The Crow
Nei giorni scorsi, Lionsgate ha diffuso il primo trailer ufficiale di The Crow, reboot del film cult con Brandon Lee, che vede questa volta protagonista l’attore Bill Skarsgard.
Il progetto arriva finalmente nelle sale dopo una lunga e travagliata odissea produttiva iniziata nel 2008 che ha visto negli anni il film passare di mano in mano dalla Relativity alla Sony fino alla Lionsgate, che infine nel 2023 stipulò un accordo per la sua distribuzione nelle sale.
In questi 15 anni, numerosi sono stati inoltre i nomi che si sono susseguiti per il ruolo di protagonista. Da Tom Hiddleston a Jack Huston, da Norman Reedus a Luke Evans, senza dimenticare Jason Momoa e Alexander Skarsgard, fratello dell’attuale interprete.
Il trailer conferma le indiscrezioni dei mesi scorsi riguardanti il fatto che l’attuale film sia una rilettura moderna del fumetto originale di James O’Barr, ma l’elemento romantico misto a quello soprannaturale, che aveva fatto la fortuna del lungometraggio con il compianto Lee, viene presto offuscato da una atmosfera da “Vengeance Movie” più affine a uno dei tanti progetti degli ultimi anni con Liam Neeson, piuttosto che a un film sul Corvo. Questo fattore aumenta con l’eccessiva sottolineatura della violenza all’interno di questo reboot, che nella versione internazionale del trailer è stata di molto ridotta, probabilmente per non alienare una certa fascia di pubblico.
Quello che appare certo, è che i numerosi passaggi del progetto tra i vari studios nel corso degli anni abbiano stravolto l’idea iniziale, che all’epoca della Relativity (prima della sua bancarotta) e quando coinvolti erano gli attori Jack Huston e Jessica Brown Findlay, prevedeva un reboot molto più fedele al graphic novel originale, con l’aggiunta di elementi come il fatto che il corvo che accompagnava Eric Draven dovesse parlare con lui, cosa che il regista di allora, Colin Hardy, aveva intenzione di realizzare tramite l’utilizzo della stop-motion.
Al momento, è davvero difficile prevedere quale sarà l’accoglienza del pubblico nei confronti di questo film, anche perchè la campagna promozionale (mentre vi scriviamo) è iniziata da appena ventiquattro ore e non ci sono ulteriori dettagli su come questa sarà portata avanti dalla Lionsgate. La major, comunque, crede molto nel progetto tanto da avere scelto come data di uscita lo slot occupato in precedenza dall’atteso Ballerina, spin-off di John Wick con Ana De Armas.
Lionsgate potrebbe sfruttare i prossimi tre mesi prima dell’uscita per una campagna promozionale meno violenta e più intimista, cercando di puntare l’attenzione sull’aspetto romantico dei personaggi di Eric e Shelly, ma questo aspetto appare altamente improbabile, se non altro perchè la scelta di lanciare subito un trailer ufficiale invece di un più misterioso e breve teaser, pare spegnere qualsiasi speranza di vedere un altro filmato che possa andare in questa direzione e fornire una differente chiave di lettura che non sia quella della iperviolenza fine a sè stessa.
Joker, Here e gli Oscar 2025
Mentre le luci della nuova edizione degli Oscar si sono spente, regalando emozioni e delusioni tra premiati e sconfitti, negli USA c’è già chi guarda avanti e inizia a ragionare sui film in gara per il 2025. E’ il caso della rivista Variety, che attraverso un articolo di Clayton Davis apparso nei giorni scorsi, ha stilato una lista delle possibili pellicole che si contenderanno, in un modo o nell’altro, l’ambita statuetta. Tra i film citati ci sono due progetti basati su fumetti, ovvero Joker: Folie à Deux di Todd Phillips e Here di Robert Zemeckis.
Il sequel di Joker, come noto un musical, abbiamo ripetuto più volte essere tra le principali scommesse della Warner per quanto riguarda la stagione dei premi del prossimo anno.
La pellicola, infatti, tenterà nuovamente la carta del suo protagonista principale Joaquin Phoenix, che con il precedente capitolo si era aggiudicato l’Oscar come migliore attore (snobbato quest’anno dall’Academy per Napoleon) e cercherà di raddoppiare la corsa nella categoria delle attrici grazie alla presenza di Lady Gaga, che come con A Star is Born, potrebbe facilmente concorrere anche nella categoria “miglior canzone”.
Nonostante la Warner non sia riuscita in questa edizione a costruire una forte attenzione nei confronti di un altro musical, Il Colore Viola, che non è andato oltre una sola nomination e si è rivelato anche la causa della perdita di 40 milioni per la major, è indubbio che lo studios si comporterà in maniera diversa con il sequel di Joker. La dirigenza, rispetto al film di Blitz Bazawule, è più convinta delle potenzialità del film sul clown del crimine al box office, tanto da prendersi il pesante rischio di spendere 200 milioni di dollari per la sua realizzazione, una cifra insolitamente molto alta per un musical se paragonata anche a progetti recenti come il Cats della Universal, costato 95 milioni di dollari ma rivelatosi un fiasco.
Interessante sarà vedere quale sarà invece l’approccio della Sony nei confronti di Here, adattamento firmato Robert Zemeckis del graphic novel omonimo di Richard McGuire, che vede nel cast Tom Hanks, Robin Wright e Paul Bettany. La pellicola viene citata come una dei possibili contendenti per numerose categorie, anche se resta da vedere se Zemeckis, che negli ultimi anni non ha brillato in quanto a successi, riuscirà a imprimere una svolta alla sua carriera in stallo con questo progetto, incentrato su una stanza e sulle persone che l’hanno abitata.
La presenza di Hanks e Wright, che tornano a recitare insieme per la prima volta da Forrest Gump, potrebbe essere la formula giusta per il regista nel tornare in forma, portando Here ad essere una delle maggiori sorprese dei prossimi mesi, anche per quanto riguarda gli adattamenti sul grande schermo dei nostri amati fumetti.
Teen Titans
Nei giorni scorsi, a sorpresa, i DC Studios hanno incaricato Ana Nogueira di scrivere un adattamento per il grande schermo sui Teen Titans, un progetto che sorprende per due ragioni in particolare.
Si tratta infatti del primo lungometraggio del nuovo DC Universe di James Gunn che non fa parte di quella lista di progetti annunciati dal regista e sceneggiatore alla fine del 2023 e del secondo in ordine di tempo che vede coinvolta la Nogueira, che come noto da qualche settimana è al lavoro sullo script di Supergirl: Woman of Tomorrow che vedrà protagonista Milly Alcock.
È molto probabile che l’attrice/sceneggiatrice sia riuscita ad attirare un certo interesse sul suo approccio verso gli eroi DC Comics più giovani, tanto da permettere a Gunn di sviare dal percorso e affidarle un progetto che non rientrava nei piani iniziali.
È una mossa inedita e certo non esente da rischi, visto che l’annuncio di un progetto che, almeno per il momento, non fa parte della fase “Gods and Monsters”, ricorda per un istante la modalità confusionaria che si pensava lasciata alle spalle, ovvero di quando la Warner annunciava ogni mese adattamenti DC Comics che poi non avrebbero visto la luce.
Probabilmente non sarà così, visto che Gunn in questo lasso di tempo ha sempre confermato una certa linea ponderata nella realizzazione dei vari progetti. La speranza è che Teen Titans (titolo comunque interessante se pensato avendo presente la gestione Wolfman/Perez) possa essere l’unico “svarione progettuale” rispetto a quanto annunciato in precedenza, dovuto a una fiducia che la Nogueira si dovrà conquistare sul campo piuttosto che a una voglia di ritornare ad annunci poi lontani dal concretizzarsi.