Emma Wrong (Lorenzo Palloni, Laura Guglielmo)

Wrong. Errata, sbagliata come è a volte l’eterna costanza che si mette in un compito, o peggio, in un’ossessione o anche in un amore. Un amore che ti costringe a seguire le tue convinzioni in modo ferreo, i tuoi sentimenti e il ritmo sballato di un cuore che soffre. Wrong. Come in quei momenti di sconforto che ti fanno dubitare di quello che stai facendo, di aver mal riposto la tua fiducia in qualcuno. Di aver commesso un errore madornale.
Wrong come alle volte si sente Emma, donna caparbia e intelligente che non vuole perdere la bruciante speranza di ritrovare Michael, l’uomo che l’ha salvata, amata e infine abbandonata. Wrong è come possiamo sentirci noi dopo aver letto la prima parte del libro, facendoci assalire dal dubbio, che sia tutto frutto di una mente spezzata.
Ed è bravo in questo Lorenzo Palloni, riesce quasi a farci cedere, farci credere che quel gruppo rinchiuso in un hotel del deserto del Nevada sia un gruppo di pazzi che si divertono in modi bizzarri.
È una narrazione precisa, caratterizzante e dai tempi scanditi in maniera davvero convincente a cui lo sceneggiatore ci ha ormai abituato, dal ritmo prima blando, che improvvisamente esplode, accelera e travolge noi ed Emma cambiando tutto quello che avevamo ipotizzato.
Ma Emma graffia, morde e scalcia, si ribella, non accetta il destino a cui sembra star per soccombere. Una protagonista a cui da vita una grande prova di Laura Guglielmo, qui al culmine di un’evoluzione stilistica vorticosa e continua, dal tratto elegante e preciso le cui tavole sembrano fondersi con le vite e le vicende dei tanti personaggi. Ci consegna infine una Emma in fuga, decisa più che mai a riprendere il controllo della sua vita e ad arrivare fin dove è possibile per ritrovare l’amore e quel sentimento che l’ha fatta rinascere. Anche oltre quei confini apparentemente invalicabili. È ora di togliere quella R dal suo cognome e proseguire il viaggio.