I colori di Carnevale #1, #2

I colori di Carnevale #1, #2

Lorenzo Bartoli, Massimo Carnevale Eura Editoriale - 2003/2004 - 66 pp/col - 9euro cad.

I colori di Carnevale #2La storia breve è un’intuizione, un’idea che prende forma e si sviluppa lungo poche pagine dense di contenuti pur nella loro sinteticità, come una poesia che sa concentrare in un verso mondi e pensieri. Lorenzo Bartoli e Massimo Carnevale hanno saputo trovare in questa soluzione narrativa un veicolo ideale per raccontarci storie surreali e oniriche che, spaziando tra i generi più diversi, ben evidenziano le capacità di due tra i migliori talenti del fumetto italiano d’oggi.

Il primo, sceneggiatore con alle spalle un curriculum di tutto rispetto, è ideatore di un personaggio cult come Arthur King, ma soprattutto assieme a Roberto Recchioni è coautore di John Doe, ultimo nato in casa Eura. Carnevale è invece un disegnatore dal talento puro, un artista di quelli che “ne nasce uno ogni vent’anni”. Di John Doe è creatore grafico e copertinista ufficiale, ma per l’Eura firma costantemente anche le cover di Dago, Lanciostory e Skorpio. Insieme i due autori hanno già dato vita ad opere di rilievo come Il Dono di Eric e Uomini e Topi, mentre proprio sulle pagine dei sopracitati settimanali hanno visto la luce i racconti brevi che l’editore romano raccoglie in questi due prestigiosi cartonati della collana Euracomix, nel dettaglio il n.181 del settembre 2003 ed il n.185 del gennaio 2004.

Nei due volumi, quattordici storie che vanno dal noir ironico di Lucille, dove gli elementi classici della crime-story si stemperano nella caratterizzazione grottesca dei personaggi fino al beffardo finale, a quello esistenziale de L’Uomo del Mare, in cui il detective protagonista parla con le anime delle vittime dei casi su cui indaga riflettendo sul vero significato dell’esser vivi. La fantascienza bislacca di Un tipo geloso e Confesso che ho peccato è il mezzo attraverso cui interrogarsi su temi come fede, potere e gelosia, mentre in Don Chisciotte 2140 vediamo il classico eroe di Cervantes in un’inedita versione futurista, con tanto di Dulcinea in versione ranger dello spazio!

Le tavole pittoriche di Carnevale ben si sposano alle più differenti ambientazioni ed atmosfere, raggiungendo picchi notevoli in storie come L’Ultimo Sapiente e Ipotesi su un risveglio, profonde ed affascinanti meditazioni sui perché della vita. Un tema che sembra essere particolarmente caro al duo Bartoli/Carnevale è quello della crescita, del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, quello che porta a vedere gli adulti come dei mostri in Polvere di Mostri e Amore e Guerra, o ad affrontare le piccole grandi sfide contro le proprie paure in La Vita segreta dell’Uomo-Pianta, fino alla toccante Lasciate che il pargolo…. Ma il nostro Oscar va a Storia di piccole vite e Se fossi treno, due delicate e malinconiche riflessioni sull’esistenza dei “comuni mortali”, delle persone qualunque che quasi non lasciano traccia al loro passaggio in questo mondo troppo grande e caotico per accorgersi di loro.

Non soltanto una gioia per gli occhi questi volumi, ma un concentrato di pillole di grande fumetto autoriale, di spunti e suggestioni tutt’altro che banali, conferme di due fumettisti che danno lustro al comicdom italiano.

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