendo dalle ceneri delle prime commistioni con il fumetto giapponese.
Abbiamo parlato di:
Ale & Cucca #0
Elisabetta Cifone
Mangasenpai, 2015
90 pagine, brossurato, bianco e nero – 6,90€