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Dampyr #239 – Il condottiero di Calabria (Falco, De Stena)

21 Febbraio 2020
Harlan e soci tornano in Italia in una storia ambientata nella comunità albanese di Calabria, orchestrata da Claudio Falco e che vede l’esordio sul personaggio del disegnatore Francesco De Stena.
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dampyr_239_coverUno dei filoni narrativi più interessanti che contraddistinguono la serie di Dampyr fin dai suoi albori è quello legato al folklore e alle tradizioni regionali italiane, usate in più di un’occasione per raccontare storie nelle quali Harlan e soci hanno visitato molti luoghi della Penisola in caccia dei Maestri della Notte.
Nello staff di autori del personaggio, Claudio Falco è sicuramente uno degli sceneggiatori più prolifici in questo ambito e ne Il condottiero di Calabria  usa come spunto la comunità arbëreshe, ossia gli albanesi d’Italia, una minoranza etnico-linguistica storicamente stanziata nel sud del Paese.
Legandosi a questa realtà locale, Falco porta il Dampyr a Civita, in provincia di Cosenza, sulle tracce del Maestro della Notte Vrana – storicamente conosciuto come il Cavaliere d’Altafoglia -, antagonista più affine come spirito e morale a Draka, padre di Harlan, piuttosto che alle sanguinarie e spietate creature della stirpe con cui il protagonista ha solitamente a che fare.
Il racconto è solido, ben bilanciato tra azione e sequenze in cui si approfondiscono storia e folklore locale, con agganci alla realtà odierna calabrese ben inseriti a supporto della trama.
Ai disegni abbiamo l’esordio di Francesco De Stena, subito a suo agio nelle atmosfere oscure della serie con uno stile ricco di neri e molto dettagliato negli sfondi e nella resa dei personaggi. Se un piccolo appunto si può muovere al disegnatore è forse nella eccessiva rigidità ancora presente nelle espressioni dei personaggi, non sempre efficaci nel trasmettere gli stati d’animo.

Abbiamo parlato di:
Dampyr #239 – Il condottiero di Calabria
Claudio Falco, Francesco De Stena
Sergio Bonelli Editore, febbraio 2020
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,90 €
ISSN: 977159000200260239

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David Padovani

David Padovani

Fiorentino, classe 1972, svolge la professione di architetto. Grazie a un nonno amante della fantascienza e dei fumetti, scopre la letteratura fantastica e il mondo degli albi Corno della seconda metà degli anni '70.
Tex e Topolino sono sempre stati presenti nella sua casa da che si ricordi, e nella seconda metà degli anni '80 arrivano Dylan Dog e Martin Mystere e la riscoperta del mondo dei supereroi USA.
Negli anni dell’università frequenta assiduamente le fumetterie, punti d’incontro di appassionati, che lo portano a creare assieme ad altri l’X-Men Fan Club e la sua fanzine ciclostilata, in un tempo in cui di web poco si parlava ancora.
Con l’avvento del digitale, continua a collezionare i suoi amati fumetti diminuendo la mole di volumi cartacei acquistati, con somma gioia della compagna, della figlia e della libreria di casa!

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