Pippo Reporter torna su Disney Definitive Collection, la testata-ombrello che ristampa le saghe apparse in anni recenti su Topolino: dopo il terzo e il settimo numero di questa collana, la serie creata da Teresa Radice e Stefano Turconi fa nuovamente comparsa nella sua decima uscita.
Le storie
Come già si poteva notare nel volume precedente (specialmente nelle storie Un ombrello, un cappello, un monello e Dieci piccoli caimani), la serie è entrata in una sorta di seconda fase: poste le basi narrative e avendo anche sviluppato alcuni elementi di continuity – come la relazione sentimentale tra il sindaco Horace e la cartomante Claire –Teresa Radice scrive sceneggiature ancora più raffinate delle precedenti, inserendo sempre più elementi, citazioni e personaggi inerenti all’epoca in cui la serie è ambientata e mixando sapientemente i generi narrativi e i toni del racconto.
In questo terzo albo abbiamo della sana avventura (La piuma d’oro), un pizzico di fantascienza in salsa comica (Cose dall’altro mondo), una commedia degli equivoci sullo sfondo di una campagna elettorale (Il fiuto di Pluto) e l’elogio della musica classica nella storia di apertura, Il pianista suonato, dove compare la versione disneyana del maestro russo Rachmaninoff e nella quale la poetica della narrazione si innalza grazie a didascalie particolarmente ispirate.
Pippo Reporter ha quindi fatto un ulteriore salto di qualità, senza dimenticare la caratteristica che l’ha resa fin da subito interessante: la caratterizzazione dei personaggi, Pippo su tutti.
Il protagonista tiene la scena in modo convincente, affrontando ogni situazione con il sorriso e con una sorta di ingenuo ottimismo che alla fine lo ripaga sempre. Il personaggio diventa un inno alla positività, al candore che spesso liquidiamo come atteggiamento inconcludente ma che – ci viene qui suggerito – è forse un’attitudine più vincente di quanto si possa pensare.
Anche in questo caso il merito è tanto della Radice quanto di Stefano Turconi: il disegnatore infonde tutta la vitalità del personaggio nelle sue linee, rendendo il dinoccolato protagonista vivo e dinamico come non mai, con espressioni e posture azzeccate che ne comunicano bene l’essenza.
Gli altri due personaggi di spicco sono Minni e Macchia Nera (Blackspot nella serie): la prima è sempre pronta a mettersi in gioco e non si fa sfuggire nessuna opportunità dalla vita, e Turconi la ritrae infatti con abiti sempre diversi che ne denotano lo spirito indomito. Per quanto riguarda Blackspot, il tratto elegante del disegnatore ci dice subito tutto quello che dobbiamo sapere: un affettato e signorile imprenditore, compassato ma sornione, che si scompone solo quando non visto in uno sguardo che fa trasparire con efficacia le sue emozioni.
Plottigat, Eta Beta e Pluto
Una caratteristica interessante delle storie presenti in questo terzo volume è l’attenzione verso i comprimari.
In Il pianista suonato Plottigat assume un ruolo di maggior spicco rispetto al solito, dal momento che viene incaricato di esporsi presso il celebre pianista Duckmaninov per riuscire a derubarlo del prezioso uovo Papergè. Il contatto con il grande maestro getta però alcuni semi nella sensibilità del delinquente, che scopre il grande tesorocelato dalla musica.
Per Cose dell’altro mondo, gli autori introducono nella serie Eta Beta: per quanto il personaggio creato da Bill Walsh e Floyd Gottfredson negli anni Quaranta non sia un alieno ma un uomo del futuro, si può comunque concedere questa “licenza poetica” alla luce della natura “parallela” di Pippo Reporter e ai fini dell’avventura in oggetto, dedicata a quegli scenari alla Roswell tipici del periodo.
Il personaggio risulta inoltre caratterizzato molto bene, così come del resto anche Pluto nella storia successiva. Il quadrupede si rivela infatti soggetto cardine nello svolgimento della trama di Il fiuto di Pluto,supplendo alla propria mancanza di parola con l’ottima mimica di cui fa sfoggio, sempre grazie ai disegni di Stefano Turconi.
Il volume si completa con una pagina introduttiva (in cui gli autori parlano dei riferimenti alla realtà degli anni Venti e della caratterizzazione della banda di criminali capeggiata da Gambadilegno), e con tre pagine di bozzetti e studi dei personaggi realizzati da Turconi in fase di elaborazione della serie. Poco materiale extra, quindi, ma comunque significativo e degno di attenzione.
Abbiamo parlato di:
Definitive Collection #10: Pippo Reporter #3
Teresa Radice, Stefano Turconi
Panini Comics, aprile 2016
138 pagine, brossurato, colori – 4,50 €
ISSN: 9 772384 9930001 60010