SM50: Amazing Spider-Man #1

SM50: Amazing Spider-Man #1

Riportiamo una scheda del numero Amazing Spider-Man #1, datato Marzo 1963, per catalogare l'albo che ci accompagnerà durante tutto lo speciale SM50

 

Amazing Spider-Man (Vol. 1) #1 (Story 1)

È l’albo che ci accompagnerà per tutto lo speciale; non è la prima apparizione di Peter Parker e del suo alter ego Spider-Man, ma il numero uno della prima testata a lui dedicata; testata che continua tuttora la sua lunga corsa editoriale.

A cura di Al Sjoerdsma, tratto da qui per gentile concessione dell’autore

Summary: First Jonah Jameson, Second Spider-Man app.
Editor: Stan Lee
Writer: Stan Lee
Pencils: Steve Ditko
Inker: Steve Ditko
Cover Art: Jack Kirby, Steve Ditko
Articles: Aunt May Parker, Aunt May Parker, Chameleon, Human Torch, Jameson, J. Jonah, Jameson, J. Jonah, John Jameson (Man-Wolf), Maxie Shiffman, Professor Newton                                                     

 

Parte 1

Nella sua camera da letto, Peter Parker, ancora adolescente, si toglie la parte superiore del suo costume da Spider-Man (sembra che sia tutto collegato insieme: la camicia con i guanti, con la maschera) e la scaglia contro la parete per la frustrazione. Suo zio Ben è morto … “Tutto perché  sono arrivato in ritardo per  poterlo salvare”. (In realtà, Pete, è perché non ti sei preso la briga di fermare il ladro quando è scappato da te, ma chi ne tiene conto?) “Il mio costume da Spiderman!”, grida, “Vorrei non ci fosse nulla di simile!” Poi ripensa al giorno che è stato morso da un ragno radioattivo, in cui ha capito che aveva acquisito i poteri del ragno, realizzato il suo costume e si è lanciato nel mondo dello spettacolo. “Mentre ero impegnato a dare spettacolo, un ladro armato ha sparato un colpo fatale a zio Ben, che lo aveva sorpreso a rubare a casa nostra.” (Senza considerare che anche in questo caso lui avrebbe potuto fermare il ladro prima. È forse un negare tutto?) Quando ha scoperto la morte di suo zio, ha scovato l’assassino, l’ha catturato e consegnato alla polizia”. (C’è bisogno di dire ancora una volta che non vi è alcuna menzione del ladro che, davanti allo studio, gli passa davanti in fuga.)
Ora, vestito con i suoi pantaloni blu, una camicia bianca, gilet nero, cravatta rossa e occhiali, Peter Parker scende al piano di sotto in tempo per sentire Zia May prender tempo col padrone di casa con la promessa di pagare l’affitto la settimana successiva. (Il padrone di casa è un altro di quei personaggi di Ditko, calvi e baffuti che sembrano tutti uguali. Potrebbe essere l’agente di Spidey piuttosto che l’insegnate di scienze di Peter o chissà chi altro.) Pete sa che, senza lo zio Ben, “non abbiamo i soldi per pagare le bollette”, così dice a zia May che lascerà la scuola e si cercherà un lavoro. Ma zia May non vuole sentirne parlare. Lo zio Ben “ha sempre sognato di vederti diventare uno scienziato, un giorno”. Lei non gli permetterà di rinunciare a quel sogno.

Peter cerca di pensare a un modo per fare soldi. Sa che, con i suo ragno-poteri, potrebbe diventare un ladro di alto livello, derubando cassette di sicurezza aggrappandosi alle finestre dei muri esterni, restando appeso, invisibile, ad un soffitto, mentre un tizio calvo (che ha una vaga somiglianza con il padrone di casa) apre una cassetta di sicurezza; o utilizzando la tela di ragno per impadronirsi di borse di denaro all’interno di auto blindate. Ma sa anche che se fosse catturato “spezzerebbe il cuore di zia May”. Arriva così alla conclusione che vi è una sola soluzione. Deve ritornare nel mondo dello spettacolo. Decide di chiamare il suo agente quella sera stessa.

“Pochi giorni dopo a scuola” tutti i bambini sono in fermento con la notizia che Spider-Man tornerà ad esibirsi. Lo spettacolo è quella notte e costa solo un dollaro. Tutti i ragazzi decidono di andare ad eccezione di Peter Parker. Mentre è indaffarato con le provette nella classe di scienze, dice agli altri che lui non ci può andare. Non se ne curano. “Oh, chi ha poi bisogno di quel topo da biblioteca che cammina?” uno studente dice. Ma, naturalmente, Peter Parker non può far parte del pubblico. Sarà sul palco nei panni di Spider-Man mettendo in scena uno spettacolo di lancio di ragnatele, arrampicata su pareti e sospensione al soffitto di fronte ad una folla attonita. Dopo lo spettacolo, l’agente (che sembra il padrone di casa con un cappello) dice a Spidey che non lo può pagare in contanti perché ha bisogno di “una ricevuta per le tasse”. Gli chiede il nome, così da potergli firmare un assegno. Spidey gli dice che non può rivelare il suo vero nome. “Emetti l’assegno a nome di Spider-Man!”, gli dice. L’agente fa come gli si dice, ma avverte il giovane che “sarà difficile riuscire ad incassarlo”. E, come volevasi dimostrare, quando Spidey porta l’assegno in banca, il cassiere chiede un documento di identità “Non basta il mio costume?”,  chiede l’eroe. “Chiunque può indossare un costume”, dice il cassiere. Ha bisogno di una “tessera sanitaria o di una patente di guida a nome di Spider-Man”. Inutile dire che il nostro eroe non ha nulla di simile

Ma le cose stanno per peggiorare. Nell’ufficio di un giornale, un uomo con i baffi, folte sopracciglia nere e capelli brizzolati sulle tempie si siede alla sua macchina da scrivere e scrive un articolo che spera farà scappare Spider-Man dalla città. La notte successiva, quando Spidey si presenta per la sua performance, l’agente gli comunica che non ci sarà “nessuno spettacolo per stanotte né per alcuna altra notte”. Mostra al lancia-ragnatele un giornale con il titolo “La minaccia Spiderman”. L’articolo ha sconvolto tutti a tal punto che il lancia-ragnatele verrà probabilmente condannato alla prigione. La notizia sconcerta l’adolescente eroe. “Che cosa hanno contro di me?”, si chiede: “Che cosa ho fatto?”

L’autore dell’articolo è l’editore del Daily Bugle J. Jonah Jameson che non si accontenta di scrivere editoriali. Tiene conferenze in tutta la città denunciando Spider-Man per gestire la legge a suo piacimento e per avere una cattiva influenza sui ragazzi che cercano di imitarlo e fare di lui un eroe. Jameson chiede che Spidey sia dichiarato “fuori legge”. Egli ritiene che “i giovani della nazione” hanno bisogno di “imparare a rispettare eroi veri”. Non “una minaccia mascherata” come Spider-Man “, che si rifiuta di svelarci la sua vera identità”, ma qualcuno come suo figlio, “John Jameson,  pilota collaudatore. E per enfatizzare la sua affermazione, JJJ mostra un primo piano del figlio col casco da pilota.
Accanto ad un edicola, Peter Parker non riesce a farsene una ragione. “Come fanno altri supereroi come i Fantastici Quattro e l’Uomo Formica ad evitare queste situazioni?”, si chiede. Sono sempre pieni di soldi e nessuno li denuncia. L’edicolante non è d’aiuto. Non credere neppure che Spider-Man esista. Pensa sia tutta una trovata pubblicitaria.
Peter compra un giornale e passa in rassegna le offerte di lavoro. Se non può fare soldi come Spidey, ha bisogno di trovare un lavoro part-time. Ma si imbatte in nient’altro che frustrazione. Più tardi, dopo essere stato rifiutato da un datore di lavoro perchè “non cerchiamo scolaretti”, Peter vede zia May per strada. La segue, tenendola sott’occhio, fino a vederla entrare in un banco dei pegni per impegnare i suoi gioielli. Si rende conto che è alla disperata ricerca di denaro, ma glielo tiene nascosto. “Sta facendo tutto questo per me!” lui pensa “e non c’è modo per ripagarla!” Mentre è in preda alla frustrazione, uno strillone propone un’edizione straordinaria del giornale. La grande notizia è che “il figlio dell’editore, John Jameson” sta per andare in orbita intorno alla terra in una capsula spaziale. Dopo aver letto il giornale, Peter ribolle di rabbia. È a causa di Jameson che non può più esibirsi. Si accascia frustrato contro un muro. Deve trovare un modo per guadagnare un po’ di soldi “anche se questo significa che Spiderman tornerà ad aggirarsi per la città di notte!”

Parte 2

 

Se Spider-Man si aggira di notte, tuttavia, non ci è dato saperlo. Il giorno successivo, Peter Parker “non avendo niente di meglio da fare” decide di andare al sito di lancio per assistere al decollo del razzo di John Jameson. (A quanto pare, questi voli vengono effettuati fuori dal cuore di New York City.) J. Jonah Jameson accompagna il figlio alla capsula, mostrando a John tutto il suo orgoglio. “Dopo pochi minuti”, il razzo è già già stato lanciato e la capsula si è separata. Ma, poco dopo, “una piccola parte del dispositivo di navigazione si stacca dalla capsula e si perde nello spazio”. Immediatamente la capsula inizia a vagare senza rotta. All’interno della navicella, John Jameson segnala “questa luce rossa lampeggiante! Può voler dire solo una cosa!” (Si deve forse pensare che, dopo tutto il suo addestramento, John ha da indovinare il significato di una luce rossa lampeggiante nella sua capsula?) In ogni caso, la luce rossa e il volo senza controllo fanno capire a John  che il suo sistema di guida è fuori uso e che non può controllare la traiettoria di volo .

Nella sala di controllo della missione, un paio di pezzi grossi in uniforme (e J. Jonah Jameson) capiscono che “il componente 24-3B si è staccato”. Senza quel pezzo, la capsula uscirà progressivamente dalla sua orbita e si schianterà. Tutti i grandi cervelli si mettono al lavoro per cercare di elaborare un piano che salverà John Jameson. La soluzione a cui giungono, che ci crediate o no, è quella di lasciar cadere una rete di acciaio agganciata ad un paracadute nel momento in cui la capsula passerà da lì, sperando che la capsula rimanga intrappolata nella rete. (Per fortuna il piano fallisce, e la rete manca del tutto la capsula. In caso contrario, la capsula  avrebbe proseguito il suo viaggio portandosi dietro anche rete.)

Ma fortunatamente per gli scienziati, Peter Parker ha “osservato l’intera drammatica sequenza”. (Come? Non lo so). Sa che l’unica speranza per Jonah Jameson è…. L’Uomo Ragno! Il lancia-ragnatele fa il funambolo sulle linee del telefono e si arrampica sui muri dei palazzi fino al momento in cui si trova fuori dalla finestra al centro di controllo della missione.
Arriva in tempo per sentire che i pezzi grossi hanno una unità di guida di ricambio ma non possono in nessun modo portarla nella capsula. Spidey balza nella stanza e dice che porterà dentro la capsula se gli daranno l’unità di guida. Il capo decide di dargli un’opportunità, dal momento che non hanno niente da perdere, ma J. Jonah Jameson si lamenta che la testa di ragnatela “è solo un impostore in cerca di pubblicità” in cerca di” guadagnarsi una prima pagina”. Spidey è così determinato a dimostrare che Jonah ha torto che corre via, senza portarsi dietro il modulo di guida. (no, no, ho inventato. Ce l’ha nella tavola precedente e ce lo ha dopo, pertanto deve averlo, anche se sono sicuro di non vederlo in questa).
Il piano del Tessiragnatele prevede di farsi una corsa su un jet. Si lancia con le ragnatele fino a “un campo vicino”. Quando una sentinella lo richiama a fermarsi e a identificarsi, Spidey si lamenta “non ho tempo ora per questo!” e imprigiona l’uomo in una ragnatela. Subito dopo spiega la situazione a un pilota che si accorda di portarlo in volo. Una volta in aria, l’aereo velocemente raggiunge la capsula ma la navetta si muove troppo velocemente per raggiungerla. Ma Spider intende che il jet non faccia altro che portarlo in posizione.  Si arrampica fuori dalla cabina e su posiziona in equilibrio sulla punta dell’aeroplano. Ha un solo colpo e deve farlo bene. Come passa la capsula, lui lancia una tela. Centra la capsula e la grande velocità tira via Spider dall’aeroplano. La resistenza dell’aria è così grande che testa di tela a stento si tira su sulla sua tela ma alla fine raggiunge la capsula. Ma deve agire in fretta. “la capsula sta perdendo altitudine pericolosamente”. Non è sicuro di attaccare l’unità di guida in tempo.

Parte 3

Mentre la capsula schizza via, Spidey si arrampica sul cono di punta e fissa l’unità “liscio come l’olio”. Appena Jameson ha il controllo manuale, apre il paracadute e riduce la velocità. La capsula fa ritorno sulla terra, atterrando all’apparenza appena fuori New York. Poco prima che atterri, Spider-Man salta fuori e fugge. Non è interessato “all’inevitabile confusione” che ci sarebbe con la folle che accorre a congratularsi con lui.
Quando arriva a casa, Peter Parker si sente abbastanza compiaciuto. Avendo compiuto una salvataggio simile immagina di non avere problemi a organizzare serate di spettacolo. “scommetto che lo stesso Jameson mi prenderebbe a noleggio!” esulta. Ma Petey si trova quasi in uno stato di shock appena esce la successiva edizione del Daily Bugle (e notare, costa solo 5 cent!). La pagina centrale dice “ il Giornale chiede che Spider-Man sia arrestato e processato!” editoriale di J. Jonah Jameson.
E dopo, in televisione, JJJ và ancora una volta all’attacco, dichiarando che l’intera faccenda era “un complotto di Spider-Man per togliere attenzione da mio figlio”. Accusa Spidey di sabotare la guida, accusa Spidey di infrangere la legge quando “ha preso un aereo con la forza” alla base militare e rimprovera Spider di avere realizzato una “messa in scena” che “ha causato il fallimento di un importante test missilistico e di avere riportato indietro il nostro programma spaziale di diverse settimane!”. Jonah conclude:” Spider-Man è una minaccia per l’America!”
Il farneticare di Jonah ha effetto. Con il povero Peter Parker che ascolta di nascosto, al gente della strada decide che “Spider-Man dovrebbe essere cacciato dalla contea” e non manca molto prima che un avviso di “Ricercato” venga esposto. “Attenzione: è pericolo”, legge. “Ricompensa per la sua cattura. Consegnatelo all’ufficio dell’ F.B.I più vicino”.
Ovviamente anche zia May è risucchiata in tutta quella isteria. A casa, a Forest Hills, dice a Peter che spera “che spera che trovino quel terribile Spider-Man e lo rinchiudano prima che faccia qualche danno”, mentre il suo traumatizzato nipote pensa a come dimostrare la propria innocenza. A cosa servono i suoi poteri se non può usarli? Sara costretto a “diventare ciò che mi accusano di essere”? devo diventare davvero una minaccia? “Forse” pensa, “ è l’unica strada che mi rimane!”
E così, per ora, lasciamo Peter Parker con “Il destino della società in gioco”. Quale sarà la sua prossima mossa? “Solo il tempo lo dirà”.
Pietre miliari (eventi di spicco che avvengono nella storia)

  1. prima comparsa di J. Jonah Jameson
  2. Prima apparizione di John Jameson
  3. prima volta in cui Peter si preoccupa dei soldi, dalla morte di zio Ben
  4. prima volta in cui il Daily Bugle titola “Uomo ragno una minaccia”
  5. prima volta in cui la credulona zia May si fa trascinare nel lamentarsi a riguardo “di quel terribile Uomo ragno”
  6. ultima opportunità di vedere l’Uomo ragno esibirsi a pagamento

Una robusta introduzione all’Uomo Ragno nella sua rivista. Ciò che funzione non è il salvataggio di John Jameson nella sua navetta spaziale (benché i disegni di Ditko dell’Uomo ragno che si impiglia e si arrampica sulla capsula siano di prima qualità) ma l’introduzione di alcuni degli elementi chiave delle serie dell’Uomo Ragno: J. Jonah Jameson che rovina la reputazione dell’Uomo ragno (e la sua carriera nello spettacolo) pubblicando “Minaccia” come prima pagina del Daily Bugle e la tristemente squallida natura del personaggio come esemplificata dal suo infruttuoso tentativo di riscuotere denaro a nome dell’Uomo Ragno. Spiccano altri due passaggi. Pete becca zia May che impegna i suoi gioielli per pagare l’affitto e rimane così frustrato dalla sua incapacità di guadagnare denaro da prendere a pugni disperatamente un muro di mattoni. 2 dopo avere salvato John Jameson Peter è così inebriato dalla fantasia di un miglioramento della sua reputazione da rimanere stupito dall’editoriale di Jameson che chiede l’arresto dell’Uomo ragno, che porta come conseguenza Spidey a essere ricercato dall’F.B.I.! lo sguardo stupefatto sulla faccia di Peter alla lettura del giornale nell’ultima pagina della storia riassume perfettamente il turbinio di emozioni che ha provato dal momento che il suo buon cuore di adolescente fa il meglio che può solamente per capire che spesso questo non fa la differenza

Omaggio di Erik Larsen alla copertina del n.1 di Amazing Spider-Man

 

Mar 1963 : SMURF 001.500 : SM Title : Amazing Spider-Man (Vol. 1)
 Reprinted In: Komikai Promo Reprint (Amazing Spider-Man #1)
 Reprinted In: USPS Amazing Spider-Man #1
 Reprinted In: Marvel Classics Annual 1998
 Reprinted In: Marvel Comics Presents (Mini): 2 Spectacular Spider-Man Tales
 Reprinted In: Marvel Dollar Reprints (AF#15, ASM #1-2 Dollar General)
 Reprinted In: Marvel Dollar Reprints (AF#15, ASM #1-2 Family Dollar)
 Reprinted In: Marvel Dollar Reprints (AF#15, ASM #1-2 Unmarked)
 Reprinted In: Marvel Masterworks #1
 Reprinted In: Marvel Milestone Edition: Amazing Spider-Man (Vol. 1) #1
 Reprinted In: Amazing Spider-Man Omnibus #1
 Reprinted In: Pocket Book: The Amazing Spider-Man (Vol. 1)
 Reprinted In: Pocket Book: Spider-Man Classics (Vol. 1)
 Reprinted In: Marvel Tales #138
 Reprinted In: POW! Annual 1968
 Reprinted In: Amazing Spider-Man (Vol. 1) Annual #2
 Reprinted In: Spider-Man: Amazing Fantasy #1
 Reprinted In: Spider-Man Classics #2
 Reprinted In: Spider-Man Collectible Series (Newspaper) #2
 Reprinted In: Essential Spider-Man #1
 Reprinted In: Amazing Fantasy Spider-Man! (Reprint)
 Reprinted In: Amazing Spider-Man Mini Comic
 Reprinted In: Wizard Ace Edition – ASM Vol.1 #1
 Reprinted In: Fantastic Four/Spider-Man Classic
 Reprinted In: Masterworks: Amazing Spider-Man (TPB)
 Reprinted In: Spider-Man: With Great Power Comes Great Responsibility #4

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