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Zagor #693 – Monument Valley (Burattini, Kerac)

15 Gennaio 2019
Inizia una lunga avventura di Zagor, nella quale Moreno Burattini contamina sapientemente atmosfere western con elementi mysteriosi, in una storia che ricongiunge le linee narrative della testata mensile e degli albi Maxi del 2018, splendidamente illustrata da Bane Kerac.
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Il 2019 zagoriano si apre con la prima parte di una lunga avventura con cui Moreno Burattini ricongiunge nella testata mensile la linea narrativa portata avanti nei tre albi Maxi del 2018. In questi, Zagor e Cico avevano compiuto un viaggio fino alla costa del Pacifico e, in questo albo, sulla via del ritorno a Darkwood, devono attraversare la Monument Valley.
Burattini, da esperto continuatore della tradizione nolittiana, applica alla perfezione l’arte della contaminazione dell’avventura zagoriana, creando una storia dai toni mysteriosi, narrativamente tripartita in un bilanciamento efficace della sceneggiatura.
Tra un inizio e una chiusura dell’albo ricchi di azione, ritmo e scontri, si inserisce una parte centrale più calma e riflessiva di digressione storica, come nelle più tipiche storie di Martin Mystere, a dimostrazione di quanto eclettismo sia dotata, da sempre, la figura dello Spirito con la scure.
Burattini, inoltre, inserisce con naturalezza nella trama elementi come la base di Altrove e uno dei suoi agenti, Raven, al secolo Edgar Allan Poe che sarà protagonista anche del Maxi in uscita a fine gennaio.
Il serbo Bane Kerac, alla seconda prova sul personaggio, ne offre un’interpretazione contemporanea, donando a Zagor una fisicità che nei movimenti e nelle battaglie mostra ottimamente la sua potenza, agilità e destrezza. La linea chiara del disegnatore, ricca di dettagli negli ambienti, nei volti e negli abbigliamenti, si rivela efficace tanto nelle sequenze dinamiche che in quelle più dialogate.

Abbiamo parlato:
Zenith #693 (Zagor #642) – Monument Valley
Moreno Burattini, Bane Kerac
Sergio Bonelli Editore, gennaio 2019
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,50 €
ISSN: 977112253400160693

David Padovani

David Padovani

Fiorentino, classe 1972, svolge la professione di architetto. Grazie a un nonno amante della fantascienza e dei fumetti, scopre la letteratura fantastica e il mondo degli albi Corno della seconda metà degli anni '70.
Tex e Topolino sono sempre stati presenti nella sua casa da che si ricordi, e nella seconda metà degli anni '80 arrivano Dylan Dog e Martin Mystere e la riscoperta del mondo dei supereroi USA.
Negli anni dell’università frequenta assiduamente le fumetterie, punti d’incontro di appassionati, che lo portano a creare assieme ad altri l’X-Men Fan Club e la sua fanzine ciclostilata, in un tempo in cui di web poco si parlava ancora.
Con l’avvento del digitale, continua a collezionare i suoi amati fumetti diminuendo la mole di volumi cartacei acquistati, con somma gioia della compagna, della figlia e della libreria di casa!

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