X-Men #190 – House of M 1 di 4

11 Maggio 2006
X-Men #190 - House of M 1 di 4
(Paolo Garrone)
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di AA VV
Panini Comics, apr. 2006 – 80 pagg. col. spil. – 3,00euro
Nonostante gli “strilli” di copertina, questo albo contiene solo una storia collegata al megacrossover Marvel in corso. Claremont e Davis accentrano l’attenzione su una loro vecchia conoscenza, Capitan Bretagna. La trama non risente particolarmente dei vincoli narrativi imposti dall’inserimento in una saga che collega molte vicende fra loro. E qui sta la consumata abilità dello scrittore britannico, avvezzo ai crossover, che riesce a raccontare ciò che aveva in mente senza particolari condizionamenti. Il problema è che le sue idee sono ormai le stesse da diversi anni. Alan Davis si conferma un gigante come sempre, sfoggiando anche una delle sue peculiarità: la perizia nel disegnare versioni alternative di personaggi rendendoli perfettamente riconoscibili. Le due storie che seguono, come accennato, sono avulse dalla continuity e si differenziano molto sul piano qualitativo. Mentre la storia di Milligan e Larroca si fa apprezzare per l’introspezione dei personaggi e l’eleganza dei disegni, l’episodio di Rogue (di Bedard e Donovan) è di qualità effimera, a voler essere generosi. Ma pare che non si potesse rinunciare alla sua pubblicazione, poiché è il preludio a sviluppi fondamentali nella vita della precocemente brizzolata eroina. (Paolo Garrone)

Paolo Garrone

Paolo Garrone

Nativo di Cuneo (10 settembre 1967), ma torinese d’adozione. Vive a Settimo Torinese. Ama, anzi si nutre di fumetti (ovviamente), cinema e serie TV. Qui ci vuole un punto se no sembra che si nutra anche di loro: adora i gatti (non che abbia qualcosa contro i cani, eh). Esordisce “criticamente” sul defunto – ma mai dimenticato – Infofumetti per poi approdare sui lidi dello Spazio Bianco. Qui, con molta fortuna ma anche grande gratificazione del suo ipertrofico ego, fa una carriera rapidissima, arrivando a diventare uno degli editor più attivi; finché un bel giorno subisce un grave distacco di retina (a cui ne seguirà un altro, circa 2 anni dopo), che lo costringe a ridurre drasticamente il suo apporto. L’amore per i fumetti e il legame d'amicizia con la redazione lo inducono comunque a non desistere e, ogni tanto, cerca di scribacchiare ancora qualcosa, principalmente sull'argomento che predilige, i supereroi.
Insomma da queste parti, in qualche modo e misura, lo troverete sempre.

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