Chi è Anna Haifisch?
Nata e cresciuta a Lipsia, Anna Haifisch ha studiato illustrazione presso la HGB (Hochschule für Grafik und Buchkunst) di Lipsia, dove si è laureata nel 2011. Dal 2012, oltre a lavorare come assistente presso la scuola stessa, insegna a scuole d’arte serali. Nel 2013 spende un breve periodo di studio e lavoro a Chicago, entrando in contatto con il mondo artistico statunitense e internazionale. Sempre nel 2013 inizia ad esporre i propri lavori sia in mostre collettive che personali in giro per il mondo (Germania, Ungheria, Stati Uniti, Canada, Italia).
Nel 2015 pubblica la sua prima opera, Von Spatz, per Rotopol (e recentemente stampata negli Stati Uniti da Drawn and Quarterly). Sempre nel 2015 inizia la sua collaborazione con Vice, per cui realizza The Artist, serie di brevi racconti raccolti successivamente in due volumi per Reprodukt e recentemente pubblicato in Italia da Eris Edizioni. Quest’opera la porta ad essere conosciuta in tutto il mondo (tra i riconoscimenti, è finalista del LA-Times Book Price 2017 e fa parte della selezione ufficiale del festival di Angoulême).
A conferma della sua notorietà, a febbraio 2019 pubblica una storia di 12 pagine nell’importante rivista statunitense Kramers Ergot (Fantagraphics). Da sempre legata alla sua città, sin dal 2013 è tra i principali organizzatori di The Millionaires Club, un festival di fumetto indipendente che si svolge ogni anno a Lipsia, parallelamente alla Fiera del Libro.
Come uccelli tremanti su alberi spogli: l’Artista e il suo mondo precario
Se guardate in mezzo alla gente, sui mezzi di trasporto, in giro per le strade, forse vedrete una creatura peculiare che si muove in libertà. Guarda il mondo con uno sguardo diverso, lo vive con un approccio diverso. Quella specie di essere umano, così simile a noi e così diverso, è l’Artista.
Giocando perennemente sul filo che divide il dramma della tragedia e il grottesco della commedia, Anna Haifisch ci accompagna con uno sguardo divertito, caustico e poetico nel mondo dell’arte e di coloro che lo popolano. In The Artist, opera pubblicata a puntate su Vice, l’autrice sceglie di rappresentare i protagonisti non come esseri umani, bensì come animali, che si muovono in un mondo tremante, percorso da energia creativa e insicurezze profonde.
L’artista diventa un uccello allampanato, impaurito, che rincorre una realizzazione personale che è in realtà necessità di trovare un proprio spazio vitale, un rifugio tranquillo e pacifico dove creare e vivere. Ma il suo percorso è tortuoso, fatto di ostacoli, di momenti di crisi depressive, di vernissage vuoti di contenuto e pieni di persone che ostentano un fragile successo.
Animali che si muovono nella gabbia del fumetto, che diventa gabbia di un mondo che crea ansie ma che offre anche modi e momenti di evasione: la ricerca del rapporto con la natura, che torna in più episodi, diventa incontro sublime con il creato, ritorno a una sintonia primordiale prima di rituffarsi nel tritacarne tragicomico del nostro mondo. La riflessione fatta da Anna Haifisch diventa così un modo per guardare il mondo da un’altra prospettiva, quella di chi si sente nato per creare o ricreare la realtà e che ne vede le mille contraddizioni.
Per raccontarci questo piccolo universo, l’autrice sceglie di cambiare registro (sia formale che tematico) a ogni episodio, saltando elegantemente da momenti ricchi di ansia ad altri esilaranti (la performance fallita di fronte ai curatori della mostra), per poi tornare ad un tono grottescamente drammatico (il confronto con i genitori o il crollo nervoso) e chiudere con un racconto poetico (ad esempio il toccante haiku con illustrazioni ispirate all’arte giapponese).
Nonostante questa struttura fatta di capitoli autoconclusivi, Anna Haifisch riesce a collegare le vicende del protagonista e del suo mondo grazie a uno stile eclettico che mantiene sempre una propria consistenza, improntato agli esempi della grande tradizione fumettistica statunitense, quella degli animali antropomorfi di George Herriman e Walt Disney, reinterpretata con un gusto post-moderno e influenzato dall’arte contemporanea e da fumettisti come Richard Short o Aisha Franz. Le linee tremule e delicate delineano corpi snelli e fragili, il tratto sintetico e preciso ne definisce emozioni ed espressioni, il colore squillante, steso ad ampie campiture, dà corpo all’ambiente in cui i personaggi si muovono e alla natura (sia selvatica che antropica) che li circonda.
Oltre alla capacità di costruire una storia dinamica e un mondo di fantasia non dissimile da una credibile realtà grazie all’uso di pochi, chirurgici tratti, l’autrice si diverte a inserire nella propria opera numerosi riferimenti alla storia dell’arte: la copertina di ogni episodio è un omaggio a grandi artisti del passato e presente, da Matisse a Marina Abramovic, da Van Gogh a Dalì, passando per l’arte sacra ortodossa, il romanticismo tedesco e pure il Re Leone.
The Artist è un fumetto divertente e profondo, ricco di sfumature e di spunti, che partendo da un piccolo angolo di mondo (quello dell’arte e di chi ci lavora) riesce a rappresentare un universo ben più grande. Una prova di consapevolezza artistica per un’autrice che ha il potenziale per diventare (o forse è già) un nome permanente del fumetto internazionale.
Abbiamo parlato di:
The Artist
Anna Haifisch
Traduzione di Valerio Stivè
Eris Edizioni 2019
184 pagine, brossurato, a colori – 20,00 €
ISBN:9788898644810