Cocoon: un bozzolo di innocenza destinato a rompersi

Cocoon: un bozzolo di innocenza destinato a rompersi

Machiko Kyo articola una dolorosa storia di guerra, una potente parabola sull'importanza dell'immaginazione, solo rifugio rimasto per proteggersi da una realtà insostenibile: Cocoon, volume unico edito da Dynit Manga per la collana Showcase.

L’anno scorso nulla è accaduto
L’anno prima ancora nulla è accaduto
E quello prima ancora nulla è accaduto.

Così, in Il sole si spegne, Osamu Dazai sintetizza l’atteggiamento imperante in Giappone sul finire della Seconda guerra mondiale: un misto di distacco e negazione, una ostinata cecità di cui spesso a pagare il prezzo è stata la popolazione civile.

Ispirato a fatti realmente accaduti, Cocoon segue un gruppo di studentesse liceali durante quella che è – e non è – la battaglia di Okinawa, una delle ultime e più cruente battute del conflitto.

La narratrice è San, chiamata a incarnare, con il suo spirito lieve e ottimista, la purezza della gioventù, un’innocenza totale al punto da risultare incapace di vedere i soldati se non come ombre bianche, che così appaiono anche al lettore. A farle da contrappeso, la matura e decisa Mayu, il cui nome non a caso suona in originale come “bozzolo”.
Il bozzolo è l’immaginario, la speranza che si declina nella necessità di proteggersi aggrappandosi a piccole cose, come l’odore del sapone, la bellezza dei gigli che nascono spontanei sulla scogliera, i sogni d’amore o i disegni di una compagna di classe.

Eppure, malgrado il loro tenace ottimismo, con l’avvicinarsi del nemico la guerra penetra sempre più profondamente nella vita delle ragazze. Armate solo di motti propagandistici e buona volontà, vengono costrette ad abbandonare le loro case e trasferirsi in una grotta, uno dei tanti rifugi naturali utilizzati come guarnigioni e ospedali da campo, per essere impiegate come infermiere.
Non si può più distogliere lo sguardo: al profumo del sapone si sostituisce il puzzo della carne in decomposizione e l’allegro chiacchiericcio delle studentesse viene spento per far posto ai lamenti dei feriti, mentre l’inedia e i bombardamenti continuano a mietere vittime, in un crescendo di orrore e disperazione a cui San e le sue amiche vengono abbandonate, se non direttamente immolate.

Con le sue linee tremule e delicate, Machiko Kyo tratteggia l’adolescenza e la guerra come un tempo sospeso fatto di tavole luminose, con poco nero e un ricco e attento utilizzo delle scale di grigio, da cui emergono figure umane, quelle delle ragazze, espressive pur nella loro elementarità ma talvolta carenti quanto a dinamismo.

Le già citate sagome bianche degli uomini, oltre a essere un dettaglio molto ispirato, non impoveriscono l’azione che le vede coinvolte: così disumanizzati i soldati si riducono a una sorta di terribile fenomeno naturale venuto a turbare la quiete di quei paesaggi rigogliosi e selvaggi, assai distanti da quelli comunemente associati al Giappone, che fanno da sfondo alla vicenda. Particolarmente degna di nota è la splendida illustrazione di copertina, che denota una grande padronanza delle tinte tenui e fa rimpiangere la presenza di una sola pagina a colori nel volume.

Lo stile artistico essenziale, basato su forme molto semplici e quasi infantile nella sua pastosità, fa da contrasto all’estrema crudezza degli avvenimenti, ricostruiti dall’autrice con l’apporto delle testimonianze raccolte a Okinawa. Voci da intendersi però universali e atemporali, come da lei precisato nella sua breve quanto significativa nota finale, accompagnata nell’edizione Dynit dall’ottima postfazione di Paola Scrolavezza, che contestualizza quanto lasciato non detto.

Cocoon non è dunque soltanto un racconto sulla tragicità della guerra, ma una metafora sul valore dell’immaginazione, sull’innocenza e la sua capacità di far fronte a qualcosa di assolutamente disumano. La narrazione non fa nulla per nascondere il suo forte significato simbolico, mantenendo un tono spiccio che le permette di non scadere nel patetismo fine a se stesso, ma di serbare intatta la sua forza emotiva.
L’esordio in Italia di Machiko Kyo è quindi un’opera ricca di spunti originali che offre una prospettiva rara sulla narrativa storica e lo fa in modo convincente e sentito.

Abbiamo parlato di:
Cocoon
Machiko Kyo
Traduzione di Asuka Ozumi
Dynit Manga, 2018
222 pagine, brossurato, bianco e nero – 16,90 €
ISBN: 9788833550152

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