Lontani, lontanissimi, i tempi (1954) del marchio infamante di “seduttore degli innocenti”, il fumetto supereroico continua a muovere i suoi passi verso una sempre maggiore compenetrazione all'interno dei miti classici e della cultura moderna. Figli di storie e meccanismi narrativi semplici, i racconti dedicati agli eroi in calzamaglia, superato il limite di lettura pre-adolescenziale per giovani in cerca di emozioni, giungono alle soglie degli anni settanta ricchi di tematiche adulte e toni drammatici.
Quel che ne consegue, dopo la parentesi stilistica estrema – violenta e spettacolare – degli anni '90, è un progressivo percorso di crescita che trae linfa da una crescente visibilità cinematografica e dalla costante capacità di rinnovarsi del genere.
Portatori di un dono fantastico controbilanciato da responsabilità schiaccianti, gli eroi appaiono protagonisti assoluti dei loro universi, impegnati a dare compimento alla loro missione-messianica (volta a giustificare la propria esistenza) tramite l'utilizzo dei loro poteri per salvare il mondo dalla distruzione imminente. Figure fragili e possenti, strette in uno speciale rapporto tra religione-mito-moderna mitologia e vera e propria avanguardia dell'umanità, in un cammino verso il meraviglioso, i supereroi sono al centro dell'interessante analisi di Marco Arnaudo – pronta a indagare la vera natura del fumetto supereroico e il suo possibile ruolo nella società moderna.
Ponendo le basi del suo saggio sulla figura archetipica di Superman, Arnaudo individua nella mitologia classica e più in generale nelle tradizioni ebraiche, cristiane e sciamaniche il punto centrale della nascita dei supereroi moderni, quali rielaborazioni e ibridazioni tra mito e contemporaneità. Un processo di rimaneggiamento che opera sia sul piano narrativo che su quello grafico, attraverso indizi più o meno espliciti che rimandano ad un substrato culturale condiviso: le origini ebraiche di Ben Grimm e la sua somiglianza con il Golem; l'apostolo spaziale Silver Surfer che rinuncia a sé e alla sua vita per salvare il suo pianeta d'origine; lo scudo di Capitan America che rinvia al Maghen David – lo scudo di Davide recante una stella a sei punte; la natura sciamanica dei poteri dell'Uomo Ragno. Elementi, impressioni che portano l'universo supereroico a essere pienamente multiculturale e multireligioso, fondamentalmente laico nel proteggere la fede da distorsioni, strumentalizzazioni politiche e forme di proselitismo troppo aggressive (“X-Men: Dio ama, l'uomo uccide”).
Conversando con il lettore e apportando motivazioni solide, frutto di un'analisi sempre puntuale, Arnaudo sviluppa poi il suo ragionamento proponendo un'indagine in chiave di epica contemporanea della narrativa a fumetti, un'epica in continua formazione che si rispecchia nel culto del presente – base della cultura americana.
Grazie ai riferimenti alle leggi morali e alle molte tematiche con cui siamo chiamati a confrontarci (terrorismo, economia, politica), l'universo supereroistico emerge sempre più vivido e ricco di spessore, andando a connotarsi di caratteristiche (neo)barocche legate alla serializzazione delle avventure che continuano a biforcarsi in vicende parallele senza che l'insieme possa essere ricondotto a un sistema semplice e unitario.
Una coesistenza, quella dell'epica e del Barocco nell'inquadramento del fenomeno fumettistico, che coglie aspetti sorprendenti. A tirare le fila del discorso, poi, una interessante tesi in ordine alla vera natura dei supereroi, strettamente riconnessi al tessuto sociale americano e portatori di valori condivisi-condivisibili in molte altre culture. Un vero e proprio disvelamento del ruolo giocato dagli eroi all'interno della cultura moderna.
L'opera di Marco Arnaudo risulta ispirata e convincente, spingendosi diritta al centro del fenomeno supereroistico. Punto di partenza per ulteriori approfondimenti dettati dai recentissimi cicli narrativi (“Civil War”; “Secret Invasion”), nei quali esplodono diatribe ideologiche, figlie di contrapposizioni politiche che portano divisioni, sospetto e punte di estremismo all'interno della comunità degli eroi, risulta una lettura interessante che saprà coinvolgere anche i neofiti del genere supereroico. Un saggio appassionato che mostra in parallelo l'universo cartaceo ed i suoi eroismi come uno specchio che riflette, in modo neanche tanto distorto, la società in cui viviamo.
Abbiamo parlato di:
Il fumetto supereroico. Mito, etica e strategie narrative
Marco Arnaudo
Tunué, 2010
202 pagine, brossurato, bianco e nero – 13,90€
ISBN: 978-8889613702
Riferimenti:
Il sito di Tunué: www.tunue.com