Sanguedalnaso, una favola sociale fra ambigrammi e pesci giganti

Sanguedalnaso, una favola sociale fra ambigrammi e pesci giganti

La prima graphic novel di Luca Fabbri rivela che anche le città più grigie e inquinate possono dar vita ad avventure da respirare a pieni polmoni, talvolta basta solo cambiare il proprio punto di vista.

Luca Fabbri, architetto romano con la passione per i fumetti e le storie illustrate, ha recentemente autopubblicato la sua prima graphic novel, Sanguedalnaso. La storia prende il via in una città soffocata dall’inquinamento, una coltre di smog quasi solida nella quale un signore anziano resta letteralmente imprigionato e dalla quale viene liberato da figlia e nipote grazie all’aiuto di uno sconosciuto che si fa chiamare Sangue. Sarà quest’ultimo il protagonista di una storia surreale e avventurosa alla scoperta del mistero celato dietro un amo da pesca, racchiuso anch’esso nella fitta coltre di smog e che si scopre essere di proprietà di un un omino solitario che da un po’ di giorni sembra scomparso nel nulla.

Le tavole, in bianco e nero, evidenziano la conoscenza dell’autore della gabbia tipica italiana suddivisa in sei parti, con un buon equilibrio fra vignette orizzontali e verticali. Non mancano neppure le splash page, efficaci soprattutto nella descrizione grafica di paesaggi ed elementi architettonici.
Si nota lo scarto di preparazione tecnica fra ambienti e personaggi: i primi sono infatti più curati dei secondi, che restano sul foglio abbastanza piatti, con una prospettiva che predilige il frontale o il profilo tipici dei fumettisti alle prime armi.

Nonostante ciò, la trama del fumetto è piuttosto salda e godibile, soprattutto per le incursioni surrealiste che omaggiano Magritte e il suo simbolismo, sia nell’apparizione del pesce gigantesco che campeggia anche sulla bella cover del volume, sia nella passione per i cappelli e le bombette che caratterizza uno dei personaggi chiave del libro.

Lo stile di inchiostrazione spazia dal tratteggio – efficace soprattutto negli scenari notturni – e il puntinismo che dà maggior risalto alle vignette in cui compaiono scenari ammantati di nebbia, alle campiture bianche uniformi con inchiostrazioni pulite e senza ombreggiature dal segno più vignettistico.

Nell’insieme, la narrazione è coerente allo stile grafico, lineare e abbastanza scolastico, e procede con uno schema frequente nel genere avventuroso, in cui da un mistero iniziale si arriva al finale attraverso una serie di indizi disseminati fra le pagine e scoperti poco a poco dai protagonisti della storia.

La semplicità del segno non deve però ingannare sulla profondità del messaggio sociale e di quello ecologista che l’autore ha voluto inserire nel testo, su cui sicuramente val la pena di riflettere: l’inquinamento metropolitano, a cui sembra purtroppo siamo sempre più assuefatti, tanto da considerarlo normale, e la solitudine che rende molte persone, soprattutto gli anziani, dei pesci fuori dall’acqua.

Abbiamo parlato di:
Sanguedalnaso
Luca Fabbri
YouCanPrint Self-Publishing – novembre 2017
106 pagine, brossurato, bianco e nero – 11,00€
ISBN: 9788892693562

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