
Topolino #3506: Il regno di Pippo-Nemo
Con la conclusione de Il regno di cristallo, terza avventura del Pippo-Nemo di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio, arriva puntuale un video di approfondimento su vari spunti scientifici disseminati per i tre episodi. Il punto di partenza è ovviamente l’esposizione universale di Parigi del 1878, che ha visto la presenza di gente come Thomas Edison, che portò due invenzioni… musicali, Alexander Bell con il telefono (non mi sono dilungato sulla diatriba con Antonio Meucci), e Augustin Mouchot, inventore di un “motore a energia solare”, quello che noi oggi più correttamente chiameremmo concentratore di energia solare.
Non c’è solo l’esposizione universale nella storia, ma anche un altro paio di spunti interessanti, come i radiocomandi o la panspermia. Ovviamente ho cercato di concentrarmi esclusivamente sulla parte di approfondimento scientifico, ma un po’ della delusione per l’eccessivo esercizio della “sospensione dell’incredulità” cui sono stato costretto è emersa. Devo, in effetti, dire che ho letto la storia e quindi l’ho giudicata in due modi differenti, quello che critico fumettistico, che ne ha apprezzato tutti gli aspetti tecnici, e quello del lettore, per quanto scientificamente più avanzato della media, che non è riuscito a sopportare molte delle soluzioni presenti nella storia, essenzialmente perché non c’era, nemmeno lontanamente parlando, la tecnologia per realizzarle. In questo senso il finale ha in parte mitigato la delusione e devo dire che era l’unico accettabile allo scopo. E in parte l’avevo anche previsto, azzerando così anche l’effetto “stupore” che avrebbe dovuto avere il finale, visto che la soluzione proposta da Artibani non era semplicemente attesa: speravo proprio che finisse in quel modo.
Finite queste considerazioni, vi lascio al video. Buona visione!