
In uno scenario che ricorda l’Area 51 con meccaniche alla Stargate, Vigna costruisce una trama corale e lineare e trascina i personaggi – alcuni ridotti alla loro funzione archetipica, altri caratterizzati con maggiore incisività – in un’avventura che mischia scienza, scienza sperimentale e pseudoscienza a tematiche varie, fra le quali il rapporto fra progresso tecnologico e crescita umana. Vari passaggi tra filosofia e religione e il riferimento a un popolare settimanale italiano fondato a fine Ottocento conferiscono spessore a un albo di passaggio centrato su temi classici della fantascienza, con un finale un po’ precipitoso nel riportare la situazione a uno status quo ideale e un gancio narrativo alla trama orizzontale (la ristrutturazione dell’Agenzia Alfa nella fattispecie) che risulta imposto ai limiti della forzatura, a testimonianza della non ottimale gestione della continuity che abbraccia il recente passato della testata.
Cascioli torna dopo alcuni anni di assenza a disegnare un Nathan classico e circondato da numerosi personaggi. Il cast è ben caratterizzato, anche i comprimari sono identificabili con facilità, e il disegnatore si concentra sugli atteggiamenti e sulle espressioni, in una storia dove l’azione pura è marginale. Simpatica e ricca di dettagli la sequenza “francese”, ma con omaggio a Chuck Berry, ambientata in un luogo inaspettato.
Abbiamo parlato di:
Nathan Never #397 – La soglia del tempo
Bepi Vigna, Andrea Cascioli
Sergio Bonelli Editore, giugno 2024
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,90€
ISSN: 977112157300130397

