Ultimate Spider-Man #1 e il Peter Parker della generazione Millennial

Ultimate Spider-Man #1 e il Peter Parker della generazione Millennial

Il rilancio dell'universo Ultimate di Hickman passa attraverso il personaggio più atteso con un inizio che fa (quasi) tutto quello che tanti fan aspettavano.

Attenzione: il seguente articolo contiene spoiler del fumetto in questione, nonché della miniserie Ultimate Invasion e del one-shot Ultimate Universe.

Ultimate Spider Man 2024 1Chi segue i supereroi da tanti anni ormai sa che da sempre (o quasi) esistono due scuole di pensiero: ci sono quelli che vorrebbero che i personaggi restassero immutati nel tempo, sempre uguali a se stessi e a “quella”versione a cui sono affezionati; ci sono poi altri, che invece vorrebbero vedere i propri beniamini evolversi e cambiare, proprio come succede loro nella vita reale.

Entrambe le istanze hanno ovviamente le proprie ragioni: se da un lato i supereroi, come i miti greci, sono ormai degli archetipi e si rivolgono a un pubblico amplissimo, dall’altra le loro storie continuano a essere pubblicate, sono immerse nella contemporaneità e sono quindi necessariamente esposte a cambiamenti e trasformazioni. Tra tutti i supereroi, l’Uomo Ragno (e soprattutto Peter Parker) è forse quello che più di tutti vive questa contraddizione, queste spinte contrarie, con più forza, probabilmente per la sua natura vicina all’uomo comune, tanto simile a noi nelle sua sua quotidianità, nei suoi successi e fallimenti, da farcelo vedere come uno di noi, forse proprio come noi.

Nelle storie dell’universo classico, Peter Parker ha vissuto una crescita lenta ma costante, passando dall’essere un adolescente studente delle superiori negli anni ’60, a universitario negli anni ’70, a giovane uomo negli anni ’80 (fino al matrimonio nell”85), a quasi padre nei ’90 e addirittura a divorziato negli anni 2000, il tutto passando attraverso difficoltà economiche e personali molto simili a quelle in cui chiunque potrebbe ritrovarsi. Questo meccanismo si è in qualche modo inceppato negli ultimi anni, a partire da One More Day e Brand New Day, che hanno visto un sostanziale ritorno a un Peter più giovane e in un certo senso meno maturo. Un cambiamento non apprezzato da una parte dei fan che avrebbero voluto continuare a leggere storie con un personaggio più maturo e più sfaccettato.

Proprio andando incontro a questo bisogno, Jonathan Hickman ha colto la palla al balzo con il suo rilancio dell’universo Ultimate (o meglio, con il lancio di un nuovo universo Ultimate) per poter scrivere un personaggio diverso, un personaggio che sembra cresciuto di pari passo con chi, bambino o adolescente, agli inizi del 2000 leggeva le avventure del giovane Peter Parker dell’universo Ultimate, scritte da un Brian Michael Bendis in stato di grazia. Come visto al termine del primo numero di Ultimate Invasion, il Creatore ha catturato il ragno che avrebbe dovuto mordere Peter Parker, che quindi non è diventato lo Spider-Man dell’universo 6160 ma ha invece intrapreso la carriera giornalistica ed ha messo su famiglia con Mary Jane Watson, dalla quale ha avuto due figli. L’attentato in cui perde la vita sua zia May Parker  (la cui colpa è fatta ricadere su un giovane Tony Stark e le cui vere cause sono spiegate nello one-shot Ultimate Universe) lasciano lui e Ben Parker, manager del Daily Bugle, in una condizione di grave dolore, ma risvegliano al tempo stesso in Peter una sensazione mai sopita, quella di essere destinato a qualcosa di più grande che gli è stato tolto. Una sensazione che viene confermata proprio da un messaggio di Tony Stark, che ha trafugato al Creatore alcuni “trigger” (tra i quali proprio il ragno che avrebbe dovuto mordere Peter)  per far nascere nuovi supereroi nel mondo e combattere il sistema costruito dal Creatore. E così, dopo una conversazione con Mary Jane che dissipa ogni dubbio, un Peter Parker maturo e consapevole decide di abbracciare il suo destino e diventare Spider-Man.
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In poco meno di quaranta pagine, quindi, Jonathan Hickman reinventa coraggiosamente il personaggio e il suo mondo, unendo elementi classici ad altri inediti, costruendo un albo in cui, sebbene in alcuni frangenti scorra un po’ troppo velocemente, seguiamo il protagonista nei suoi dubbi, nella crisi di identità in cui tanti trenta-quarantenni (la generazione Millennials) possono facilmente riconoscersi, quella in cui ci si sente destinati a fare altro, forse di piu grande, fino alla decisione ponderata e presa insieme alle persone che più lo amano, una transizione consapevole, lontanto dal luogo ricorrente delle origini casuali, e in alcuni casi quindi crudeli, di quasi ogni supereroe, e in particolare di Spider-Man.

Questo primo numero, in cui non compare nessun costume se non in due brevi scene, serve a Hickman per costruire un mondo fatto di luoghi, di eventi e situazioni che contestualizzino una realtà, che appare in alcuni casi completamente ribaltata rispetto all’Universo Marvel Classico. E, in questa riformulazione della origin story dell’eroe, appare a tratti anche il lato più giocoso di Hickman, che tra una strizzatina d’occhio e l’altra fa diventare prete, per esempio, Matt Murdock, o che gioca con il classico grido “PARKER!” di J. Jonah Jameson, ma riferito in questo caso a Ben e non a Peter come al solito.

Sono però soprattutto i rapporti fra i personaggi che definiscono il panorama emotivo e sociale del protagonista a essere messi al centro del fumetto: più che momenti di azione e avanzamenti veri e propri della trama (che comunque non mancano, con l’apparizione di Goblin, Kingpin e un Harry Osborn che piange la morte del padre, tutti elementi che promettono di essere deflagranti già dai prossimi numeri), questo primo numero si gioca tutto sui dialoghi tra i personaggi. Proprio in questo l’autore esegue un lavoro eccellente, in particolare nelle interazioni tra Peter e suo zio Ben, tra Peter e J.Jonah Jameson (qui altra figura paterna e non ostile come in larga parte della storia classica del personaggio) e tra Peter e Mary Jane: soprattutto in questo ultimo caso, sebbene alcuni momenti della conversazione possano suonare eccessivamente stereotipati e sdolcinati, Hickman è comunque bravo a trovare le parole giuste per rappresentare un rapporto d’amore credibile, un legame profondo e basato sulla fiducia. Usm3

La credibilità dell’intero albo è però soprattutto affidata alle matite di Marco Checchetto, che qui raggiunge un livello di espressività e di recitazione dei personaggi ancora maggiore rispetto ad alcuni dei suoi migliori episodi di Daredevil. Anche in questo caso, basta guardare il dialogo tra Peter e Mary Jane: tutto, dalla scansione del ritmo alla scelta delle inquadrature, dalla direzione degli sguardi, alle ombreggiature e alle angolazioni dei volti, concorre a creare una tensione narrativa volta non a creare un pathos patetico, bensì a rappresentare con delicatezza e intensità un momento di intimità e confronto, unendo realismo della resa al sentimento che è sotteso. Sebbene ogni tanto alcune azioni appaiano eccessivamente bloccate e statiche, troppo in cerca di una posa (i momenti di tensione al Bugle, per esempio), il lavoro di Checchetto nella maggior parte dell’albo è di grande livello sia tecnico (la precisione del tratto, l’attenzione ai dettagli e alle prospettive) sia narrativo (la capacità di gestire inquadrature e ritmo a seconda delle situazioni), tanto che sfogliando l’albo senza leggere i dialoghi si riesce benissimo a capire cosa stia succedendo e quali siano le emozioni dei personaggi..

Ultimate Spider-Man offre quindi ai fan del ragno tutto (o quasi) quello che avrebbero sempre voluto: un Peter adulto, padre di famiglia, responsabile come la sua controparte “classica” e consapevole delle proprie scelte ma anche in procinto di doverne affrontare le conseguenze in maniera matura, adulta, confrontandosi con i suoi doveri familiari e non più con una promessa fatta a uno zio morente. Le implicazioni di questo ribaltamento di prospettiva restano uno dei punti  più potenzialmente fertili della serie, ma non sono gli unici. Hickman, infatti, oltre a cimentarsi con una riscrittura audace di uno dei più importanti personaggi della storia della cultura contemporanea mondiale, inserisce nella storia altri elementi a lui cari, che arricchiscono un discorso che va avanti fin dalle sue prime opere per creator-owned; un discorso che lo vede cimentarsi, senza nemmeno troppe pretese di modestia, con altri grandi scrittori che hanno tentato di scrivere un pezzo del “Grande Romanzo Americano” (basta vedere in quanti modi ha affronato a modo suo tematiche di storia americana, da East of West a Black Monday Murder, passando per The Manhatthan Projects): attraverso J. Jonah Jameson, Ben Parker e il Bugle, Hickman porta avanti, con alcuni momenti forse troppo enfatici e stereotipati, ma altri di grande impatto e contenuto, una riflessione sull’importanza dei media, sull’obbligo morale, prima ancora che professionale, della ricerca della verità, sulla necessità della stampa non piegarsi agli assalti del potere, politico o economico che sia (tutti temi affrontati sin dagli esordi in The Nightly News, per esempio, ma anche in fumetti di supereroi come New Avengers o X-Men). Una riflessione, questa, che a un certo punto sembra schiacciare questo primo numero, rischiando di spostare troppo il focus (visto il fascino e il carisma dei due personaggi, a cui sono dedicati i dialoghi migliori) dal protagonista ai comprimari.

Resta quindi da vedere come Hickman saprà gestire l’equilibrio tra le varie parti, ma si può dire sicuramente che con questo primo numero il team di autori ha posto l’asticella già a un livello piuttosto alto e ha lanciato una sfida coraggiosa e interessante, dando a Spider-Man una nuova, intrigante lettura che si inserisce tra lo Spider-Man classico e quelli per nuove generazioni (Miles Morales, Spider-Gwen, Spider-Boy) e conferma ancora una volta la potenza iconica di questo personaggio.

Abbiamo parlato di:
Ultimate Spider-Man #1
Jonathan Hickman, Marco Checchetto, Matthew Wilson
Traduzione di Fabio Gamberini
Adattamento di Davide Tessera
Panini Comics, 2024
40 pagine, spillato, colore – 5,00 €
ISBN: 9788828791904

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