Ciao da Crossover Gangbang, il collettivo fumettistico più giovane che c’è (non è vero, età media over 30).
Quando gli amici de Lo Spazio Bianco ci hanno invitati ad autogestire questa colonna insieme ad altre realtà dell’autoproduzione, ci siamo sentiti lusingati ma abbiamo fermamente rifiutato: equivocando il nome del sito, credevamo fosse il covo di temibili suprematisti della razza ariana. Quando ci hanno spiegato che Lo Spazio Bianco è un luogo dedicato ai fumetti, abbiamo rifiutato di nuovo, convinti che il razzismo disegnato sia il peggiore. Alla nona email nella quale ripetevano che LSB non ha nulla a che fare con discriminazione e intolleranza, ma solamente con bei fumetti, maledizione, abbiamo accettato, ringraziando di cuore per l’opportunità (amiamo i bei fumetti, maledizione).
Dopo ore e ore e 2 minuti a dibattere l’argomento da trattare abbiamo deciso, forti delle esperienze di Lucca Comics 2014 e Cartoomics 2015, di stilare una lista di cose da non dimenticare quando si partecipa ad una fiera del fumetto come autoproduzione. Ovvero:
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I fumetti. Mai dimenticare i fumetti.
Alla scorsa edizione di Lucca Comics, Crossover Gangbang ha esordito presentando L’Ira di Caino, Marco Travaglio Zombi, Cartoonist in the Box e molte altre opere. Ma quelle «molte altre» sarebbero state ancora di più se QUALCUNO non avesse lasciato uno scatolone pieno di albetti in garage, assieme al pargolo di 6 anni. Sono cose che capitano, come insegna Joe Pesci in “Mamma, ho perso l’aereo”, ma meglio evitare, soprattutto se i fumetti ai quali avete lavorato per mesi sono belli. Considerate poi che i fumetti non si creano né si stampano da soli (tranne nel raro fenomeno detto fumetempsicosi): pianificate tempi e costi, che la scusa della copisteria in ritardo non regge. E il pargolo di 6 anni? Ha passato il weekend a leggere 50 copie dello stesso bel fumetto, maledizione.
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Lo stand.
A una fiera serve lo stand, a meno che non vogliate fare gli abusivi fuori dai cancelli stile Lucca anni ’90 (ma occhio, che oggigiorno le guardie sono incorruttibili). Non è che lo stand dovete portarlo da casa, ma non dovete neanche dimenticarvi di prenotarlo, come è successo a QUALCUNO. Contattate l’organizzazione della fiera per sapere se dedica spazi alle autoproduzioni. Se vi verranno chieste referenze e biografie ricordatevi sempre di abbellire un po’ il curriculum, ché il delitto paga.
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La casa.
A meno che non partecipiate alla Fiera del Fumetto A Casa Vostra (CZ), sarà necessaria una casa dove dormire e farsi la toeletta. Meglio se nei pressi della fiera, in modo da raggiungere lo stand di prima mattina, belli profumati. Muovetevi per tempo, ché poi per trovare alloggio all’ultimo momento dovete pagare un sacco di soldi ed è terribile quando si pagano un sacco di soldi. (Vero, QUALCUNO???)
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Auto & Logistica.
Nonostante le buone intenzioni del punto 3), a Lucca una casa dentro le mura a prezzi umani non la troverete mai: il massimo a cui aspirare è un posto a 3 ore di marcia dalla Fiera. Qui entrano in gioco Auto e Logistica. L’auto lo sappiamo cos’è, ma la logistica? Boh. Noi vi consigliamo di portate tutto il necessario allo stand il prima possibile, così da non dover fare mille viaggi. E se non potete arrivarci in macchina… ricordatevi che un fumettista deve essere prima di tutto atletico.
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Addobbi.
Uno stand senza addobbi è come un fumetto senza disegni. Si può fare, ma poi non lamentatevi se la gente preferisce la concorrenza. E allora dateci sotto con striscioni, poster, pizzette, cotillon. Rendete il vostro stand bello quanto i vostri fumetti, un’opera d’arte di cui andare fieri. Ma ricordate che, alla fine, lo stand del vicino sarà sempre più verde.
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Marketing & Sponsor.
O siete Zerocalcare, o avete bisogno di pubblicità. Ma nessuno farà marketing per voi (a meno che non siate amici stretti di Zerocalcare, tipo il cinghiale o l’altro dall’aspetto poco raccomandabile): create un ufficio stampa, sfruttate i social network, fatevi powerizzare da qualche sito figo, tipo Verticalismi… ah no, quello ce l’abbiamo solo noi.
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Fogli & Penne.
Una fiera è come un ristorante a Pasqua: preparatevi ad essere assaliti da una folla di divoratori di fumetti. Quando accadrà è bene che il vostro tavolo sia ben apparecchiato, e che siate pronti a soddisfare i vostri scatenatissimi fans. Ovvero: è l’ora di disegnare (Onomatopea: schiocco di frusta). Quindi non dimenticate fogli e penne. E soprattutto non dimenticate i disegnatori (Onomatopea: schiocco di frusta).
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Resti.
Un optional, se fate pagare tutto 10 euro. Ma se optate per i più prudenti 3 euro, i 3,50, i 2,87… ecco, è il momento di spaccare la testa a quel fottuto porcellino di porcellana e usare tutti gli spicci accumulati in over 30 anni (età media) di spaccio di fumetti indipendenti. Assicuratevi che il porcellino sia di porcellana, ché l’ultima volta è successo un casino.
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Birre.
Una fiera senza birra è come un fumetto senza testi. Si può fare,ma poi non lamentatevi se la gente preferisce la concorrenza (questa l’ho già sentita). Preparatevi a portare questo «lubrificante per la mente» (cit.) in quantità sufficienti a dissetare voi, i vostri ospiti e soprattutto gli organizzatori della fiera, quando verranno a chiedervi spiegazioni sul vostro contrabbando. L’acqua non serve, ché fa ruggine (a meno che non siate appena usciti dalla riabilitazione, in tal caso meglio evitare ricadute).
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Ricevute & Cartine.
Volevamo parlare di ricevute fiscali, ma l’argomento è così complesso che lo lasciamo a commercialisti e finanzieri. Parliamo invece di cose importanti: portate le cartine per le sigarette per placare i disegnatori quando vanno in overflow, ché se non le trovano si rischia la tragedia e poi tocca andarle ad elemosinare in giro. E quando elemosinate… mai una sola, sempre due. In casi estremi usate le ricevute (quelle comunque portatele se non volete fare la fine di Al Capone).
Questo è tutto, ma non temete, Crossover Gangbang sta già stilando una nuova lista: 10 Cose Da Dimenticare Delle Fiere Alle Quali Abbiamo Partecipato (spoiler: quella volta che i disegnatori in overflow non trovarono le cartine e se la presero con dei porcellini che non erano di porcellana. QUALCUNO sa benissimo di cosa stiamo parlando).
Disegni a cura di Lord Violent cordiale Esumamorti dal 1807, nuovo valente acquisto di Crossover Gangbang.