Nono volume per il giornalista più bastardo del futuro, Spider Jerusalem, dal più che eloquente titolo di Requiem, ad opera dei “soliti” Warren Ellis (Planetary, Authority) e Darick Robertson (ai disegni della nuova serie di Wolverine). In questo numero assisistiamo a quella che si appresta ad essere una lunga fine, con la malattia che sta costringendo Spider a perdere la cosa più preziosa, la sua arma più pericolosa: la sua mente. Colto da una malattia che lo porta lentamente a spengersi senza più ricordi, senza più coscienza, nel giro di un anno. Ma in ques’anno è ben deciso a lasciare la sua eredità, screditando una volta per tutte il viscido presidente americano, privo di ogni scrupolo e oramai definitivamente impazzito. Un Requiem che, pare, sta iniziando a suonare per tutti e due.
Warren Ellis continua nella sua dissacrante serie, ambientata in un futuro impazzito dove il giornalismo viene ammutolito con la forza, ed in cui l’unica voce capace di squarciare i turpi segreti dei potenti sembra proprio quella di Spider Jerusalem. Alle prese con tutti gli eccessi, perfettamente a suo agio con il degrado e contemporaneamente sempre incazzato per lo stesso, questo personaggio continua ad affermarsi come uno dei più originali ed azzeccati degli ultimi anni.