
In questa storia i ninja non ci vengono presentati come semplici spie o mercenari, ma come un’organizzazione con una divisione gerarchica ben precisa, alla cui base troviamo disoccupati come Kumogare Kuro, protagonista di questa storia, che vivono alla giornata accettando missioni, talvolta bizzarre, per arrivare all’indomani.
Sono interessanti le allusioni a pratiche come quella dello yubitsume (letteralmente “accorciamento del dito”), appartenente al mondo della criminalità organizzata giapponese, riformulata in Under Ninja in maniera più goliardica. È degno di nota come Hanazawa riesca a porre sotto i riflettori le debolezze e le perversioni dei suoi protagonisti, che risultano essere così profondamente integrate nella loro quotidianità da non risultare mai invasive agli occhi del lettore.
L’essenza del ninja viene espressa ampiamente con l’utilizzo delle inquadrature, spesso folli, e dalla dinamicità delle tavole che non lasciano mai dubbi sull’azione in corso anche durante l’esecuzione di acrobazie eccentriche.
Lo stile reali stico del disegno, tipico dell’autore, accompagna la struttura delle tavole in maniera egregia, rendendo le vignette simili ai fotogrammi di una pellicola cinematografica. Possiamo dunque apprezzare una terza storia a cura di Hanazawa Kengo, dopo Ressentiment e I am a Hero, che torna a parlarci della società giapponese e dei suoi aspetti più intimi.
Abbiamo parlato di:
Under Ninja 1
Hanazawa Kengo
Traduzione di Carlotta Spiga
J-Pop, 2022
196 pagine, copertina flessibile e sovraccoperta, colori e bianco e nero – 6,90 €
ISBN: 9788834907047

