Here we are, Born to be kings,
Wére the princes of the universe,
Here we belong, Fighting to survive,
In a world with the darkest powers
(Princess of the Universe, Queen)
E questi oscuri poteri sono evidentemente quelli di Skeletor, storico avversario di He-Man sulle terre di Eternia, sulle quali finalmente è riuscito a ottenere il controllo.
Come ci sia riuscito è la grande domanda inespressa con cui si conclude il primo numero di He-Man and the Masters of the Universe, scritto da James Robinson per i disegni di Philip Tan.
Questa nuova serie cartacea dedicata ai Dominatori dell’Universo, questo il nome con il quale sono noti in Italia grazie alla serie animata del 1983, è stata preceduta di un mese dalla serie digitale Masters of the Universe, scritta da Geoff Johns per i disegni di Howard Porter e John Livesay, che ha riportato il mondo fantastico di He-Man e dei suoi compagni sugli albi di casa DC Comics, presso cui erano giù apparsi nel lontano 1982.
Le vicende editoriali degli abitanti di Eternia sono, in effetti, piuttosto complesse: sul finire degli anni ’70 del XX secolo, la Mattel, dopo aver rifiutato di produrre i giocattoli ispirati alla saga di Star Wars, decise di produrre una serie di giocattoli completamente nuovi. L’azienda di giocattoli propose, allora, una serie di personaggi fantasy il cui protagonista era una evidente variazione, opportunamente ingentilita per motivi di copyright, del Conan di Robert Ervin Howard, all’epoca tornato a nuova fama grazie al film interpretato da Arnold Schwarznegger. Per lanciare al meglio i personaggi, la Mattel, come ricorda lo stesso Lorenzo Bianchi negli editoriali dell’edizione italiana della nuova serie, decise di abbinare a ciascuno di essi una serie di mini-fumetti (noti anche come Mineternia) realizzata da Donald Glut e Alfredo Alcala, diventati inevitabilmente il punto di riferimento per ognuna delle incarnazioni fumettistiche dell’Universo di He-Man.
Ad ogni modo, dopo la DC Comics, il testimone passò alla Marvel nel 1986 e quindi nel 2011 alla Dark Horse, che, in occasione del lancio di una nuova serie di giocattoli dedicati a He-Man, riprese l’idea originale dei mini-comics, affidandoli a Tim Seeley e Wellington Alves.
I punti essenziali della saga, che si classifica all’interno dello sword and sorcery, sono in parte derivati dalle Guerre Stellari di Lucas, in parte dal Conan di Howard. Come scritto in precedenza, il personaggio principale della serie, He-Man, è fisicamente una variazione sul famoso cimmero, mentre la storia di Adam e il suo dover essere un eroe suo malgrado, legato a un destino già scritto cui nemmeno il padre è riuscito a sottrarlo, lo avvicinano alla drammatica figura di Luke Skywalker. In questo senso risulta perfetta la caratterizzazione che ne dà Joshua Hale Fialkov ne L’inizio, tratto dal primo dei tre speciali sulle origini dei personaggi della saga, Masters of the Universe: Origin of…, cui Ben Oliver si affianca con dei disegni puliti e semplici impostati quasi come delle illustrazioni grazie ai colori di Jose Villarubia e Kathryn Layno.
Philip Tan, invece, sul primo numero della serie regolare compie un lavoro più dettagliato, contando su una colorazione standard, mentre James Robinson utilizza uno spunto narrativo utilizzato soprattutto in ambito videoludico: l’eroe che non ha memoria del suo passato, o che, come nel caso di Adam, ha dei ricordi alterati, mentre le sue precedenti avventure emergono come sogni o in una sorta di “memoria muscolare” durante il suo scontro nella foresta contro Beast Man.
Sicuramente la saga fantasy di He-Man stuzzicherà la fantasia di trentenni e quarantenni, bambini e adolescenti al tempo in cui il biondo principe di Grayskull iniziava le sue avventure, ma l’approccio scelto dalla DC Comics per riproporre i fumetti dei Dominatori dell’Universo può essere utile per avvicinare anche le generazioni più giovani.
La stessa idea della Lion di abbinare all’inizio la saga principale con gli speciali Origin of… e con dei redazionali che ne riassumano la lunga (e complicata) storia editoriale, nel complesso si può rivelare vincente per un progetto interessante e che negli Stati Uniti sembra sia riuscito a ottenere un discreto successo.
Abbiamo parlato di:
He-Man and the Masters of the Universe #1
di James Robinson, Philip Tan, Joshua Hale Fialkov, Ben Oliver
traduzione di Francesco Matteuzzi
48 pagine, colore, spillato, € 2.75
Aprile 2014 – RW Lion