di Mark Millar e Steve McNiven
Marvel Comics, mag. 2006 – 32 pagg. col. spil. – $ 2,99
Finalmente abbiamo tra le mani il primo numero di questa saga, secondo la Marvel destinata a ridefinire per sempre il suo universo di supereroi. Sicuramente la carne messa messa al fuoco dal bravissimo Mark Millar è veramente tanta, a cominciare dallo spunto per la Guerra Civile: una critica alla vacuità della società americana (che vale anche per la nostra) capace di rinchiudere in un reality show televisivo persone con troppi superpoteri e senza molto cervello. Urge una guida, che sia rispettosa nei confronti dei diritti dei supereroi, ma anche che garantisca la sicurezza dei privati cittadini. Qui si delineano le due fazioni principali: Iron Man, con il suo registro per supereroi, e Capitan America, ultimo baluardo di una società americana allo sbando che sembra essersi dimenticata della libertà di scelta dell’individuo. Mark Millar non fa errori, e tiene incollato il lettore per tutta la durata dell’albo. Già con questo primo numero ha dimostrato di saper gestire un così ampio progetto, mettendo tutte le basi per qualcosa che stavolta sembra davvero essere epocale, non una falsa promessa della pubblicità. Ad accompagnarlo in questo viaggio, un ottimo Steve McNiven, che dopo i disegni di Thor dà prova di essere uno dei talenti di maggior peso della casa editrice statunitense. (Giuseppe Fiscariello)
Civil War #1
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(aggiornato il 25/09/2017)