Un nuovo regista per Spider-Man, Venom contro Knull

Un nuovo regista per Spider-Man, Venom contro Knull

In questa prima puntata dopo la pausa estiva, riflettori concentrati sui franchise di Spidey e di Venom.

Un nuovo regista per Spider-Man

Nei giorni scorsi il franchise dell’arrampicamuri targato Sony è tornato prepotentemente sotto i riflettori in seguito alla notizia che il regista Destin Daniel Cretton è ufficialmente in trattative per dirigere il nuovo capitolo cinematograficco con protagonista Tom Holland, che tornerà così per la quarta volta a interpretare l’alter ego di Peter Parker.
Già da qualche mese si rincorrevano voci che Sony e Marvel Studios avevano intenzione di accelerare per la messa in produzione della pellicola, alle quali si aggiungevano conferme dirette da parte dello stesso Holland su discussioni in corso sul percorso da intraprendere a livello narrativo per il personaggio, soprattutto dopo lo sconvolgimento del suo status quo avvenuto alla fine di Spider-Man: No Way Home.
Altra certezza era che Jon Watts, da tempo impegnato con la lavorazione della serie Skeleton Crew, non sarebbe tornato alla regia, lasciando quindi la porta aperta per una serie di nomi che si sono rincorsi fino alla conferma del regista di Shang-Chi e la Leggenda dei dieci anelli.
La scelta di quest’ultimo è una ventata di aria fresca per il franchise su cui, nonostante Watts abbia fatto un buon lavoro, si è sentita la mancanza di una regia personale, un elemento questo accentuato da una coreografia nelle scene d’azione non sempre così solida, che sembrava più che altro ricalcare gli storyboard senza alcun guizzo autoriale.
Da questo punto di vista, Destin Daniel Cretton ha saputo dimostrare in Shang-Chi e la Leggenda dei dieci anelli di avere il giusto polso per mettere la cinepresa al servizio dell’azione e donando così al pubblico sequenze di un certo livello, forse tra le migliori viste in un film Marvel Studios.
Il regista negli ultimi due anni è stato al centro di vari progetti targati Marvel, che lo hanno visto realizzare l’attesa serie su Wonder Man, oltre che essere inizialmente coinvolto nello sviluppo del quinto capitolo degli Avengers fino allo scorso novembre, mentre da molto più tempo (almeno tre anni) sta lavorando al sequel su Shang-Chi, che ovviamente ora subirà un certo rallentamento.
Non è però detto che questo fattore possa essere un male visto che il personaggio interpretato da Simu Liu sarà quasi certamente un componente della nuova formazione di Avengers che affronterà il Dottor Destino interpretato da Robert Downey Jr., ed è anzi possibile che la partecipazione di Shang-Chi ai prossimi due film sui Vendicatori possa rafforzare l’eroe delle arti marziali prima di un sequel a lui dedicato, così come accaduto con Captain Marvel a cavallo tra Infinity War e Endgame.

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Venom: The Last Dance

La diffusione del nuovo trailer di Venom: The Last Dance segna l’inizio della fase finale della campagna promozionale per la pellicola Sony, ultimo capitolo di un franchise molto fortunato al box office il quale però ha sfortunatamente lasciato per strada, fin dal suo esordio, qualsiasi buona idea dal punto di vista narrativo che potesse definirsi in qualche modo interessante.
Da questo punto di vista, il nuovo trailer continua sulla medesima scia del precedente e, come avevamo sottolineato qualche mese fa, gli unici elementi degni di nota che vengono evidenziati sono quelli riguardanti l’arrivo di Knull, personaggio creato pochi anni fa da Donny Cates che ha aiutato a rilanciare a livello editoriale l’alter ego di Eddie Brock, fornendo ai lettori una diversa e più vasta dimensione per quanto concerne l’origine dei simbionti.
Non è dato sapere come questi fattori presenti nella versione a fumetti verranno risaltati in quella cinematografica, ma è lecito non aspettarsi troppo in questo senso, vista la politica della dirigenza Sony (Avi Arad, Amy Pascal, Lorenzo di Bonaventura, Tom Rothman) che con il franchise di Venom ci ha abituati a una saga confusionaria e caciarona.
D’altronde, la scelta di optare solo nel terzo e finale capitolo per una attenzione sulla mitologia dei simbionti appare ritardataria, soprattutto quando poteva essere gestita decisamente meglio con vari accenni e stimolando l’interesse del pubblico, già nei primi due film.
L’unico elemento positivo è che questa introduzione è allo stesso tempo il segnale dell’epilogo per il franchise e per il personaggio (almeno in questa versione), cosa che il final trailer non fa che sottolineare in più di una occasione.
A prescindere da quale sarà il risultato al box office, per la Sony dietro l’angolo c’è la sfida decisiva di Kraven il Cacciatore, prossimo film Marvel della major e spartiacque che potrebbe sancire la fine, o la continuazione, degli adattamenti standalone dei personaggi legati all’arrampicamuri.

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