“Non si smolla finché non piscio! E d’altronde non posso pisciare finché non si smolla! È solo una questione di livelli!”
(Harold Hedd)
Che meraviglia il mondo underground. È un mondo libero, che non pone limiti alla creatività e alla trasgressione, sempre pronto a provocare quella società che dietro a una facciata linda e pulita nasconde il suo lato oscuro e sporco. Ma soprattutto nel mondo underground tutto funziona al contrario, anche le vite dei suoi artisti più rappresentativi.
Prendiamo la vita di Rand Holmes: fin dai primi anni emerge l’amore per il disegno tanto che i suoi voti a scuola ne risentono pesantemente. Le severe bacchettate con cui gli insegnanti cercano di raddrizzarlo non scoraggiano di certo il futuro artista che continua per la sua strada: si sposa, diventa un pittore pubblicitario e si adatta a quella vita agiata e sicura tipica della borghesia media: insomma l’apparente quiete con cui si raggiungono le tipiche aspettative che ci vengono inculcate fin dalla nostra infanzia.
Ma nel 1968, anno di grandi rivoluzioni sociali, Holmes cerca un riscatto dentro se stesso e lo trova sempre nell’arte; ma non vuole dipingere a scopi lucrosi, vuole farlo per il gusto di farlo, per la gioia che prova un artista quando crea le sue opere. E così fa fagotto, lascia la moglie, il lavoro sicuro, il suo Canada e raggiunge una di quelle comuni in California, diventa un capellone emarginato e finalmente si gode la vita con felicità e libertà.
Rema controcorrente Rand Holmes, alla sua vita passata e a tutto quello che significava ed è questo il bello del mondo underground; essere alternativi e controcorrente e talvolta essere geniali. Holmes lo è grazie alla realizzazione di storie belle e divertenti che lo porteranno a essere uno degli autori di punta del fumetto indipendente.
Eppure pochi conoscono questo bravissimo artista, capace di disegnare storie dalla comicità demenziale in cui però si descrive la vita per quello che è. I suoi personaggi hanno l’aspetto dell’hippy squattrinato tutto sesso, alcool e droga e vengono descritti da Holmes con una sincerità disarmante. Il suo universo è fatto di personaggi che bevono, ruttano, scoreggiano, pisciano dentro il lavandino perché il pene è troppo eretto per centrare la lurida tazza di un cesso; ma vediamo anche casalinghe disperate usare le “meraviglie della tecnologia” a scopi puramente sessuali o procaci e formose donne che catturano uomini offrendogli il loro corpo per secondi e malefici fini; Holmes coniuga sequenze quotidiane con sequenze da fumetto hard non con l’intento si shockare il lettore ma solo con l’intento di descrivere vizi e virtù nascoste di quella borghesia da cui è fuggito.
Il mondo di Rand Holmes è sozzo, lurido, immorale, pieno di quegli ingredienti che infastidivano (e tutt’oggi infastidiscono) la borghesia benpensante occidentale soprattutto nei rivoluzionari e libertini anni ’70; la sua vasta produzione vedrà la luce unicamente nel circuito underground indipendente, su riviste note, in quel mondo bastian contrario, come Slow Death, Fog Citye varie del circuito alternativo.
Holmes disegnava unicamente per il piacere di farlo e questa breve raccolta di storie e poca roba di fronte alla sua vasta produzione ma basta per osservare il suo talento d’artista vero: tratto preciso (che affonda le sue radici in artisti del calibro di Will Eisner e Wally Wood), ricchezza nei dettagli, stile underground in continuo rinnovamento e un senso dell’humor corrosivo e folle sono gli ingredienti con cui l’artista canadese si diverte a stupirci con la sua fantasia senza limiti, libera da censure e per questo relegata al circuito misconosciuto dell’underground: esempio di questa fantasia illimitata è la storia del suo personaggio più noto, Harold Hedd, in cui questo spinellato pilota deve vedersela con un carico di marijuana negli altipiani messicani.
Un’occasione quindi per conoscere uno degli artisti più originali del comic underground, capace di realizzare storie che nella loro assurdità descrivevano situazioni e personalità in maniera disarmante e vera.
Curiosità
Holmes non abbandonò del tutto la sua attività di pittore dedicandosi, nell’ultimo periodo della sua vita, alla pittura ad olio di tipo surreale. Morì a Vancouver all’età di sessant’anni in seguito al trattamento per il linfoma di Hodgkin.
Nel 2007 Rand Holmes venne incluso nella Canadian Comic Book Creator Hall of Fame.
Edizione Consigliata
Quella consigliata è a tutt’oggi una delle due edizioni che racchiude qualche storia di Holmes; la qualità dell’edizione e la stampa sono passabili. Le storie presenti nel volume sono: Scatoman (l’unica a colori), La Bistecca, Il pianeta assassino e Harold Hedd – Missione a Tijuana. L’altra edizione fu realizzata dalla Glenat Italia nel 1991, col titolo Mondi Immondi; disegni di Rand Holmes su testi di Mike Baron.