Tragedieeschilo 2

“Sangue chiama sangue”: Maggioni rilegge Eschilo

17 Ottobre 2025
Per Alma Editore, Alessio Maggioni rilegge e disegna l’”Orestea”, la celebre trilogia di Eschilo.
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Agamennone, Coefore, Eumenidi – Tragedie di Eschilo a fumetti è un volume edito da Alma Editore con i contributi di Fondazione Marco Montalbano e II Tempio della Nona Arte. Autore dell’adattamento disegnato è Alessio Maggioni, che ha realizzato anche Prometeo incatenato – Tragedie di Eschilo a fumetti.

ESCHILO

Aristocratico, Eschilo nasce nel 525/524 a.C. nel demo di Eleusi e vive da protagonista gli eventi delle Guerre Persiane, partecipando come soldato alla Battaglia di Maratona. Probabilmente prende parte anche alla Battaglia di Salamina, che descrive nella tragedia I Persiani, interrogandosi sui motivi per cui un’armata potente come quella nemica possa essere sconfitta da pochi Greci disorganizzati.
Del 484 a.C. è invece la prima rappresentazione di un dramma eschileo e il successo arriva quasi subito. Eschilo viene invitato a Siracusa da Ierone, affinché allestisca la sua opera nel teatro cittadino. Poi il drammaturgo torna in patria e infine nuovamente in Sicilia: muore a Gela nel 456/455 a.C.

Autore molto prolifico, ci restano ottanta titoli di tragedie, ma soltanto sette di esse ci sono pervenute complete. Sul piano strettamente drammaturgico, il poeta introduce il secondo attore e, nelle sue ultime opere, anche il terzo, imposto poi da Sofocle. Inoltre per primo costruisce la skené, il fondale in cui ambientare la scena.

L’ORESTEA

L’Orestea è una trilogia composta dalle tragedie AgamennoneCoeforeEumenidi. Nel primo dramma il re di Argo torna a casa dopo la fine della Guerra di Troia, ma viene ucciso da sua moglie Clitennestra e da Egisto, l’amante divenuto tiranno della città. Nel secondo Oreste, figlio di Agamennone, uccide sua madre per vendicare il padre; nel terzo il matricida viene assolto dal tribunale dell’Areopago di Atene, istituito dalla dea Atena per giudicare i delitti familiari, dopo essere stato perseguitato dalle Erinni, le cagne del rimorso, poi pacificate nelle benevole Eumenidi dalla figlia di Zeus.

Il tema di questa trilogia, già sviluppato da Omero (Odissea), Stesicoro e Pindaro, si fonda sull’idea che certe colpe coinvolgano tutto il ghénos, la stirpe, che si ritrova quindi a subire le conseguenze fino al momento in cui si giunge a un accordo specifico, con un tribunale che emette un giudizio.
Quando una moglie uccide il marito, rompe un equilibrio e genera nuovi problemi. Per il religiosissimo Eschilo, in linea con alcune credenze antiche, un’azione così estrema non è concepibile come qualcosa di esclusivamente terreno, pertanto viene teorizzata l’esistenza di un demone che agisce attraverso l’essere umano. Ma, per noi moderni, questo demone malvagio non è altro che il lato oscuro della personalità.

Dal fatto di sangue scaturisce altra violenza, in una spirale potenzialmente senza fine: Oreste, compiuta la vendetta, è preda del rimorso, perché consapevole di quello che ha fatto. Il poeta dice: “Máthos páthos esti”, ossia “sapere è soffrire”. Infatti, chi più sa più soffre e chi soffre sa, perché la sofferenza ha in sé parte di conoscenza e dal male può venire un sapere maggiore. Il senso di colpa diventa lo scalpello attraverso il quale l’uomo viene ammaestrato, grazie al quale si forgia la coscienza della persona presente a teatro. Eschilo ha una visione positiva della giustizia umana, che nelle sue tragedie abbina a un cambio di paradigma: dalla società matriarcale, in cui a prevalere erano le divinità ctonie e terrene, si passa a una società patriarcale tutelata dalle divinità uranie, custodi di un diritto in cui il maschio ha il compito di proteggere la casa e la stirpe.

IL FUMETTO

Dal punto di vista estetico, per il suo adattamento a fumetti Alessio Maggioni sembra rifarsi a Frank Miller (in particolare a Sin City) e a Mike Mignola, giocando con una regia dinamica in cui alterna efficacemente verticalità e orizzontalità, costruendo tavole suggestive soprattutto quando si sofferma sui paesaggi e sui segni divini. Filo rosso che unisce la trasposizione delle tre tragedie dell’Orestea è la presenza degli animali: questi sono utilizzati dall’autore non come elementi di contorno, ma come metafore e simboli, che diventano sempre più importanti.

Se nel realizzare Agamennone Maggioni inizialmente fatica a centrare il tono della narrazione, successivamente intercetta senza affanni le istanze eschilee, dimostrandosi sempre più a proprio agio nella gestione dei racconti, fino a procedere a briglia sciolta nelle Eumenidi, tra le cui pagine dà vita a soluzioni estetiche virtuosistiche molto piacevoli.
Il fumettista è abile a modulare l’uso del bianco e nero: non applica una formula fissa, ma lascia che siano le situazioni rappresentate a dominarne le combinazioni. Talvolta disegna delle semplici sagome, con poche linee e un impiego abbondante delle chine, in altri casi prevale il bianco per composizioni più dettagliate e ariose, in altri ancora l’oscurità e la luce si bilanciano.

In chiusura una curiosità: nelle tragedie greche l’uccisione non viene mai compiuta in scena, davanti agli spettatori, ma sempre dietro le quinte. La morte di una persona è un tabù: l’atto violento può essere raccontato ma non mostrato. Al contrario Maggioni, nel suo fumetto, può permettersi di indugiare e di raffigurare la violenza spezzettando il gesto tra le vignette, accentuandone l’impatto visivo e morale.

Abbiamo parlato di:
Agamennone, Coefore, Eumenidi – Tragedie di Eschilo a fumetti
Alessio Maggioni
Alma Editore, 2024
152 pagine, brossurato, bianco e nero – 22,00 €
ISBN: 9788898548309

Federico Beghin

Federico Beghin

Padovano, Federico legge molto, cerca di sbarcare il lunario e ama il calcio. Scrive per le riviste "Lo Spazio Bianco" e "Quasi", parla per i podcast "hipsterisminerd" e "La Kame House" e per "LSB Live".
Insieme a Emanuele Vascon ha scritto l'antologia di racconti "In due" (Amazon).
Ha sceneggiato "Origini SegretiSSSime" per i disegni di Denis Gatto (In Your Face Comix). Insieme a Nicola Stradiotto ha realizzato “Una carcassa grottesca”, fumetto breve pubblicato in “Zazà Mag” #4, la cui versione estesa è presente in "Jackpot" (In Your Face Comix).
Ha scritto il saggio "Il Batman: sanguinario e spensierato" pubblicato da Oblò. Nel libro "Quaderni di Comicon: Edmond Baudoin" è presente con il saggio "Piero, Baudoin e i giovani lettori".
Suoi racconti si trovano nelle antologie "Francamente me ne infischio" vol. 1 (Re Artù Edizioni), "Otaku Stories" (Idrovolante Edizioni), "Albori Letterari".

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