Ken parker collection #19 – Panini comics – 4,50euro

Ken parker collection #19 – Panini comics – 4,50euro

Ken parker collection #19 - Panini comics - 4,50euro (Fabio Postini)

Il bravo Berardi scrisse, come da sua abitudine, le due storie contenute in questo volume per poter esprimere il suo punto di vista su questioni piuttosto scottanti. Nel primo, Cronaca, disegnato da Carlo Ambrosini, Ken accompagna in viaggio un boia che si sta dirigendo a giustiziare un condannato; tra i due sorgono questioni molto interessanti: “Bisogna estirpare le erbacce, per tenere pulito il giardino”. “Forse. Ma chi decide? Chi fa il giardiniere?” Posto il fatto che il condannato è colpevole (l’autore volle precisarlo subito, per specificare che non era quello il punto della questione), ognuno dei due esprime opinioni non stupide e sicuramente sensate, intessendo, così, un dialogo tra due uomini intelligenti che credono in quello che fanno e in quello che dicono, e che potrebbero anche avere ragione entrambi. Quello che l’autore volle comunicarci, pero’, è racchiuso nelle ultime pagine della storia: “Discorsi di dovere, erbacce e giardiniere. Dopo tutte le belle parole rimane una sola realtà: alla fine si tratta di ammazzare un uomo”. Punto di vista rafforzato ancora di più dalle ultime parole di Ken, a giustizia eseguita: “chi ha lo stomaco di fare una cosa del genere non ha il diritto di giudicare nessuno, neanche un assassino”. Toni decisamente più smorzati, invece, nella seconda storia, Il poeta (disegni di Bruno Maraffa ), nella quale assistiamo ad un modo molto truce di amministrare la legge, con violenza e dimostrazioni di potere piuttosto marcate. Quello che più inquieta, pero’, è che sembra essere l’unico modo col quale la legge può prevalere; “dubbio” sottolineato dall’autore nel fatto che, alle fine della storia, il criminale di turno è l’unico personaggio non violento e decisamente affine ad apprezzare la cultura e l’estetica. Inversione dei ruoli che lascia al fruitore dell’opera un malsano senso di disorientamento, che spinge a chiedersi quanti livelli di grigio esistano tra il bianco e il nero (Fabio Postini).

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