L’autrice dell’atipico shojo Mars, Fuyumi Soryo sembra confermare in questo primo numero una personalità che le permette di emergere dal genere shojo sia per i disegni, privi dei caratteristici sfondi “sognanti”, sia soprattutto per la solidità delle storie e dei tempi di narrazione.
“ES” sta per Eternal Sabbath, un gene creato in laboratorio per garantire l’immunità a qualsiasi attacco esterno, studiato per portare un comune mortale all’immortalità. Con questo gene vengono creati due esseri umani, Shuro e Isak; Isak non è altro che il clone di Shuro creato appositamente per fare da cavia. Qualcosa deve essere andato storto perché troviamo Shuro libero all’inizio della storia, e veniamo a sapere che lo stesso è per Isak. I due sembrerebbero essere nati con il potere imprevisto di percepire le sensazioni ed i sentimenti degli altri e di influenzarli a proprio piacimento. Un potere terribile che Shuro sembra utilizzare solamente per avere una vita fittizia, ma quanto più reale e normale possibile.
Alcune persone pero’ sono insensibili a questo controllo, e la dottoressa Mine Kujo, studiosa dei processi mentali con i quali vengono percepite e catalogate le sensazioni umane è una di queste. Incrociando la strada di Shuro si trova di fronte a qualcosa di difficilmente spiegabile dalla sua scienza, ed al terrore di cosa potrebbe fare un individuo dotato di tali poteri.
ES #1
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(aggiornato il 10/01/2018)