Il protocollo Noah è un programma dedicato a persone potenzialmente vicine alla demenza senile. Ai soggetti coinvolti viene impiantato un chip connesso al cervello, che fornisce un assistente virtuale dotato di intelligenza artificiale. Il programma è ideato dalla Beta Delta, società satellite della multinazionale farmaceutica Burrik Pharma, già protagonista del recente albo Tigre (Nathan Never #349).
In Il protocollo Noah, scritto da Michele Medda e disegnato da Elena Pianta, Nathan indaga sulla reale efficacia di una terapia che sembra possa causare sonnambulismo, depressione e addirittura indurre il paziente al suicidio.
Michele Medda allestisce una trama solida, che si snoda in diverse ambientazioni fra cui il Margine, la Città Est, la Federazione Europea e Tropical City.
Sullo sfondo di un accurato medical drama, centrato sulla perdita di memoria degli anziani e sull’accanimento terapeutico votato al guadagno, lo sceneggiatore semina spunti di riflessione relativi a questioni molto attuali come le discariche abusive, la deforestazione, l’utilizzo sregolato di dati sensibili. E, in generale, su quanto la tecnologia influenzi la quotidianità di persone più o meno consapevoli.
Elena Pianta interpreta i testi di Medda movimentando in modo davvero proficuo la classica gabbia bonelliana. La disegnatrice propone tavole a quattro, cinque o addirittura sei strisce e vignette scontornate realizzate con un segno preciso e tendente alla “linea chiara”.
Il protocollo Noah è un albo particolarmente riuscito perché, attraverso la fantascienza, parla essenzialmente della realtà.
Abbiamo parlato di:
Nathan Never #353 – Il protocollo Noah
Michele Medda, Elena Pianta
Sergio Bonelli Editore, settembre 2020
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,90 €
ISSN: 977112157300100353
Nathan Never #353 – Il protocollo Noah (Medda, Pianta)
Michele Medda ed Elena Pianta allestiscono per Nathan un medical drama vicino alla nostra realtà, fra assistenti virtuali per anziani e violazioni dei dati sensibili.
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