Il piccolo drappello di contraddittori frammenti di varia umanità, i “sette diavoli”, protagonisti degli ultimi albi, si insinuano nelle fogne che portano alla Città Proibita. Gianfranco Manfredi confonde il lettore servendosi, più che dei labirinti claustrofobici della Beitang sotterranea, di ben strutturati sotterranei narrativi, fatti di intrecci intricati di trame, di personaggi che non sembrano essere quel che appaiono, di maschere che mostrano e celano con la stessa efficacia. È un viaggio, quello che ci propone l’abile sceneggiatore, che nasconde più che svelare. L’autore, valicati i cancelli di un mondo lontanissimo dalla consuetudine, si sforza a evidenziare l’impossibilità di comprendere una cultura altra. Siamo nella Cina del 1900 ma potremmo trovarci benissimo su un pianeta alieno. Manfredi confonde le carte in un crescendo di cortine narrative che ora montano ora calano, con sviluppi che contorcono viepiù quel poco che di primo acchito poteva sembrare lineare e comprensibile. Le personalità del gruppuscolo che segue Ugo Pastore sfociano nel grottesco a causa di caratterizzazioni grossolane e fortemente caratterizzate che, probabilmente, hanno preso la mano allo stesso soggettista. Il tratto chiaro, pulito, di Alessandro Nespolino ci regala stampe nitidissime che rievocano splendidamente un mondo alieno a cavallo fra due secoli, irrimediabilmente relegato in una dimensione incomprensibile.
Abbiamo parlato di:
Shangai Devil #14 – Mordi e fuggi
Gianfranco Manfredi, Alessandro Nespolino
Sergio Bonelli Editore, novembre 2012
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 2,90€