9Uno dei più grandi misteri della Storia del XX secolo è senza dubbio quello legato alla morte di Adolf Hitler. Quando il 2 maggio 1945 l’Armata Rossa sovietica entra finalmente a Berlino, il capo nazista si è già tolto la vita da due giorni, sparandosi alla testa nel suo fuhrerbunker nella capitale del Reich. Seguendo le sue indicazioni, il suo corpo e quello di Eva Braun, vennero dati alle fiamme nel cortile della Cancelleria, proprio davanti all’ingresso del rifugio sotterraneo.
Fu il servizio segreto sovietico, a dichiarare il ritrovamento del cadavere bruciato di Hitler, identificato grazie all’impronta dentale, ma la fine del più spietato dittatore del Novecento ha da sempre alimentato il sottobosco delle teorie del complotto.
Jean-Christophe Brisard, di professione giornalista, ha deciso di dedicare un reportage alla vicenda del cadavere del Fuhrer, dopo aver avuto la possibilità di consultare i documenti dei servizi segreti sovietici, e l’editore transalpino Glénat ha scelto di affidare allo stesso Brisard l’adattamento a fumetti del suo lavoro, iscrivendosi in uno dei principali filoni della BD franco-belga, quello storico.
Ad accompagnare lo scrittore francese in questo progetto a fumetti che si dovrebbe sviluppare in tre tomi è il fiorentino Alberto Pagliaro. Star Comics si è assicurata i diritti di pubblicazione per l’Italia dell’opera, che inizia con il primo volume Vigile e spietato.
Brisard parte da una semplice domanda: perché non esiste alcuna foto ufficiale del cadavere di Hitler? Su questo punto oscuro della Storia, l’autore costruisce la sua narrazione che si apre proprio il 2 maggio 1945, all’indomani della caduta di Berlino dopo una lunga battaglia, con l’esercito sovietico che primo tra gli Alleati entra nella capitale tedesca.
Per essere il primo a poter vantare il ritrovamento del corpo del Fuhrer, Stalin mette in competizione il potente e spietato NKVD – antenato del famigerato KGB – e il controspionaggio russo, il misterioso Smers.
Da questa premessa, Brisard dipana un racconto che mescola realtà e fantasia, personaggi storici come Lavrentij Pavlovič Berija, potente capo della polizia segreta russa, e protagonisti fittizi come il tenente Elena Kagan dello Smers.
In equilibrio tra i dati raccolti nell’archivio dei servizi segreti sovietici e una fiction votata alla tensione costante dell’azione, Brisard crea un racconto paranoico e teso, nel quale tutti sono contro tutti ed è impossibile fidarsi dei propri stessi compagni, in una spirale di doppiogiochismo e ambizione che oscura il bene superiore della ricerca della verità storica.
Senza contraddire mai gli elementi fattuali raccolti nella sua ricerca, l’autore è capace di mettere in piedi un racconto nel quale il mistero che man mano si costruisce attorno alla ricerca del corpo di Hitler diventa pilastro portante dell’intera struttura narrativa, che alimenta al contempo la trama di questo primo volume e l’agire dei vari protagonisti, connotati psicologicamente soprattutto dai loro aspetti più oscuri ed egoistici.
Tuttavia Brisard si esime da dare un giudizio storico alle azioni dei suoi personaggi: lascia che sia il lettore a trarre le conseguenze, limitandosi a fornire la messa in scena di dati storici il più oggettivi possibile.
Alberto Pagliaro è chiamato a un compito non facile: dare evidenza grafica a fatti accaduti senza inaridire la parte di pura invenzione mettendola al servizio del dato di fatto. Il disegnatore si disimpegna efficacemente in questo compito, in primis grazie a uno stile che, pur lontano dal realismo, è capace di mettere su tavola personaggi, ambientazioni e vicende reali amalgamandole con figure e azioni creati per l’occasione.
C’è un forte e probabilmente cercato richiamo all’arte e alla grafica sovietica della prima metà del XX secolo nello stile scelto da Pagliaro, che si riscontra nei tagli delle inquadrature come nelle linee compositive delle vignette, nei precisi e geometrici tagli delle ombre, come nella predominante del colore rosso, elemento centrale della tavolozza cromatica fatto emergere per contrasto in molte delle tavole.
E poi c’è Berlino, protagonista al pari dei personaggi in carne e ossa. Pagliaro la rappresenta meticolosamente, nelle sue rovine e nei suoi luoghi più rappresentativi: una città devastata, distrutta, abitata da fantasmi spossati dall’assedio, vittime prima della cecità nazista e ora della violenza dei vincitori.
Questo volume fa quello che è richiesto a una storia di apertura: definisce il contesto, presenta i personaggi, dà il via all’azione e, nella conclusione, cattura la curiosità del lettore che resta in attesa degli sviluppi della vicenda.
Abbiamo parlato di:
Hitler è morto! Vol #1 – Vigile e spietato
Jean-Christophe Brisard, Alberto Pagliaro
Traduzione di Luca Blengino (Arancia Studio)
Edizioni Star Comics, 2021
64 pagine, cartonato, a colori – 13,90 €
ISBN: 9788822623492