In occasione del Giorno della Memoria Star Comics pubblica un adattamento a fumetti del famoso Diario. L’opera – originariamente pubblicata nel 2015 in Francia per Soleil Editions – è sceneggiata da Antoine Ozanam, già noto al pubblico italiano come autore di Klaw, e disegnata e colorata da Nadji, al suo esordio.In un’intervista pubblicata su ActuaBD, Ozanam racconta le motivazioni che lo hanno spinto a confrontarsi con un’opera di tale portata e diffusione. Il Diario di Anne Frank, da quando è stato reso noto dal padre Otto, unico sopravvissuto della famiglia ai campi di concentramento, ha venduto decine di milioni di copie ed è stato tradotto in più di sessanta lingue. Oltre a ciò, ha ispirato decine di opere cinematografiche, teatrali, di animazione e televisive. Era dunque davvero necessario riprendere una storia tanto conosciuta per un nuovo adattamento?
Secondo Ozanam sì, è sempre necessario far conoscere queste storie alle nuove generazioni, cercando linguaggi che possano arrivare loro con maggior facilità. In particolare, aggiunge l’autore, in un momento storico come questo, in cui alcuni capi di Stato hanno messo in pratica o minacciano di mettere in pratica provvedimenti quali espulsioni di massa nei confronti di minoranze religiose o etniche.
Leggendo la BD di Ozanam il lettore si stupisce del tono quasi leggero del racconto, nonostante la tragicità degli avvenimenti. Edulcorato dei tratti più cupi del Diario originale, è chiaro l’intento dell’autore di dar vita a un fumetto che sia accessibile anche alle lettrici e ai lettori più giovani.
La scrittura del fumetto valorizza la voglia di spensieratezza di Anne, un’adolescente con i pensieri, le preoccupazioni e la emozioni tipiche di quell’età. Anche le persone che la circondano vengono caratterizzate in modo convincente, sempre sottolineando gli aspetti riflessi dagli occhi della protagonista. In particolare, la figura del padre, che rimane per Anne sempre un punto di riferimento positivo all’interno della casa in cui erano nascosti.
Il racconto scorre fluidamente e mantiene alta l’attenzione durante la lettura. Questa scorrevolezza è anche facilitata dalla scelta consapevole dell’autore di focalizzare l’attenzione sui fatti meno cruenti e sugli aspetti più leggeri della vicenda. Restano presenti i riferimenti a quanto stava accadendo al di fuori del retrocasa, ma sicuramente il tono generale del fumetto non è né angosciante né disturbante.Nella stessa intervista per ActuaBD lo sceneggiatore rivela che la scelta di un disegnatore potesse affiancarlo in questo progetto è giunta dopo un’accuratissima selezione. Ozanam era alla ricerca di un tratto deciso e istintivo, che non fosse realistico e che rappresentasse appieno il carattere impetuoso, emotivo e intimista della narrazione. Decisamente una scelta coerente e in linea con gli obbiettivi della storia, in cui la sfida era saper rendere attraverso le vignette il racconto in prima persona di un’adolescente su suo diario.
I disegni e i colori di Nadji accompagnano il lettore tra le pagine del Diario e trasmettono gli stati d’animo di Anne. Colori caldi e tenui a indicare i rari momenti di serenità, colori scuri nei toni del blu e del grigio a indicare i momenti di sconforto e di paura. Il rosso è presente in saltuarie occasioni e rappresenta i momenti in cui la protagonista prova timore o non capisce cosa stia accadendo nel mondo al di fuori della casa e identifica tutto ciò che è collegato ai nazisti.
Il Diario originale si chiude repentinamente quando il nascondiglio dove Anne e la sua famiglia erano nascosti viene scoperto e gli abitati deportati in differenti campi di concentramento. Vista la natura e gli obbiettivi del fumetto, avrebbe forse avuto senso pensare a un finale che potesse fornire qualche dettaglio in più, che potesse raccontare brevemente i fatti dopo la fine del diario. Se l’idea originale era di indirizzare il prodotto a un pubblico di giovanissimi, sarebbe stato interessante chiudere con un breve accenno ai fatti alla fine del Diario. Questo per permettere a tutti, anche a coloro che non conoscono la storia perché ancora fanciulli, di non aver bisogno dell’intermediazione di un adulto per comprendere totalmente il significato di quanto appeno letto.
Ad ogni modo, per gli intenti che si propone, abbiamo per le mani un buono strumento che può avvicinare alla figura di Anne Frank attraverso un linguaggio semplice e non pretenzioso. La speranza è che questa semplificazione non venga invece percepita come un racconto troppo lontano dalla realtà e ne sminuisca il valore storico.
Abbiamo parlato di:
Il Diario di Anne Frank
Antoine Ozanam, Nadji
Traduzione di Luca Blengino
Star Comics, 2021
144 pagine, brossurato, colori – 13,90€
ISBN: 9788822621375