Civil War #6

Civil War #6

Copertina di Civil War #6di Mark Millar, Steve Mc Niven e AA VV
Panini Comics, ago. 2007 – 48 pagg. col. bros. – 3,00euro
Penultimo numero per quella che potrebbe rivelarsi come la più importante saga Marvel dell’ultimo decennio, anche se quanto narrato sino ad ora sembra solo una piccola parte del tutto e che il vero e proprio sviluppo debba ancora venire. In questo episodio le due fazioni, pro e contro atto di registrazione dei superumani, giungono al tanto atteso confronto ed i doppiogiochisti di entrambi gli schieramenti escono allo scoperto. Non molto da segnalare, in verità, in attesa del purtroppo già svelato finale: eccezion fatta per l’incontro tra Susan Storm e Namor, la trama è abbastanza scontata, colorita soltanto – e malamente – da un faccia a faccia Cap – Punitore (ma a gestire Castle non c’é Garth Ennis e si vede). Più interessanti e meglio riuscite, come al solito, le serie tratte da Civil War: Frontline di Paul Jenkis. Nel secondo e terzo episodio dell’albo, tratti da L’imputato, assistiamo alle nuove vicissitudini di Speedball, con un inaspettato evento che porterà il giovane carcerato ad una decisione altrettanto imprevedibile. In chiusura un nuovo episodio di Cellula dormiente, con l’interrogatorio di un Norman Osborn versione Hannibal Lecter dal quale emergeranno nuovi quesiti irrisolti, la cui risposta dovrà essere cercata nelle storie a venire dell’Uomo Ragno. Come già evidenziato in altre occasioni, Civil War continua a destare qualche perplessità, specialmente in relazione alle sue enormi potenzialità di fatto poco sfruttate. Ben più interessanti sembrano essere le future ripercussioni della saga, sperando che gli autori delle varie serie coinvolte siano in grado di gestirle a dovere. (Mattia Signorini)

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