Marco Gervasio, classe 1967, dopo la laurea in Economia e commercio frequenta la Scuola Romana dei Fumetti di cui attualmente è un insegnante. Notato nel 1996 da Giovan Battista Carpi viene introdotto all’Accademia Disney, dove si diploma l’anno successivo e inizia a pubblicare su Topolino.
Da quel momento diventa uno degli sceneggiatori e disegnatori in forza alla Walt Disney Italia e presta le sue matite a PKNA e alle successive PK2 e Pikappa. Paperinik è uno dei personaggi più amati da Gervasio e proprio con l’alter ego mascherato di Paperino fa il suo esordio da autore completo nel 2002.
Nel 2012 su Topolino crea la nuova serie Le strabilianti imprese di Fantomius, ladro-gentiluomo, in cui l’autore racconta le avventure dell’antesignano di Paperinik ambientate negli anni ’20, in compagnia della sua fidanzata e complice Dolly Paprika e dell’amico inventore Copernico Pitagorico. La serie è in corso di ripubblicazione in volumi nella collana Disney Definitive Collection.
Nel 2013 scrive e disegna, sempre su Topolino, The Top Ranger, la parodia del film Disney The Lone Ranger, con Pippo nella parte che nella pellicola è di Johnny Depp.
Abbiamo intervistato Marco Gervasio a Cartoomics 2018 dove era ospite dello stand Disney per presentare il volume della Topolino Limited De Luxe Edition dedicato al suo personaggio Fantomius.
Proprio da Fantomius siamo partiti, chiedendo all’autore da dove è nata l’idea di sviluppare una serie incentrata sul ladro gentiluomo degli anni Venti che ispirò la figura di Paperinik. Gervasio ha rivelato che proprio l’identità segreta di Paperino è il suo personaggio preferito e di essere stato sempre attratto in particolare dal personaggio che ne indossò il costume anni prima, secondo la storia tracciata da Guido Martina nelle prime storie del Vendicatore Mascherato disneyano. Ha quindi sottoposto l’idea in redazione e dopo l’approvazione ha potuto costruire la mitologia di Fantomius, sfogando così anche la sua passione per il mistero, il thriller e l’horror.
Abbiamo poi domandato a Gervasio come ha reso “digeribile” alla redazione di Topolino l’idea di un protagonista tutto sommato negativo, essendo un ladro, una sorta di anti-eroe: l’autore ha spiegato che, pur essendo effettivamente “dark” come attitudine, Fantomius è pur sempre un ladro gentiluomo e quindi possiede caratteristiche in grado di renderlo anche positivo, danneggiando persone che se lo meritano e aiutando altri in difficoltà.
L’intervista è proseguita analizzando le difficoltà nel rendere Fantomius un vincente anche a discapito di avversari che sono la trasposizione disneyana di grandi menti, come Sherlock Holmes e Hercule Poirot, e del rischio di ripetitività delle trame con il crescere degli episodi. Per entrambe le questioni Gervasio ha ben spiegato il suo impegno e la sua attenzione per cercare di evitare queste eventualità.