
La sceneggiatura di Giovanna Florio risuona volutamente di opere letterarie come Il giardino dei Finzi-Contini. Se in Bassani era Ferrara, qui è Venezia a fare da sfondo alla vita di ragazzi della media/alta borghesia ebrea che improvvisamente si vedono privati di un futuro a causa dell’odio razziale. Ma l’autrice allarga lo sguardo anche sui traumi di chi, costretto ad abbracciare i dettami della dittatura, è incapace di venire a patti con la propria natura e le proprie inclinazioni sessuali, lontane da quanto esige la dottrina del partito.
Marco Nizzoli usa l’acquerello splendidamente, in tavole che riportano alla mente tante pagine di Vittorio Giardino, accese da colori caldi che talvolta contrastano i passaggi più duri della narrazione e talvolta assecondano l’esposizione dei sentimenti dei protagonisti, illustrando squarci veneziani stupendi. Quello che colpisce è la precisa attenzione al dettaglio di architetture, arredi e abbigliamento che il disegnatore restituisce su carta con un realismo a tratti impressionante.
Questo primo volume, Sogni infranti, fa capire fin dall’incipit la tragedia che incombe su almeno uno dei tre protagonisti, velando di tristezza nella mente del pubblico la lettura dell’intera storia, che si chiude con il più classico dei cliffhanger, alimentando l’attesa per il secondo tomo.
Abbiamo parlato di:
Fiore di notte vol. 1 – Sogni infranti
Giovanna Furio, Marco Nizzoli
Oblomov, 2024
56 pagine, cartonato, colori – 20,00 €
ISBN: 9788831459860

