Italia, 1969. L’onda lunga del Sessantotto investe la società civile del nostro paese: sono gli anni dei movimenti studenteschi e della richiesta dei diritti civili, sono gli anni delle lotte operaie per i diritti sul lavoro, sono anni di fermento, di rivoluzione sociale. In questo contesto fecondo si sviluppa una delle esperienze politiche più influenti della storia della sinistra italiana, extraparlamentare e non: quella di Lotta Continua.
Movimento di ispirazione comunista, rivoluzionario, operaista, in prima linea nelle manifestazioni di piazza e inizialmente a favore della lotta armata, Lotta Continua trova come suo primo e maggiore canale di espressione quello della carta stampata, con un settimanale (che riprende come testata il nome del movimento e diventato dal 1972 quotidiano) a grande diffusione tra operai e lavoratori di tutta la penisola.
Aspramente critica nei confronti dei regimi comunisti afferenti all’Unione Sovietica e fortemente votata al principio del movimentismo diffuso, Lotta Continua seppe far breccia nel panorama politico dell’epoca grazie a leader e collaboratori carismatici, quali Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani, Mauro Rostagno, Guido Viale, Paolo Brogi, e nel corso degli anni raccolse intorno a sé personaggi che sarebbero diventati figure intellettuali e politiche di spicco negli anni a venire. Tra loro, un operaio che più tardi sarebbe diventato uno degli scrittori più influenti del panorama italiano contemporaneo: Erri De Luca.
Dal cinema al fumetto: una storia di Lotta Continua
Erri De Luca ha scritto negli anni non solo numerosi libri, ma anche sceneggiature per cinema e teatro. Nel mondo del fumetto, però, non si era mai affacciato. E anche L’Ora X, opera pubblicata da Feltrinelli editore, non era stata inizialmente pensata come fumetto, bensì come sceneggiatura per il cinema, come ha confessato lo stesso autore in una intervista per il nostro sito. Un cambio di destinazione, quindi, che ha portato l’autore, in coppia con Cosimo Damiano Damato, a proporre la sceneggiatura a Feltrinelli e che ha preso pian piano la forma di fumetto grazie al tratto realistico e al tempo stesso etereo di Paolo Castaldi.
Nasce così una storia di Lotta Continua, del giornale e del movimento, dell’ideale e dell’energia che lo supportava. Una delle tante avvenute nel nostro paese, ambientata in questo caso a Taranto, città mutata, trasformata, trasfigurata dall’avvento, spesso brutale, della tecnologia e del progresso industriale, in cui agricoltori e pescatori vedono il loro spazio e la loro produzione diminuire, spinti ad abbandonare il loro lavoro per trasferirsi nelle fabbriche. Ed è proprio a questa platea di nuovi proletari costretti a lavorare duramente per l’impianto siderurgico dell’Italsider che si rivolge Lotta Continua, diffuso dalle mani di Sara e di Sebastiano, una coppia nuova, che fa l’amore alla pari, che si scontra con la mentalità tradizionalista delle famiglie e cerca di far capire loro la propria lotta, che aspetta una fantomatica Ora X in cui tutto potrebbe cambiare.
De Luca e Damato scelgono di far procedere il racconto attingendo direttamente dalla fonte, dai testi e dagli articoli che hanno segnato in prima persona gli anni di lotta dello scrittore: nel volume i personaggi raramente parlano con la propria voce, bensì attingono al bagaglio di ideali rivoluzionari del quotidiano, leggendo stralci che parlano di diritto al lavoro, al giusto salario e a ore lavorative sostenibili. Anche quando non leggono direttamente, i protagonisti Sara e Sebastiano usano la retorica del movimento, parlando di antimilitarismo e diritti delle donne.
Questa scelta degli autori da un lato ricostruisce con dovizia di dettagli il clima di quegli anni e la forte caratterizzazione ideologica dei membri del movimento, mettendone in luce il furore rivoluzionario e l’impegno quotidiano; d’altro canto, sacrifica, forse volutamente, l’individualità dei protagonisti, rendendoli in molti casi anonimi. Lo stratagemma narrativo riesce quindi a far trasparire lo spirito di comunità di Lotta Continua, la sua dimensione sociale e politica, ma non quello delle persone al suo interno, creando una distanza tra personaggi e lettori, mai pienamente coinvolti nelle vicende dei due, che scorrono piuttosto velocemente in mezzo ad una retorica spesso soverchiante.
A fare da contraltare a questa narrazione a volte troppo impersonale ci pensa l’arte di Paolo Castaldi, che conferma la sua sensibilità nel ricostruire atmosfere e ambienti con dovizia di particolari e spontaneità: mentre le parole sembrano scorrere proiettate dentro balloon e didascalie, l’autore milanese disegna volti e paesaggi studiati con grande attenzione, che restituiscono personalità ai personaggi e ai luoghi della storia. Lo studio dettagliato di Taranto, in particolare, cattura il lettore, facendogli sentire il profumo del mare così come i miasmi dell’acciaieria, l’odore della polvere da sparo e della carta di giornale. La scelta di un color seppia, le linee tenui che sembrano immerse in una nebbia di tempi perduti donano al racconto un senso di nostalgia e di delicatezza che non smorza, ma anzi esalta una stagione d’Italia che sembra ormai perduta e lontana.
Dal passato al presente: è mai arrivata l’Ora X?
Nonostante questa struttura narrativa a tratti meccanica, il fumetto di De Luca, Damiano e Castaldi regala alcuni momenti che conferiscono alla storia più livelli di lettura e approfondiscono il senso più vero non solo dell’esperienza di Lotta Continua, ma anche del suo lascito, della trasformazione di quei movimenti operai e cittadini che animano ancora alcuni contesti politici. Il primo di questi momenti è la costruzione anticlimatica della vicenda principale legata a Sara e Sebastiano: in due occasioni vediamo i personaggi preparare dei candelotti esplosivi e tutto fa credere alla pianificazione di un attentato dinamitardo, ricollegandosi così alla frangia più estremista e violenta di Lotta Continua.
Il senso di tensione, costruito da Paolo Castaldi con inquadrature più strette e vignette dominate dai grigi, si scioglie in un finale in cui irrompono luci colorate, rivelando i candelotti come semplici fuochi d’artificio che illuminano il mare di fronte al porto di Taranto per la festa patronale. Come affermato da De Luca stesso, una presa in giro del massimalismo rivoluzionario duro e puro, quello perennemente in attesa di un’Ora X che invece si svolge ogni giorno, nell’attività quotidiana di lotta, di resistenza, di riaffermazione di diritti per i più deboli. Questo, secondo l’autore, è il vero retaggio di quella esperienza così partecipata e penetrante per chi ne ha fatto parte.
E proprio per riflettere sull’eredità e l’evoluzione di questa lotta, gli autori hanno la felice intuizione di usare una figura, quella del trombettista, che fa da raccordo non solo tra le varie vicende ambientate nel passato, ma fa anche da ponte tra passato e presente: lo sradicamento degli ulivi, il cambiamento drammatico del paesaggio e dell’economia di Taranto, la dura vita in fabbrica e le sue ripercussioni arrivano fino al presente, quello di una città in crisi, devastata dagli effetti cancerogeni della produzione dell’acciaio, che al tempo stesso trova la forza di manifestare e reagire, scendendo in piazza grazie all’attività di tante associazioni di volontariato legate al territorio.
Nelle scene del presente, Castaldi abbandona i toni seppia per usare colori che diano forza, energia e peso ai personaggi e all’ambiente circostante. Le inquadrature si fanno nel finale sempre più larghe, alternando scene di manifestazione a quelle di una poesia, mescolando il suono della tromba suonata da un anziano guerriero con le parole che invitano ancora una volta ad alzarsi e manifestare, mentre nel passato due giovani rivoluzionari uniscono la loro lotta al loro amore.
E forse è proprio questo che l’Ora X riesce a raccontare meglio: non la storia di un passato pieno di ideali e di difficoltà, ma la storia di un presente che nonostante tutto non si arrende e continua a marciare. Una lotta continua per un futuro migliore.
Abbiamo parlato de:
L’Ora X – Una Storia di Lotta Continua
Erri De Luca, Damiano Damato, Paolo Castaldi
Feltrinelli Comics, ottobre 2019
112 pagine, brossurato, a colori – 16,00 €
ISBN: 9788807550317